Professione Pasticcere: intervista a Sabatino Sirica

1 Dic 2016, 10:00 | a cura di

Lo storico maestro pasticcere della Società Sportiva Calcio Napoli insegna l'alta pasticceria napoletana agli allievi di Professione Pasticcere di Città del gusto Napoli

62 anni di attività ed una passione che affonda le radici nella sua infanzia, quando si fermava nei laboratori di pasticceria attratto dai profumi, quei profumi che parlano di qualità e ci riportano ai dolci delle nonne.

Sabatino Sirica, titolare dell’omonima Pasticceria che delizia San Giorgio a Cremano con la migliore proposta di pasticceria napoletana, la stessa che accompagna ormai dai tempi di Maradona la Società Sportiva Calcio Napoli, è docente storico del corso professionale in cui Città del gusto Napoli forma i pasticceri del futuro. Dalle sue parole traspaiono la sua coinvolgente emozione e l’umiltà con la quale si confronta con le nuove generazioni.

Sabatino Sirica ha dimostrato che un grande maestro è anche colui che ripone fiducia nei giovani, dando loro spazio nel modo più rispettoso possibile, trasmettendo non solo la tecnica ma tutto il mondo che si cela dietro la professione del pasticcere.

Qual è il primo ricordo legato all’attività di pasticcere?

Avevo 18 anni e lavoravo in una grande azienda di pasticceria, dove cercavo sempre di mettermi in luce rendendomi disponibile e cercando di imparare tutto quello che potevo, perché non bisogna saper fare una sola cosa, ma arricchire il proprio bagaglio di competenze con una serie di dolci, altrimenti si rimane fermi.

Un giorno mi ritrovai ad affrontare tutto il reparto da solo perché mancavano sia il primo che il secondo pasticcere e ci riuscii con successo!

 

 

Quanto conta la formazione per chi vuole approcciarsi a questo mestiere?

Sicuramente è importante e la formazione passa attraverso l’attenzione dei ragazzi che, se sono partecipi, si formano non solo a lezione. Non mi sento un professore e la lezione diventa per me un modo di trasmettere conoscenze ed esperienza ed un confronto al termine del quale porto a casa qualcosa di ognuno di loro. Dopo i corsi cerco di prendere i ragazzi con me per uno stage proprio perché ciò che trasmetti deve essere genuino e onesto.

Cosa consiglia a chi intraprende questa professione?

Prima di tutto ci si deve emozionare, ad esempio io dopo tanti anni in tutte le lezioni che faccio ancora mi appassiono. Soltanto emozionandosi si potrà diventare ottimi pasticceri! Consiglio di credere fermamente in quello che si fa e di conseguenza prestare attenzione alla qualità dei prodotti, solo così una cosa si riesce a lavorare con successo.

A proposito di successo, come si ottiene con la propria attività?

Occorre porsi alla clientela con la massima educazione e disponibilità, proponendo un prodotto finale di alta qualità, frutto di attente ricerche e selezioni senza guardare al portafogli ma solo alla soddisfazione del cliente, con il quale ormai è impossibile non diventare amico.

 

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