Coravin. I vini alla mescita pronti alla rivoluzione?

29 Ott 2014, 16:03 | a cura di
Ufficialmente arrivato in Italia il 28 ottobre il Coravin. È un sistema innovativo per conservare integri i vini (tutti i vini non spumanti) di bottiglie già iniziate. Anche se non esattamente stappate. Qualcuno lo usa già e propone una mescita di grandi bottiglie. Per esempio Pierluigi a Roma e Piazza Duomo ad Alba. Ecco cosa ne pensano.

Sono numerosi i prodotti tecnologici che promettono di mantenere inalterate le qualità organolettiche di una bottiglia stappata. Fu Enomatic a portare la prima ventata di novità, seguita pochi anni dopo da WineFit, lanciato sul mercato nel 2011. Entrambe le invenzioni di matrice italiana ebbero un discreto successo presso ristoranti e winebar nazionali; ma svolsero un ruolo ancora più rilevante all'estero.

Sarà per questo che stavolta l'idea arriva da Oltreoceano. Il nuovo sistema si chiama Coravin ed è stato brevettato da Greg Lambrecht, esperto di bio-ingegneria. Ingegnere americano, Lambrecht, ha realizzato un sistema, pratico e maneggevole, poco più grande di un normale cavatappi, che permette di spillare vino dalla bottiglia ancora chiusa dal tappo grazie ad un sottilissimo ago che inietta argon, gas inerte inodore e insapore, nel contenitore ancora chiuso; il vino scorre attraverso l'ago permettendo la mescita. Così facendo l'ossigeno, il principale nemico del decadimento qualitativo del vino, non viene a contatto con il liquido in nessuna fase e la bottiglia continua la sua naturale evoluzione. Infatti il tappo, se in sughero naturale, riesce a sigillare il minuscolo foro grazie alle sue caratteristiche di elasticità.

Tutto perfetto? Non proprio, perché nel maggio scorso si sono verificati alcuni piccoli incidenti: durante l'immissione del gas, forse a causa di micro-scheggiature o a vetri non abbastanza spessi, sette bottiglie sono esplose. Il problema però è stato risolto con una guaina protettiva in neoprene per avvolgere il vetro e con alcune raccomandazioni sul controllo preventivo della bottiglia che si sta per spillare. Inoltre i produttori sconsigliano l'utilizzo di Coravin con bottiglie dalla forma irregolare. Le accortezze non sono mai troppe perché con Coravin si trattano anche bottiglie dal costo alto o molto alto.

Il celebre giornalista Robert Parker, nel gennaio scorso, in uno dei suoi 15 tweet-previsioni per il 2014, scrisse che il nuovo sistema di conservazione Coravin avrebbe "profondamente cambiato il modo di bere rare e limitate gemme della produzione vinicola". E infatti questa invenzione ha spopolato in America, dove, dopo il lancio avvenuto nel luglio del 2013, ha venduto oltre 50.000 esemplari.

Martedì 28 ottobre Coravin è arrivato ufficialmente in Italia ed è in vendita sul nuovo sito dedicato, a 299 euro con consegna in 24 ore. Ma alcuni ristoratori, acquistando l'innovativo sistema on-line direttamente dagli Stati Uniti, avevano già iniziato a beneficiare della possibilità di stappare grandi bottiglie, incrementando sensibilmente le etichette al bicchiere. Tra questi il Pierluigi, a Roma, dove il maitre Alessandro Tibaldo ha creato una carta dei vini Coravin che annovera etichette come Sassicaia '97 di Tenuta San Guido, Masseto '96 di Tenuta dell'Ornellaia o Romanée St. Vivant '09 di Romanée Conti, solo per citarne alcuni. "I prezzi al bicchiere vanno dai 150 agli 800 euro; la clientela è curiosa e interessata a questa innovazione che ci ha permesso, da circa un anno, di mescere vini dal valore di migliaia di euro a bottiglia. Tutti ci chiedono come fare per acquistarlo per avere la possibilità di utilizzarlo per le proprie cantine private. Per ora siamo tra i primi in Italia a utilizzare Coravin e da quando lo usiamo, non abbiamo mai avuto problemi; è stata una scoperta del tutto positiva". Non è il solo a usare questo sistema. "L'unico dubbio che avevamo” racconta Vincenzo Donatiello, sommelier del Piazza Duomo di Alba, che utilizza Coravin dallo scorso marzo “riguardava l'impatto che Coravin avrebbe avuto sulla clientela. Ma la curiosità e l'interesse hanno vinto su ogni perplessità. In questo periodo proponiamo un percorso gastronomico a base di tartufo bianco in abbinamento a quattro etichette rare, che grazie ad uno strumento come Coravin possiamo offrire al nostro pubblico più serenamente. Corton Charlemagne Grand Cru 2009 Bonneau du Martray, Barolo Bricco Rocche 2005 di Ceretto, Pomerol 1999 Chateau la Conseillante e Sauternes 1er Cru Classé Superieur 2004 Chateau d'Yquem costituiscono il nostro esclusivo percorso che proponiamo a 300 euro. Con etichette di questo calibro, il prezzo dell'intera degustazione è sbilanciato verso il vino maè la prima volta che proponiamo un abbinamento su questa fascia di prezzo; tutte le altre degustazioni vanno dai 70 ai 100€. Inoltre proponiamo una lista di 9/10 vini che cerchiamo di ruotare ogni 15/20 giorni; i prezzi vanno dai 30 ai 150 euro al calice e attualmente si possono scegliere, tra gli altri, un Mambourg Grand Cru 2006 Deiss, Chateau Pavie 1er Cru Classè 1999 o un Clos Vougeot Grand Cru 2000 Dominique Laurent".
I nostri primi test in redazione l'hanno posto tra i prodotti più innovativi e meno impattanti sulla qualità del vino nel tempo. Abbiamo assaggiato bottiglie a distanze di parecchi mesi e ci sono sembrate impeccabili. Ma non ci fermiamo qui. Vi aggiorneremo su degustazioni più profonde che organizzeremo alla cieca nei prossimi mesi.

www.coravin.it

a cura di William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri

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