Roma. Nasce l'oyster bar del tartufo

9 Gen 2013, 10:18 | a cura di

“La nostra idea è quella di far conoscere al mondo uno dei prodotti italiani di cui essere più orgogliosi: il tartufo. Non dobbiamo vivere con il complesso di inferiorità nei confronti della Francia, possiamo vantare una qualità talmente elevata e variegata da poterci confrontare con tutti,

senza timori reverenziali”.

 

Con queste parole Alberto Sermoneta racconta il nuovo progetto del Sermoneta Luxury Group. Si chiamerà “Il Bianco e il Nero. Il mondo del tartufo” ed è una vera sfida che vedrà l’apertura a Roma, in via Borgognona 4/D, di uno spazio totalmente dedicato al preziosissimo tubero.

 

Sermoneta Luxury Group non nasce come realtà legata all’enogastronomia, bensì alla moda, ma negli ultimi tempi si è avvicinata a questo mondo - la 'filiale' romana della pasticceria francese Ladurée è firmata Sermoneta ed è proprio a fianco del nuovo concept - e ora vorrebbe promuovere, attraverso il tartufo, il made in Italy nel mondo.

 

 

Ma come sarà l'offerta de Il Bianco e il Nero? “Nel locale tutto sarà italiano, dai tartufi, ovviamente, passando per l’arredamento, fino a piatti e bicchieri”. La vera certificazione è la partnership con la famiglia Urbani, un’istituzione per quanto riguarda il tartufo, con la quale è stato studiato un percorso informativo e didattico sulla materia. “Il locale ha due sale" continua Sermoneta "la prima è la sala ‘Bianca’: qui verranno venduti libri sul tartufo e la sua storia, ci saranno video che ne faranno conoscere l’origine e racconteranno la sua ricerca; poi c’è la vendita diretta di prodotti che contengono tartufo, come sale, olio, salse oltre che di tartufi stessi, per i quali abbiamo ideato un packaging lussuoso e originale. Nella sala ‘Nera’ - una sorta di oyster bar tematizzato - sarà invece possibile degustare il tartufo in tante forme, uno spazio di ‘luxury street food’, con un piatto cucinato al giorno - dai tagliolini alla fonduta ad esempio - e tante proposte veloci come panini o uova di quaglia, da accompagnare con un buon calice di vino rigorosamente italiano”.

 

L’idea di poter assaggiare un panino al tartufo senza per questo spendere una fortuna determina una fascia di mercato ben più ampia rispetto alla sola élite che potrà (comunque) spendere migliaia di euro in questa boutique. “Molta attenzione sarà poi dedicata ai turisti stranieri più facoltosi, che potranno permettersi un souvenir italiano davvero speciale” prosegue Alberto Sermoneta.

 

L’apertura del flagship romano è prossima, si parla di febbraio, ma sono già in programma due opening internazionali, una a Londra e una a New York, che rafforzeranno il discorso di diffusione culturale del tartufo italiano, all’estero ancora più importante che in Italia. Perché, che si parli di lusso o meno, la cosa che conta di più è che quanto di buono nasce dalla nostra terra possa essere valorizzato in tutto il mondo. L'indotto del tartufo e del turismo di lusso in Italia sentitamente ringrazia per questa vetrina nel cuore del quadrilatero capitolino della moda. Appuntamento all'apertura.

 

 

Alessio Noè

09/01/2013

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