Un napoletano a Roma

29 Nov 2011, 18:50 | a cura di

In giro si sentono strane voci. Di un giovane pizzaiolo che da San Giorgio a Cremano ha deciso di mettere i piedi (anzi le mani) nella capitale. Noi siamo andati ad assaggiarlo: dal bancone di uno dei templi della pizza a Roma, Ciro Salvo per una sera ha portato nella capitale l'arte della pizza napoletana sfidando i guru del lievito ro

mano.

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Il pizzaiolo della storica Pizzeria Salvo da Tre Generazioni di San Giorgio a Cremano, da un annetto ha lasciato il locale di famiglia (che i fratelli continuano a gestire con successo) e pare sia alla ricerca di un posto a Roma. Ieri sera alla Gatta Mangionaย ha voluto testare il pubblico romano portando sulle sue pizze il meglio del territorio, in una cena all'insegna del confronto Roma-Napoli.

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Prima con una "semplicissima" pomodori San Marzano Dop (quelli veri!), mozzarella di bufala Dop, pecorino biologico e olio del Cilento e poi con una pazzesca pomodorini del piennolo, fior di latte di Agerola e provolone del monaco. Occhio all'impasto perรฒ. Lo stile napoletano si coglieva al primo morso: pasta piรน elastica, piรน umida e soffice all'interno. Nella seconda, poi, Ciro, ha voluto lanciare una provocazione: la pizza con il lievito madre si puรฒ fare! Il pizzaiolo sa che l'argomento รจ delicato, ma ci tiene a dimostrare che รจ tutta un'altra storia. "E' un lavoro lungo, al lievito madre bisogna stargli dietro, quasi come con un figlio", racconta Ciro, "e per la pizza รจ ancora piรน complicato, bisogna aspettare il momento giusto, io l'annuso e l'assaggio per controllarne aciditร  e il gusto".

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Lui con il "crisceto", cosรฌ si chiama in dialetto il vero lievito madre, prepara la pizza proprio come si faceva tanti anni fa, quando ancora il lievito di birra non era entrato nei forni e nelle pizzerie. Stessa farina, stessa quantitร  di sale, olio e di acqua, stesso tempo di lievitazione (20 ore a temperatura ambiente), a far la differenza Ciro ha voluto fosse proprio il lievito. Il risultato? Pizza pura, niente aromi tipici del lievito di birra, solo farina, acqua e olio e il sapore unico del forno a legna.


Crocchetta di patate piccante con mozzarella di bufala

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Quanto a fragranza, sapore e cottura perรฒ, i romani hanno tenuto testa, con la favolosa dadolata di primo sale con pomodorini colonna (tipici dell'Agro Pontino), puntarelle e acciughe firmata La Gatta e con la peperoni e Conciato Romano by Sforno. In fatto di fritti, poi, da grande cultore dei piccoli capolavori pre-pizza, Giancarlo Casa non si รจ di certo risparmiato con dei favolosi supplรฌ burro e alici arricchiti da broccoletti e le piccantissime crocchette con mozzarella di bufala. Il tutto annaffiato da Champagne e vini speciali, Cerasuolo di Valentini 2010 in primis.

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Il casatiello tradizionale di Ciro Salvo

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Un finale con fuochi d'artificio con il re dei casatielli, realizzato con lievito madre, firmato Ciro Salvo ovviamente. La sala ha gustato in religioso silenzio le delizia napoletana, perchรฉ tra appassionati di pizza ci si intende.

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Sara Bonamini
29/11/2011

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