Extravergine: Sicilia, Umbria e Abruzzo tra i top

13 Dic 2011, 16:11 | a cura di

I “Primaclasse” dell’extravergine? Un siciliano, un umbro e un abruzzese. Federdop ha scelto i migliori extra vergini di oliva Dop italiani della campagna 2011. Sono le tre regioni che si sono aggiudicate la prima edizione del premio "prima classe" rispettivamente d'oro, d'argento e di bronzo: Sicilia con l'azienda Tito

ne per la Dop Valli Trapanesi; Umbria con l'azienda Mascio per la Dop Umbria e Abruzzo con il frantoio Ranieri per la Dop Aprutino Pescarese. Al consorzio Aprutino Pescarese va anche il riconoscimento di consorzio più virtuoso del 2011.

 

Ideato da Federdop, con il patrocinio ed il sostegno del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la collaborazione degli operatori del settore dell'olio di oliva, l’iniziativa “vuole essere un contributo allo sviluppo della cultura del consumo consapevole dell'olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta e alla promozione dei territori di produzione”,  racconta il presidente di Federdop Silvano Ferri nel corso della premiazione a Roma, a Palazzo Rospigliosi.

 

> Guarda l’intervista ai "Primaclasse"

 

Qualche dato sulle dop in Italia

Secondo gli ultimi dati dell'osservatorio economico di Unaprol l'Italia vanta al suo attivo 40 riconoscimenti (39 Dop e 1 Igp). Seguiti dalla Grecia (27) e dalla Spagna (23).

Il comparto degli oli Dop e Igp presenta un numero di riconoscimenti piuttosto elevato, ma il livello di produzione certificata resta ancora basso. Secondo i dati più recenti, la produzione certificata si è attestata intorno alle 10 mila tonnellate e vede le province di Trapani e Siena quelle con maggiori riconoscimenti di oli Dop e Igp.

Nei primi 10 mesi dell'anno, sono stati venduti complessivamente più di 168 milioni di litri di olio per un valore di 669 milioni di euro; La categoria più venduta è l'extravergine "convenzionale" per la quale si registra un incremento a volume (+1,5%) ed una contrazione a valore (-1%), rispetto allo stesso periodo del 2010.

Per le Dop si evidenzia  inoltre una situazione di stabilità per i volumi e in crescita del 4% del valore; per il bio la tendenza positiva riguarda sia i volumi, sia i valori (rispettivamente +7% e +5%);

La gran parte degli oli Dop venduta all'interno della Gdo rientra in una strategia di differenziazione dell'insegna. Il 46% degli oli Dop venduti con circa 1.050.000 di litri è a private label.

 

Michela Di Carlo

13/12/2011

 

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