Più quantità e vini "semplici". Un collettivo di viticoltori francesi vuole rivoluzionare il sistema Bordeaux

3 Mar 2024, 16:21 | a cura di
Il Collectif des Viticulteurs 33, per far fronte alla crisi che il vino francese sta vivendo, propone una soluzione per Bordeaux che prevede l'istituzione di una Igp

Il Collectif des Viticulteurs 33 ha proposto una divisione del vigneto di Bordeaux in una Aoc Cru Bordeaux e Igp Bordeaux Atlantique per far fronte alla crisi che sta vivendo il vino francese.

Una nuova denominazione

L’associazione ha ricordato che da anni sostengono "la necessità di riconquistare i mercati, di aprire i disciplinari per ascoltare i consumatori e di creare una segmentazione coerente in cui Bordeaux e gli altri abbiano il loro posto", rimarcando la situazione di crisi in cui si trovano molti vignaioli francesi. Il gruppo, constando “l’incapacità di cambiare i paradigmi della remunerazione dei viticoltori bordolesi per decenni” ha quindi proposto “un’evoluzione immediata dell’offerta”.

La soluzione avanzata dal collettivo prevede un cambio di passo a partire dalla vendemmia 2024 in cui viene proposta una suddivisione tra "Cru Bordeaux e Cru Bordeaux Supérieur AOC che ci permetta di mantenere ciò che funziona, migliorarlo e rafforzarlo, pur consentendo un periodo di adattamento" e una "Bordeaux Atlantique IGP, mantenendo il perimetro geografico della AOC, ma innovando decisamente in termini di vitigni, tipologie di vino e metodi di coltivazione (rossi freschi, dolci, da vitigni resistenti, meno trattamenti, ecc.) ".

Soluzione tampone

Il collettivo Viti 33 ha sottolineato che queste denominazioni DOP e IGP sono semplicemente delle proposte per avviare il dibattito e che “è indispensabile che mantengano l'identità bordolese". L'idea, secondo il gruppo Viti 33, permetterebbe “di riportare rapidamente le nostre aziende agricole alla redditività, grazie a rese IGP più elevate, e di soddisfare le aspettative dei commercianti in termini di prezzi e prodotti per l'intero settore.

Inoltre, consentirà all'intero Bordeaux di affermarsi in termini di domanda e innovazione, preservando il nostro know-how di fama mondiale”. Un'altra questione sollevata dal collettivo Viti 33 è "ottenere un prezzo minimo per il nostro vino e la creazione di un'Organizzazione di Produttori (OP) come strumento normativo e di marketing, che autorizzi accordi di prezzo al suo interno” che sarebbe “l'unico quadro normativo che consente la creazione di prezzi minimi".

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