Vitigni resistenti, via libera alla coltivazione

30 Ago 2013, 14:00 | a cura di

Sei nuove varietà entrano nel Registro nazionale delle viti. Fondazione Mach: “Si apre una fase nuova per la ricerca”.

Sei nuove tipologie di vite tolleranti a oidio e peronospora, proposte dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, sono state iscritte nel Registro nazionale delle varietà di vite idonee alla produzione di vino. Si tratta delle varietà Solaris, Johanniter, Helios, Prior, Cabernet Carbon e Cabernet Cortis, create dall’Istituto viticolo statale di Freiburg e testate da alcuni anni dal Centro ricerca e innovazione. Non sostituiscono le varietà esistenti ma le integrano. “Potrebbero essere una valida alternativa nei ridossi dei centri abitati o dove tuttora si pratica una viticoltura eroica, come nei terrazzamenti in forte pendenza della Val di Cembra”, sottolineano i ricercatori Marco Stefanini e Silvano Clementi.
Il risultato è stato voluto dalla Fondazione Mach e dal mondo vivaistico trentino per ridurre l’input chimico in campagna”, spiega il presidente Francesco Salamini che aggiunge: “Con queste iscrizioni viene definitivamente accantonato un vecchio tabù che di fatto impediva l’uso delle resistenze genetiche nel miglioramento di questa pianta agraria. Si apre ora una fase nuova che vede la Fondazione in prima fila nella creazione di uve di qualità resistenti a odio e peronospora”.

a cura Gianluca Atzeni

www.fmach.it

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