Vino, al via – anche senza governo - il confronto tra filiera e politica. Si va verso un Testo unico che contempli la creazione di un'anagrafe centrale

18 Feb 2014, 08:28 | a cura di
Il 25 febbraio incontro congiunto delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato. Su sollecitazione di Assoenologi, Uiv e organizzazioni agricole si punta a snellire il carico burocratico e a favorire la competitività

Si apre il 25 febbraio in Parlamento il confronto istituzionale che dovrebbe portare a un Testo unico del vino, con l'obiettivo di snellire la burocrazia e dare più competitività al settore. L'annuncio di Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura alla Camera, è una notizia molto attesa dai sindacati e dalle associazioni dei produttori, dopo le preoccupazioni sorte a seguito delle dimissioni di Nunzia De Girolamo e del breve interim di Enrico Letta. "Apriamo un confronto istituzionale" ha detto Sani durante il Buy wine di Firenze "su sollecitazione di Assoenologi, Unione italiana vini, e delle organizzazioni agricole. Occorre fare una operazione di disboscamento delle norme attuali".

Il codice del vino andrebbe incontro a tutte quelle priorità che da più parti e a più riprese sono state sollecitate dalla filiera alla politica: razionalizzazione dei controlli, una pubblica amministrazione non più vessatoria, l'istituzione di una Anagrafe centrale, maggiore attenzione all'export. Il 25 febbraio prossimo, i lavori parlamentari si apriranno con un incontro congiunto delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato.

a cura di Gianluca Atzeni

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