Leonardo non era vegetariano: il libro. Il genio di Vinci a tavola tra ricette afrodisiache e macinapepe

14 Lug 2015, 08:19 | a cura di

 

Ricettario e ricerca storica che affonda le basi in documenti d'archivio ricchi di sorprese, come le liste della spesa redatte da Leonardo in veste di cerimoniere. E poi le sue invenzioni per la cucina conservate nei codici e le ricette interpretate dallo chef Enrico Panero. 

 

 

Leonardo a tavola. Una passione per il cibo

Storia e cucina. Accoppiata vincente in libreria. Se poi le pagine chiamano in causa un artista leggendario come Leonardo da Vinci la curiosità di fare un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire abitudini alimentari dimenticate diventa irresistibile. Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato – con la collaborazione dello chef Enrico Panero – mettono in luce l'interesse che il genio toscano nutriva per il cibo e la cucina: ricerche da ricondurre all'eclettismo intellettuale che fu proprio di Leonardo, ma spesso finirono per registrare le stesse consuetudini quotidiane dell'artista, abituato a frequentare tavole altolocate come quella dei Medici (e dei loro banchetti di corte a Firenze) e dei Reali di Francia. È anche un ricettario il libro nato dall'incontro tra i due studiosi del Museo Ideale Leonardo da Vinci e il resident chef del ristorante di Eataly Firenze (intitolato proprio al maestro di Vinci): Leonardo non era vegetariano.

Animalista sì, vegetariano no. E grande inventore, anche in cucina

Dalla lista della spesa di Leonardo alle ricette di Enrico Panero – edito da Maschietto - smentisce in primis una leggenda tramandata mal interpretando le fonti antiche, Vasari tra tutti, che nelle stesura delle sue Vite di artisti illustri fu sempre prodigo di aneddoti curiosi sui suoi colleghi. Di Leonardo scriveva del suo amore per gli animali: da qui l'idea di una dieta vegetariana, ora smentita da documenti certi che lasciano ai posteri le liste della spesa redatte di suo pugno in occasione di cerimonie e banchetti (mentre studiava marchingegni per il girarrosto e gli effetti del calore sulle pietanze), dove abbondano carne e pesce.

Ma il suo interesse per il mondo alimentare fu ben più vasto, dalla progettazione di macchine e utensili da cucina – dal macinapepe all'affettauova a vento, al primo cavatappi rudimentale, e persino la macchina per fare gli spaghetti! - alla stesura di disciplinari di tutela di prodotti d'eccellenza come l'olio, il pane, il vino. Poi ci sono le ricerche mediche e scientifiche, le favole e gli indovinelli ispirati al cibo, i prodotti immortalati nei suoi dipinti.

Le ricette. Dolce, salato e afrodisiaco

Tra le ricette spuntano invece un crudo di pesce con lattuga e un piccione alle more, m anche un più elaborato abbinamento tra gamberi rossi e burrata, e tante proposte che rispecchiano il gusto del tempo, commistione tra dolce e salato. Ma anche una bevanda afrodisiaca dal nome suggestivo: l'acquarosa a base di zucchero, limone alcol e acqua di rose. Agli approfondimenti degli storici il libro realizzato con la collaborazione di Eataly unisce le ricette modernizzate da Enrico Panero, che fanno rivivere lo spirito di Leonardo ai giorni nostri. Almeno in tavola.

 

 

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