Nuove aperture a Roma. Gigi Nastri alle Officine Farneto, Gastone all’Eliseo. Il boom dell'Agro Pontino

25 Set 2015, 09:01 | a cura di

E ancora la pizzeria di quartiere a Pietralata (dal team del Lanificio) e la boutique gastronomica di Wintaly. Ma anche le proposte veg di Orto ed Ecrù. Ecco gli ultimi aggiornamenti dalla Capitale che ama mangiare al ristorante. 

L’autunno è arrivato, inaugurando una nuova stagione gastronomica. E mentre l’editoria di settore si prepara all’infilata di guide e classifiche che rendono conto dell’annata appena trascorsa, il panorama della ristorazione capitolina non sembra intenzionato a concedersi pause, e anzi ancora una volta si conferma prolifico terreno di sfida. Chi oggi decide di affacciarsi sulla scena romana deve fare i conti con un target più esigente del passato, viziato dalla girandola di insegne che satura ogni sfera tematica, dalla boulangerie francese allo street food gluten free, passando per il ristorante stellato con vista. Se c’è qualcosa che sembra difettare alla città è un bistrot d’autore che segni il passo con la situazione attuale, da troppo tempo cristallizzata intorno a un pool ristretto di nomi celebri (e qualche giovane emergente di belle speranze) che tengono le redini del carro senza troppi colpi di scena. Insomma, Roma cerca una personalità che restituisca linfa a un contesto un po’ stanco.

Gigi Nastri trova casa: Hygge alle Officine Farneto

E chi meglio di Gigi Nastri, reduce da una gratificante esperienza parigina? Del suo ritorno in città (perché di un ritorno alle origini si tratta) avevamo già parlato qualche mese fa, quando lo chef era ancora in cerca di uno spazio a cui regalare la sua originale visione gastronomica. A distanza di tempo il progetto è ancora work in progress, ma fa segnare una bella novità: Hygge – così si chiamerà il ristorante – sorgerà a quanto pare all’interno delle Officine Farneto, nello spazio già occupato in passato dal bar della suggestiva struttura di proprietà del Coni immersa nel verde alle pendici di Monte Mario. Il bistrot lavorerà autonomamente, aperto anche in occasione degli eventi (almeno quelli minori) spesso ospitati negli ambienti contigui. Apertura a data da destinarsi: per completare le procedure burocratiche qualche settimana servirà ancora.

Gastone all’Eliseo. A teatro con Gastone Pierini

È tutto pronto invece per l’inaugurazione – dopo non poche polemiche - del rinnovato Teatro Eliseo, storica realtà culturale della Capitale, oggi sotto la guida del nuovo direttore artistico Luca Barbareschi. Il teatro che ha visto esibirsi in passato glorie dello spettacolo come Totò e Petrolini, ha recuperato smalto grazie al restyling dell’architetto Cecilia Montalbotti e riaprirà al pubblico già lunedì prossimo. L’intervento ha permesso di ricavare un ristorante su due piani (una trentina di tavoli in tutto), pavimento trasparente per ammirare le locandine di vecchi spettacoli, aperto a pranzo e cena.

Il locale di chiamerà Gastone, dal nome di Gastone Pierini, che lo gestirà insieme al fratello. L’anima del Moma e di ProLoco Pinciano, impegnato contemporaneamente sul versante piazza Bologna (dove presto dovrebbe aprire il piccolo locale dedicato all’affumicatura), supervisionerà una cucina semplice, naturale, dinamica, espressa, che va in scena per interagire con il commensale-spettatore. Il menu recupererà la tradizione italiana senza nostalgia, aprendosi a creatività, sperimentazione e ricerca sul territorio. Materie selezionate (carni da allevamenti allo stato brado, pesce fresco, verdure da orto biologico e sinergico), niente farine né zuccheri raffinati, particolare attenzione al gluten free. E vini naturali, anche alla mescita, per accompagnare. Gastone aprirà al pubblico con una settimana di differita, ma possiamo già anticipare qualche piatto della carta di ottobre, come la Parmigiana di melanzane e quinoao i Maccheroni di grano saraceno con ragù di manzo al vino rosso, il Riso con lenticchie, cicerchie, carote e zenzero frescoo la Tagliata d’anatra caramellata e ortaggi al wok. Ispirazione fusion anche per lo Spiedino di porco al curry, cocco e banana verde. Tra i dolci un Tiramisù senza glutineo i Datteri al mascarpone ed erborinato di capra. E tanto altro ancora.

La Pizzeria di quartiere a Pietralata. Il Lanificio raddoppia

Ci spostiamo in periferia, zona Pietralata, per scoprire il nuovo progetto sposato dal team del Lanificio, realtà consolidata delle serate (e non solo) capitoline. Quest’estate i ragazzi hanno inaugurato la terrazza di Feria, quasi un angolo newyorkese circondato dalla sgarrupatissima periferia industriale romana; nel frattempo si portavano avanti i lavori di recupero del capannone antistante, una vecchia falegnameria che oggi ha lasciato il posto a Pietralata - Pizzeria di quartiere. L’offerta del Lanificio si arricchisce così del capitolo pizza, in uno spazio totalmente indipendente allestito con cura e dotato di un ampio cortile all’aperto. All’interno luminarie di recupero dai colori sgargianti riportano alla memoria l’atmosfera delle feste di paese, i materiali sono quelli caldi di un ambiente dallo spirito popolare, che denuncia la sua origine industriale. Un po' Berlino, un po' East End London, un po' Brooklyn: posto da vedere.

Bancone centrale, bottiglie che vestono le pareti, sedie e mobili di recupero, dalla cucina arrivano pizze, polpette e taglieri di salumi e formaggi laziali selezionati, come il prosciutto di Bassiano e la Caciotta di Amaseno. Il locale si definisce pizzeria, polpetteria e norcineria. La pizza vanta farine biologiche e lunga lievitazione, i vini sono tutti laziali. Tutti i giorni dalle 20 alle 2.

Wintaly. La boutique del food&wine all’italiana

Intanto in via Faleria, nel cuore di San Giovanni, si semina il primo tassello di un progetto destinato a espandersi velocemente. Ideato da un team ambizioso – l’input si deve all’architetto Domenico Lo Giudice, già Compasso d’Oro ADI, che ha coinvolto lo chef Rossano Boscolo dell’omonima scuola di formazione professionale, la Boscolo Academy di Tuscania, e l’enologo Marco Mastrantonio – il brand Wintaly nasce come boutique food & wine con grandi potenzialità di crescita. Un format replicabile dunque, che si rivela per la prima volta al pubblico per offrire un’esperienza gastronomica che trova spinta nell’eccellenza dei prodotti in tavola. Otto tavoli e qualche seduta al banco per degustare vini e cibo selezionato sul territorio nazionale, dal prosciutto Sant’Ilario alla pasta Verrigni, alle confetture Fonterosa.

Chi varca la soglia può acquistare a scaffale, farsi condurre in una degustazione di food pairing, ma anche ordinare alla carta: Wintaly è anche gastronomia, i piatti caldi arrivano dal laboratorio centrale con la supervisione di Rossano Boscolo. E già si lavora al secondo punto vendita, che aprirà in via Panisperna, nel Rione Monti, nei prossimi mesi. Ma l’obiettivo è quello di esportare il marchio oltreconfine: dalla Francia già avanzano proposte a quanto sembra.

Tavole veg. Orto ed Ecrù

Mentre nel quartiere elegante di Prati non si contano più le nuove aperture. E allora anche Davide Buccioni – già proprietario di Quarto e Porto – scende ancora una volta in pista, ideando uno spazio vegetariano che completa la trilogia. Si chiama Orto, da ottobre aperto tutti i giorni a pranzo e cena, propone un menu incentrato sul gusto di una tavola di campagna, su cui arrivano verdure biologiche, olio di qualità, piatti sfiziosi, informali ma curati, porzioni abbondanti a prezzi convenienti. Settanta coperti, a pranzo si lavora con la formula buffet a 9 euro. E intanto in via Acciaioli nasce Ecrù, laboratorio crudista con vino e cucina naturale, ispirato dagli insegnamenti di Vito Cortese (Grezzo al rione Monti). Menu stagionale, ingredienti bio a km 0, prezzi contenuti in uno spazio che privilegia colori tenui e materiali naturali, come da filosofia che ne ispira il concept. Con l’idea di coinvolgere il grande pubblico, senza ghettizzazioni di sorta.

L’Enogastronauta di Ardea. Nuova linfa per l’Agro Pontino

Spostando l’asse di interesse qualche chilometro a sud della Capitale, non si può far a meno di rilevare l’ottimo stato di salute di cui gode l’area pontina, come peraltro ha già sottolineato l’ultima edizione della guida di Roma del Gambero Rosso. Forte di insegne come Essenza e Satricvm, quella che bonariamente qualcuno definisce “la cricca dell’Agro Pontino” è una famiglia che sembra motivata a crescere sulla strada della qualità. Un esempio concreto è sotto gli occhi di chi arriva ad Ardea, da poco meno di due mesi. All’inizio di agosto l’Enogastronauta inaugurava con l’intenzione di fondere una formula consolidata come quella dell’Osteria del Gatto di Anzio e la proposta scanzonata del NU’Bazzar di Salvatore Tassa. Due muse ispiratrici con cui confrontarsi per definire il perimetro di un wine bar in grado di offrire grandi vini (in vendita anche a scaffale) e aperitivi a base di frutti di mare, crudo di pesce, ostriche (in sette varietà da tutto il mondo). Ma la formula si è rapidamente adattata al contesto, e ora questo piccolo scrigno gourmet (solo 8 coperti più qualche sgabello e un ridotto dehors esterno) offre la possibilità di consumare un piatto caldo, uno solo (un primo), che cambia ogni giorno e completa l’esperienza dell’aperitivo, peraltro molto sfiziosa e giocata principalmente su ingredienti locali, dallo Sgombro di Anzio con friggitelli saltatial Gel di birra con ricotta di capra, alla rivisitazione del Gazpacho spagnolo.

Carta dei vini importante che spazia dagli Champagne più pregiati ai grandi spumanti italiani, dalla selezione francese ai Riesling della Mosella, alle etichette regionali. In vendita anche qualche prodotto gastronomico: il riso Acquerello, i pomodori De Carlo, le alici di menaica, la pasta Verrigni. Per ora si apre solo a cena (18-24), presto anche la mattina (10-13) per la vendita. E spesso le serate degustazione del “tavolo degli otto” portano ad Ardea colleghi e amici che si “esibiscono” nella cucina a vista, da Kotaro Noda a Max Cotilli, a Simone Nardoni.

Materiaprima. L’osteria contemporanea di Pontinia

Ma a Pontinia, da marzo scorso, c’è un altro protagonista che farà strada. Dopo l’esperienza maturata nella cucina di Satricvm, Fabio Verrelli ha deciso di mettersi in proprio, e con sua moglie (sommelier in sala) ha dato vita all’osteria contemporanea Materiaprima. Progettato dall’architetto Stefano Collina con materiali primari di recupero (ferro, legno, cemento), il ristorante nasce a Pontinia con l’idea di attualizzare la tradizione del territorio attraverso un percorso nella memoria della cucina locale e l’ideazione di piatti naturali giocati sul prodotto ittico e sulle verdure dell’orto. La materia prima arriva da produttori locali, i fiori e le erbe spontanee sono coltivati nel piccolo orto di proprietà: in carta 20 proposte che cambiano ogni mese, ma anche la possibilità di scegliere tra due menu degustazione. Trenta coperti e qualche posto al banco, Materiaprima apre solo a cena e la domenica propone una formula brunch ispirata al pranzo in famiglia, con ricette laziali tipiche, antipasti a buffet e primi piatti tradizionali. Carta dei vini dedicata alle etichette naturali.

a cura di Livia Montagnoli

 

Gastone | Roma | Teatro Eliseo | via Nazionale 183 | dal 5 ottobre

Pietralata – Pizzeria di Quartiere | Roma | via di Pietralata, 146| tel. 06 4513480 | www.pietralatapizzeria.it

Wintaly | Roma | via Faleria, 73 | tel. 338 3372729 | www.wintaly.it

Orto | Roma | via Giuseppe Gioacchino Belli, 142 | tel. 06 45678050 | www.ristoranteorto.it

Ecrù | Roma | via Acciaioli, 13 | tel. 06 68804282 | www.ecrurawfood.it

Enogastronauta | Ardea (RM) | viale San Lorenzo, 24p | tel. 329 4922140 | www.facebook.com/EnogastronautaArdea?fref=ts

Materiaprima Osteria Contemporanea | Pontinia (LT) | via Sardegna, 8 | tel. 333 3885499 | www.facebook.com/Materiaprima-Osteria-Contemporanea-1375020229486229/timeline/

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram