Il Bourdain Market si farà, ma l'apertura slitta al 2018. Al molo Pier 57 di New York

2 Dic 2015, 08:58 | a cura di

Anche lo chef televisivo più famoso d'America parteciperà alla riqualificazione del molo sul fiume Hudson, trasformando 14mila metri quadri dei vecchi magazzini marittimi in un tempio gastronomico ispirato all'atmosfera dei mercati asiatici. Tanti prodotti, cibo di strada e un ristorante. 

Ora Anthony Bourdain fa sul serio. L'attesa è stata lunga: di un mercato multietnico nel cuore di Manhattan ideato dal celebre chef giramondo che non ha paura di sporcarsi le mani sentiamo parlare da quasi due anni. Un progetto finalizzato a riunire a New York tutte le tendenze dello street food globale sotto il tetto del cosiddetto Bourdain Market, con il sostegno economico del socio in affari Stephen Werthen, che fino a qualche mese fa si pensava potesse concretizzarsi entro la fine del 2015.

E invece – mentre a Ground Zero prosegue il completamento del mall firmato Vinoly, che ospiterà il secondo Eataly in città - la fine dei lavori (ancora in attesa di cominciare) si allontana inesorabilmente. Data di consegna prevista: 2018.

 

Il mercato sul molo galleggiante. La storia del Pier 57

Ma già nei giorni scorsi il progetto ha preso forma grazie alla pubblicazione di una serie di rendering che illustrano nel dettaglio la riqualificazione del Pier 57, il molo galleggiante costruito negli anni Trenta al limitare del Meatpacking District che si materializzerà in veste nuova sotto gli occhi dei newyorkesi a partire dalla metà del 2016 con la concessione dell'Hudson River Park Trust. Qui sorgeranno i nuovi uffici di Google, un edificio dedicato al Tribeca Film Festival (con parco sopraelevato e anfiteatro per le proiezioni sul tetto) e l'atteso Bourdain Market, grazie a un investimento complessivo di 350 milioni di dollari. La storia del molo Pier 57 (meglio conosciuto come SuperPier) attraversa la seconda metà del Novecento, distrutto da un incendio nel 1947, ricostruito in seguito per ospitare il terminal della Grace Line prima, la rimessa per bus della società di trasporti della città poi, dagli anni Settanta al 2003; poi una nuova fase di declino, fino alla presentazione del progetto che sarà seguito dalla Young Woo and Associates, società vincitrice dell'appalto.

Tanti prodotti e una food hall ispirata a Singapore

Il mercato – progettato da Roman & Williams su 14mila quadri distribuiti su due piani, per una spesa complessiva di 60 milioni di dollari - offrirà al pubblico oltre cento box differenti tra panetterie, macellerie, pescherie, prodotti ortofrutticoli, gastronomie, ma al format tradizionale affiancherà una food hall ispirata al mercato di Singapore, con tanto cibo di strada di qualità dal mondo. All'interno uno spazio sarà gestito dal team dello Spotted Pig, Ken Friedman e April Bloomfield, mentre al ristorante più tradizionale sarà assegnato un'area del mezzanino con vista sulla food hall. E un'altra insegna dovrebbe sorgere sul tetto, per servire il pubblico del Tribeca Film Festival.  

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