Manko. Il primo ristorante di Gaston Acurio a Parigi, a pochi metri da Alain Ducasse

11 Feb 2016, 09:12 | a cura di

Dopo qualche mese di attesa, il ristorante dello chef peruviano famoso in tutto il mondo si affaccia sulla scena gastronomica della Ville Lumière per portare in città i sapori della cucina peruviana. E lo spazio valorizza un passato celebre, al fianco del Teatro des Champs Elysees. 


La cucina peruviana a Parigi

Gaston Acurio l'aveva annunciato l'estate scorsa e ora il progetto si concretizza. Ha inaugurato solo poche ore fa la prima insegna dello chef peruviano a Parigi. È il locale elegante di avenue Montaigne (a pochi passi dall'Hotel Plaza Athénée e dal suo chef Alain Ducasse) a ospitare il progetto francese del più importante ambasciatore della cucina peruviana nel mondo, il ristorante che porterà nella Ville Lumiere la cultura gastronomica di un Paese alla ribalta dei riflettori internazionali proprio grazie ai suoi migliori interpreti, che da qualche anno lavorano per valorizzare un territorio ricco di risorse, una rete di piccoli produttori di qualità e tante antiche tradizioni culinarie che sostengono i risultati più estrosi della cucina d'autore (in Italia ci ha pensato Jaime Pesaque con Pacifico, importando a Milano il format di una cevicheria/pisco bar d'eccellenza). L'insegna parigina è intitolata a Manko, figlio del dio Sole nella cultura Inca, e proporrà i sapori tipici della cucina peruviana, che fino a oggi non è riuscita a fare breccia in terra francese. Almeno non come ha immaginato Gaston Acurio – in procinto di tornare davanti ai fornelli di Astrid y Gaston, a Lima – nell'ideare un concept che gioca sull'esperienza del viaggio attraverso un menu alla carta a prezzi accessibili (55 euro la media per il servizio serale, 35 a pranzo) o una degustazione di più portate – ceviche in primis, ma non mancheranno influenze giapponesi, cinesi, persino africane, che in passato il Perù ha saputo far proprie, alimentando la cultura andina e quella amazzonica - al costo di 65 euro.

Lo spazio, tra sala e pisco bar

Gli ospiti potranno accomodarsi in sala (100 i coperti a disposizione), nello spazio più riservato del mezzanino o nella zona bar, con un bel bancone in legno e 50 posti a sedere per un dopocena a base di pisco e tequila. Il progetto è frutto dell'incontro tra lo chef di Lima e l'imprenditore della ristorazione Benjamin Patou, fondatore del Moma Group, che hanno affidato la realizzazione del locale all'architetto Laura Gonzalez. Asse portante del concept, l'allestimento degli interni si ispira a suggestioni esotiche che evocano i panorami peruviani, dalle Ande all'Amazzonia, con dorature e colori caldi, materiali preziosi (dalle vecchie argenterie alla applicazioni in smalto, ai tessuti con motivi geometrici in stile Inca) e un'atmosfera raffinata in omaggio alla vita precedente di uno spazio che in passato ha ospitato la casa d'aste Drouot (a ridosso del Teatro des Champs-Elysees). Riuscirà Acurio a fare meglio del suo connazionale Virgilio Martinez, che da qualche anno spopola a Londra con il format Lima (con esiti altalenanti)?

 

a cura di Livia Montagnoli

 

Manko | Parigi | avenue Montaigne, 15 | http://manko-event.com/manko/

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