La gelateria di Scaldaferro a Dolo. Ricette di famiglia, spezie e tanta buona volontà

1 Apr 2016, 13:30 | a cura di

Aprirà tra una settimana l'ultimissimo progetto di Pietro Scaldaferro, una gelateria naturale ispirata a una vecchia attitudine di famiglia. Dopo il dramma della tromba d'aria il celebre torronificio della Riviera del Brenta riparte con entusiasmo. 


Dal tornado alla rinascita. I lavori sono terminati

Nella piccola grande azienda a gestione familiare di Dolo, sulla Riviera del Brenta, i lavori sono terminati solo una settimana fa. C'è voluto più di qualche mese per rialzarsi, rimboccandosi le maniche contro la furia della natura che l'estate scorsa aveva travolto quest'angolo celebre di costa adriatica in un pomeriggio qualunque, provocando diversi milioni di euro di danni. E anche la sorte del Torronificio Scaldaferro, in attività da più di 100 anni, aveva incrociato sul suo percorso - ricco di riconoscimenti per quel mandorlato di irresistibile golosità, prodotto ancora secondo la ricetta di famiglia – il tornado responsabile di tanta sofferenza. Un tetto da ricostruire, i laboratori da ripulire, una piccola impresa vanto del made in Italy gastronomico da rimettere in piedi. Sin dall'inizio Pietro Scaldaferro e la sua “famiglia” hanno scelto la via della buona volontà: dedizione e tante spese (di tasca propria) per riavviare la produzione in tempo record e portare a termine la ristrutturazione dei locali. E adesso che il ricordo dell'estate scorsa è un po' più lontano, Scaldaferro festeggia la rinascita in grande stile.

La gelateria in locanda

Nei lavori di ricostruzione è stata coinvolta anche la villa cinquecentesca della famiglia, proprio a fianco allo stabilimento produttivo, fino a qualche tempo fa sede del ristorante Alla Posta, affidato in gestione. Tra pochi giorni, invece, una parte dei locali (con portico) dell'edificio aprirà le porte al pubblico in veste nuova, ennesima iniziativa di un imprenditore che ama il suo lavoro. L'inaugurazione della Gelateria Scaldaferro è in programma per sabato 9 aprile, quando tutti gli abitanti di Dolo sono invitati alla degustazione d'apertura organizzata dal patron: “Non tutti sanno che negli anni Sessanta Scaldaferro produceva gelati. Ho voluto recuperare le ricette di famiglia per dare vita a una gelateria tradizionale a modo mio: un'interpretazione personale dei classici gusti alla veneziana”. Si riferisce alla gelateria dello Sport, Pietro, ricordando l'attività fondata nel 1948 dalla famiglia Nalon (imparentata per parte materna), che per circa vent'anni ha deliziato gli abitanti di Dolo. E così, in memoria delle radici familiari, le dieci carapine della gelateria proporranno limone con zenzero e mele e cannella, gelato all'arancio con pepe di Sichuan (con pezzi sbriciolati del torrone già in produzione) e gelato alla rosa. L'ispirazione, come si intuisce, viene dalle spezie, che rivestono un ruolo importante anche nella linea di produzione dei celebri torroni. Tra le possibilità, anche gusti più tradizionali realizzati con ottime materie prime e personalizzati quanto basta, come il cioccolato Amedei con topping al peperoncino calabrese o la gianduia al rosmarino. E anche il cono sarà realizzato artigianalmente, con farina di riso, così che possa accontentare anche i celiaci.

Il gelato naturale

Sarà una gelateria naturale, e utilizzeremo solo amido naturale dell'arancio”. Proprio per questo la quantità in produzione sarà estremamente ridotta (“apriamo il pomeriggio, fino a esaurimento scorte”), 35 kg ogni giorno, non di più. Percentuale di overrun (la massa d'aria incorporata) molto ridotta, tante basi diverse (una per ogni gusto), gelato spatolato a mano. L'idea è quella di regalare a Dolo un ritrovo di qualità, destinato principalmente all'asporto, “ma chi vorrà potrà anche trattenersi nel portico per gustare il suo cono”. Le premesse depongono tutte a favore del progetto, e qualche romano più ferrato in materia avrà già avuto modo di scoprire quanto il torrone Scaldaferro vada d'accordo con il gelato: a pensarci è stato Marco Radicioni, che da qualche tempo propone ai clienti di Otaleg un golosissimo gelato al torrone Scaldaferro, facendo arrivare direttamente da Dolo il classico mandorlato. Chi invece nelle prossime settimane si trovasse a passare in Riviera avrà molta più scelta. Mentre Pietro Scaldaferro sta già progettando l'ennesimo colpo a effetto. Si tratta solo di una prospettiva, come ci tiene a ribadire, ma l'anno prossimo la parte sul retro dell'ex locanda (ancora in ristrutturazione) potrebbe trasformarsi in un ristorante dedicato al gelato gourmet, con menu a tutto pasto studiato per esaltare le caratteristiche del gelato salato. A Dolo non si fermano più.

 

a cura di Livia Montagnoli

Gelateria Scaldaferro | Dolo (VE) | via Ca' Tron, 33 | dal 9 aprile (degustazione gratuita dalle 15 alle 17) | www.scaldaferro.it

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