Vino. Il Piceno fa squadra e adesso punta sulla promozione

15 Mag 2016, 15:00 | a cura di

Sale il fatturato complessivo delle 34 aziende del Consorzio che vendono per il 50% all'estero. 


I vini delle terre picene

La parte meridionale delle Marche che confinano con l’Abruzzo, le terre picene, sono una delle aree emergenti del centro Italia. Qui sotto l’egida della Docg Offida nascono tre vini in grande spolvero quali Passerina e Pecorino ottenuti dalle omonime uve bianche e infine l’Offida Rosso da uve montepulciano. Completano la gamma produttiva il Falerio Doc bianco (da uve trebbiano, passerina e pecorino) e i due Rosso Piceno e Rosso Piceno Superiore Doc, ottenuti dall’uvaggio tra montepulciano e sangiovese. Complessivamente la realtà vinicola picena si estende per 7.500 ettari per una produzione complessiva di 550.000 ettolitri (oltre la metà dell’intera Regione Marche) mentre dai circa 4.000 ettari a Docg (1900 ha) e Doc, derivano 300.000 ettolitri di vino di qualità. Le aziende e gli operatori del settore vinicolo sono 950. Il fatturato delle aziende aderenti (34) al Consorzio tutela vini piceni, presieduto da Angela Velenosi, è di circa 70 milioni di euro, di cui il 50% è dovuto all’esportazione in Paesi quali Usa, Canada, Cina, Giappone e nella Ue in Germania, Paesi Scandinavi, Olanda, Belgio.

Piceno Open

La manifestazione Piceno Open, svolta dal 27 al 29 aprile scorso, giunta quest’anno alla terza edizione, oltre alla consueta sede di Offida, sede dell’Enoteca Regionale ospitata nelle sale del trecentesco complesso di San Francesco, per la prima volta ha inserito anche il capoluogo Ascoli Piceno nei suoi appuntamenti. Il progetto di filiera Piceno Open - Vinea Qualità Picena ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione delle produzioni agroalimentari – vino in primis – ma anche veri must come l'Oliva Ascolana del Piceno Dop, il Vitellone bianco dell’Italia Centrale Igp, l'Olio Extravergine di Oliva. Superando, così, l'estrema frammentazione del sistema produttivo locale che penalizza le aziende nella commercializzazione sia in Italia sia all’estero. Non a caso negli ultimi 10 anni nel settore agroalimentare e in particolare in quello vitivinicolo, sono stati effettuati, grazie ai Psr, degli importanti investimenti - oltre 130 milioni di euro - tra ammodernamento delle strutture di trasformazione, rinnovo vigneti, diversificazione dell'attività agricola ecc. Ora è la volta delle politiche promozionali. Infatti il territorio piceno offre preziosi itinerari storico-paesaggistici e naturalistici di grande suggestione, in buona parte ancora poco conosciuti e valorizzati.

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 

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