Londra ama la pasta. Pastifici e ristoranti specializzati si moltiplicano in città

11 Ago 2016, 14:00 | a cura di

Dal pasta bar del Borough Market al laboratorio con cucina made in Torino, dal locale di tendenza al pastificio di campagna, con i prodotti in arrivo dalla Campania. Ecco l’ultima mania degli inglesi, in barba alla demonizzazione dei carboidrati. 


London loves pasta

È un approfondimento di costume sulle ultime manie dei londinesi l’articolo del Telegraph che fotografa l’indiscutibile passione per la pasta esplosa nella capitale inglese. E mentre in città si appresta a inaugurare la storica pizzeria napoletana da Michele, l’Italia sembra ben disposta a ricambiare l’affetto che Londra le riserva, sfruttando l’onda della fortuna del made in Italy gastronomico anche ora che lo spauracchio della Brexit si fa sentire. Per ora, quel che conta, è che gli inglesi non sono più disposti a rinunciare al piacere di un buon piatto di pasta, ben eseguito, in barba all’allarmismo degli ultimi tempi, che aveva chiamato a salire sul banco degli imputati i carboidrati. E così a un paio d’anni dal boom dei cosiddetti courgetti (gli spaghetti di zucchine che possono mangiare proprio tutti, “e non fanno ingrassare!” sbandieravano  ai quattro venti i sostenitori della causa low fat), Londra torna a far la pace con pappardelle e pasta ripiena, rivela una compiaciuta Xhante Clay, giornalista del Telegraph. A sostegno della sua rivelazione, le aperture di pastifici e ristoranti che amano la pasta nel perimetro londinese si susseguono senza soluzione di continuità.

Savurè. Da Torino a Shoreditch

All’inizio di settembre in città arriverà anche Savurè, il pastificio con cucina nato a Torino (via Garibaldi) un paio d’anni fa, ora pronto per la prima trasferta oltreconfine. Laboratorio a vista, farine selezionate, tanti formati disponibili per la vendita o da consumare in loco, abbinati al condimento più congeniale ai propri gusti, nel rispetto della tradizione regionale italiana, dal ragù di cinghiale al sugo di salsiccia alla Campidanese, dal pesto al guazzetto di pesce azzurro, alla carbonara della casa. La formula così com’è sarà riproposta nel locale di Shoreditch, con il laboratorio del pastificio sempre in piena attività, tra agnolotti e pici, gnocchi e tajarin, malloreddus e spaghetti alla chitarra. Molti degli ingredienti arriveranno dall’Italia, dal guanciale abruzzese al Parmigiano Reggiano Dop, alla carne di Chianina per il ragù. Come anche le birre in abbinamento, a marchio Birra del Borgo.

Padella al Borough Market, la sfoglia emiliana al Mercato Metropolitano

Nel frattempo in città ha già aperto Padella, un pasta bar nato nei pressi del Borough Market dall’idea di un team di imprenditori inglesi innamorati dell’Italia. I due – Tim Siadatan e Jordan Frieda – sono già titolari del ristorante italiano Trullo, e proprio l’ingente richiesta di primi piatti e pasta sempre in carta nel locale di St. Paul’s Road  li ha spinti a tentare fortuna con un laboratorio gastronomico tutto incentrato sulla pasta, che servirà pici cacio e pepe, ravioli alla ricotta, pappardelle al ragù e delle improbabili tagliatelle con ‘nduja e prezzemolo. Al riparo da abbinamenti kitsch e cattive imitazioni, invece, ci sono altre due attività 100% made in Italy sbarcate recentemente a Londra: non solo sulle tigelle, ma anche sulla pasta fresca, scommetterà Manitoba, pronta a conquistare i londinesi con la consulenza di Lionello Cera e Roberta Pezzella. Mentre all’interno del Mercato Metropolitano inaugurato un paio di settimane fa a Elephant and Castle c’è pure il box della pasta, che dispensa tortellini e tagliatelle con orario no stop agli avventori del mercato sorto all’interno di un’ex cartiera.

Il successo di Mangio. Verso il raddoppio

Più consolidata l'esperienza di Mangio, aperto dalla fine del 2014 non molto distante dalla Tate Gallery e a pochi metri da St Paul. Il format unisce laboratorio (nel seminterrato) e somministrazione, particolarmente adatta al take away (tanto che i ragazzi, un team tutto italiano, si appoggiano anche al delivery di Deliveroo). L'idea nasce in Romagna e trae spunto dalla cucina di Omar Casali, chef del Marè di Cesenatico. Ma il team londinese ha saputo svilupparla con peculiarità adatte alla piazza inglese: l'offerta si articola principalmente su due tipologie di pasta ripiena - ravioli e cappellacci - serviti in tre varianti a scelta, con sugo tradizionale, stagionale o gourmet. E ogni giorno si aggiunge una proposta fuori carta, rigorosamente a base di pasta all'uovo, come tradizione romagnola comanda. Un successo di pubblico incrementato proprio negli ultimi mesi, con un buon bacino d'utenza di londinesi e italiani in trasferta che ha garantito alla squadra di raggiungere il break even. Tanto che mentre si pensa a incrementare il servizio con una proposta per l'aperitivo, già è in programma una seconda apertura nella City. 

Pasta Loco. Il bistrot della pasta a Bristol

E se è vero che dalle mode non c’è scampo, anche lontano dalla città l’attrazione fatale per la pasta ha lasciato il segno. Così a Bristol è nato Pasta Loco: di nuovo frutto dell’investimento di due soci inglesi, si presenta come il primo ristorante dedicato alla pasta fresca in città, pronto a celebrare le origini italiane dei proprietari Ben e Dom. Tra le proposte in carta gnocchi con ragù d’agnello e salsa verde, bucatini aglio, olio e pecorino, linguine alla carbonara reinterpretate con battuto di salsiccia e uovo in camicia avvolto nel lardo. Subito un successo.

Il Pastificio Caruso di Canterbury

Mentre nella campagna inglese, da qualche tempo, l’incontro tra l’inglese Harry e Simona Di Dio (da Foglianise, Benevento) ha dato vita al Pastificio Caruso di Canterbury, nel Kent.  Nella bella cascina con orto si coltivano ortaggi, si produce pasta, passata di pomodoro, si condividono ricette della tradizione campana. Per ora il pastificio lavora per la vendita al dettaglio (anche nel locale mercato gastronomico The Goods Shed) e rifornisce i ristoranti della zona. Tra le proposte cavatelli e scialatielli acqua e semola di grano duro, ma anche lasagne, spaghetti alla chitarra, pappardelle con uova bio di una fattoria locale. E ravioli in tante varianti: pere, noci e gorgonzola, pulled pork, patate, pancetta e rosmarino, o i classici ricotta e spinaci. Anche lezioni di cucina e vendita online, in attesa di aprire un ristorantino incentrato sulla pasta. Sul modello del pastificio londinese Burro e Salvia (gemellato con il pastificio delle Sfogline di Bologna), che nel 2013 apriva il primo punto vendita con laboratorio a Shoreditch, e l’anno scorso già raddoppiava con un secondo negozio a East Dulwich. A Londra la pasta è di casa.

Savurè | Londra | St. Paul street, 20 | www.savure.co.uk

Padella | Londra | Southwark street, 6 | www.padella.co/

Burro e Salvia | Londra | Redchurch street, 52 | www.burroesalvia.co.uk

Manitoba | Londra | New Oxford street, 82 | dal 16 agosto

Mercato Metropolitano | Londra | Newington Causeway, 44 | www.mercatometropolitano.co.uk

Mangio | Londra | Knightrider street, 30-32 | www.mangio.co.uk 

Pasta Loco | Bristol | Cotham Hill, 37A | www.pastaloco.co.uk/

Pastificio Caruso | Canterbury | Saint Dunstan’s Terrace | www.carusopastificio.com

 

a cura di Livia Montagnoli

 

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