Giusti Wine e l'Abbazia di Nervesa. Un mecenate italo-canadese per l'abbazia dove fu scritto il Galateo

4 Set 2016, 14:00 | a cura di

1,731 milioni di euro è la cifra investita dall'azienda vinicola trevigiana per restaurare e riaprire al pubblico lo storico complesso religioso, oggi all'interno di una delle tenute di Ermenegildo Giusti, emigrato in Canada per cercare fortuna e ora mecenate in Italia. 


Dall'Italia al Canada. E ritorno

Lui si chiama Ermenegildo Giusti e il nome dichiara natali italiani che l'imprenditore trevigiano non ha nessuna intenzione di nascondere. Anzi, con molti “emigranti” come lui condivide quell'attaccamento alle proprie radici, alla terra d'origine, che è tanto più forte quanto il viaggio si spinge lontano, fin nella West Coast canadese, dove oggi Ermenegildo (Joe per gli amici) guida un gruppo industriale leader nel settore delle costruzioni. Altrettanto evidente, all'inizio della storia che ci troviamo a raccontare, è il richiamo per la tradizione vinicola coltivata in famiglia sin dalla seconda metà dell'Ottocento: suo padre Augusto, francese di Venissieux, produceva vino. E così pure la famiglia di sua moglie, attiva dalla metà del Novecento nella coltivazione di vitigni autoctoni della Marca trevigiana – celebre nel mondo per il suo Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene -  glera, bianchetta, verdiso. Ecco perché più di dieci anni fa, era il 2004, il ritorno a casa dell'imprenditore che ha fatto fortuna oltreoceano si concretizza nella fondazione della Giusti Wine.

Giusti Wine. Una passione di famiglia

Due ettari di terreno per cominciare, l'impianto del primo vigneto nel 2006 e a seguire un massiccio piano di investimenti che oggi si evidenzia nel ricco e diversificato “portfolio” dell'azienda vinicola: 75 ettari suddivisi in dieci tenute, che fanno capo al Comune di Nervesa della Battaglia. Con l'obiettivo di arrivare a quota 100 ettari entro il 2017, e realizzare una moderna cantina di raccordo. Ma quel che più incuriosisce – e fa onore a questo canadese d'adozione che non dimentica le proprio origini -  è il desiderio di recuperare le tracce di un patrimonio ricco di storia, valorizzando secoli di tradizioni del Montello. A cominciare dal salvataggio dell'Eremo di San Girolamo fino ad arrivare, ed è storia recente, al piano per la messa in sicurezza dell'Abbazia benedettina di Nervesa, coinvolta nelle battaglie lungo il Piave durante la Prima Guerra Mondiale. L'investimento è ingente, oltre 1,7 milioni di euro stanziati dalla Giusti Wine per restaurare il complesso fondato intorno all'anno Mille che la Battaglia la tristemente nota battaglia del Solstizio ha gravemente danneggiato, destinandolo ad anni di abbandono.

Il salvataggio dell'abbazia. Dal Galateo alle vigne

Dedicato a Sant'Eustachio, l'edificio oggi si trova all'interno della Tenuta Abbazia, che dalla struttura prende il nome, ma le sue vicende sono ben documentate nel corso dei secoli: vivace polo culturale a cavallo tra Cinquecento e Seicento, qui vennero accolti a più riprese ospiti illustri, da Pietro Aretino a Gaspara Stampa, a Giovanni della Casa, che si narra scrisse proprio durante il suo soggiorno alla Nervesa attorno alla metà del XVI secolo il celebre Galateo. Poi, tra la seconda metà del Settecento e l'inizio dell'Ottocento il complesso fu trasformato in azienda agricola, e così scampò alle soppressioni napoleoniche. Ma alla distruzione della guerra, un secolo più tardi, l'edificio non riuscì a sopravvivere. Con l'intervento di Giusti Wine l'abbazia tornerà a vivere, aprendo le porte al pubblico per visite ed eventi culturali. Al suo interno sorgerà un museo con sala convegni (in un fabbricato realizzato ex novo), mentre l'edificio storico sarà restaurato con cura. Nei sotterranei si provvederà ad allestire l'area servizi destinata ai visitatori. Tempi previsti per il cantiere: un anno e mezzo. Poi l'azienda gestirà il complesso per i prossimi 80 anni per conto del Comune di Nervesa.

E intanto il fautore di questa rinascita, Ermenegildo Giusti, auspica la buona riuscita del progetto: “Con questo intervento a favore della Comunità integriamo il nostro piano di sviluppo del territorio, che partendo dall’attività vitivinicola vuole rilanciare Nervesa ed il Montello come meta di un turismo attento e consapevole, capace di creare valore e nuova occupazione qualificata per i nostri giovani”. Il nostro, di auspicio, è che l'iniziativa privata dei produttori che operano sul territorio possa sposare ogni giorno di più gli interessi comuni, nella direzione di una valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico che porti turismo e ricchezza.

www.giustiwine.com

 

a cura di Livia Montagnoli

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