A Roma arriva Brylla, il wine bar che scommette sul vino al calice

21 Ott 2016, 15:30 | a cura di

Oltre 200 etichette, con la possibilità di scegliere tra diverse soluzioni, compreso il mezzo calice: la mescita va da 2 a 200 euro. Una ventata di novità che potrebbe rivoluzionare l'approccio al vino. A completare l'offerta un menu molto internazionale. 


L'offerta al calice

Lafite alla mescita? Solaia e Ornellaia al calice? Sassicaia nella mezza bottiglia? Sembrerebbe un'impresa impossibile trovarli tutti insieme nello stesso posto e in questi diversi formati, soprattutto in Italia. Ma non a Roma. Col debutto nella Capitale (22 ottobre), del wine bar Brylla, debutta anche un nuovo modo di servire il vino, perché qui, nel cuore del quartiere Trieste, tutti i vini in carta (200 referenze) potranno essere degustati anche al calice. Anzi, per la precisione, in quattro differenti modalità: assaggio (mezzo calice), calice, mezza bottiglia e bottiglia. Come conferma Marcella Capaldo che, dopo un'infanzia tra vigneti (quelli della famiglia Capaldo in Campania), adesso scommette su questa “rivoluzione copernicana”: “Da noi qualsiasi vino presente nella carta, a esclusione delle bollicine, può essere bevuto alla mescita. Si può trovare una vasta gamma di etichette che rispecchiano molteplici realtà, dal piccolo produttore alle grandi cantine in prevalenza italiane, ma anche francesi”. E chi, dopo l'assaggio, decidesse di proseguire con la bottiglia dello stesso vino, si vedrebbe il primo bicchiere abbuonato. Per intenderci, i prezzi del wine by the glassvanno da 2 euro a 200 euro (per un Lafite, ca va sans dire). In mezzo ci sono un Bianco Breg 2008 di Gravner (8 euro l'assaggio, 16 il calice, 40 la mezza bottiglia, 80 la bottiglia intera), un Bolgheri Sassicaia 2008 (25 euro l'assaggio, 50 il calice, 125 la mezza bottiglia, 250 la bottiglia) o uno Chateau Haut Brion 2006 (60 assaggio, 120 calice, 300 mezza bottiglia, 600 bottiglia). Ma la lista è molto lunga e ce n'è per tutte le tasche e per tutti i gusti.

Il sistema di conservazione Coravin

A chi chiedesse come sia possibile stappare tutte queste bottiglie, la risposta è semplice: le bottiglie non si stappano, ma il vino viene semplicemente spillato, attraverso il sistema statunitense Coravin, che “riempie” gli spazi rimasti vuoti insufflando argon, un gas inerte che blocca l'azione dell'ossigeno. Il sughero, poi, si richiude in modo naturale. Già utilizzato in diverse enoteche del mondo, soprattutto in Usa e in parte nel Regno Unito, trova in questo nuovo locale capitolino il suo massimo impiego. Una scommessa che, se riuscisse, potrebbe davvero portare in Italia un nuovo modo di accostarsi al vino.

Ma torniamo all'offerta vitivinicola di Brylla. Originale, ma comunque immediata la suddivisione in categorie, che punta sull'aspetto più emozionale della degustazione: il vino Scacciapensieri, diretto e semplice, ideale per rilassarsi e liberare la mente; il Comfort Wine più avvolgente e lussuoso, perfetto per una situazione familiare; il Riflessivo, un vino complesso, intrigante da bere quando ci si vuol cimentare in un’esperienza più impegnativa e affascinante.

La proposta gastronomica. Con il Josper

Chiaramente all'offerta vitivinicola, si aggiunge anche quella gastronomica, come recita il payoff del locale “Leva la sete, placa la fame”.Ma non cercate primi piatti di pasta. In questo wine bar, in cui l'offerta vitivinicola è molto made in Italy, la cucina, al contrario, è molto internazionale, e strizza l'occhio soprattutto alla tradizioneiberica. Il menu del bancone, spazia da salumi, formaggi e sottolio, a terrine, affumicati e patè, fino ad arrivare alle conserve di pesce. C'è poi un'interessante carta delle tapas (cozze alla brace, guancia di manzo, pancia di maiale e terrina di carne d’oca con senape rustica). In sala, invece, protagonista assoluto è il Josper, il forno a brace di origine spagnola da cui arrivano in tavola piatti come pluma di maiale iberico con insalatina radicchio, valeriana e cachi, galletto spatchcock con macco di fave e cicoriao baccalà con crema di broccoli e pomodorini confit. Interessanti anche le cotture a fuoco lento, tra cui spiccano piatti come guancia di manzo alle nocciole con sedano rapa fondente o punta di petto di vitella con schiacciata di patatee filetto alla Rossini.

La divisione degli spazi

Infine, uno sguardo allo spazio, il cui progetto è stato curato da Laurenzi Consulting, insieme allo studio di architettura Strato. La sensazione è quella di trovarsi in un vero e proprio fortino del vino, dove coesistono due diverse anime: la sala centrale, con il pavimento in cotto e due banconi simmetrici di legno, rappresenta la convivialità; la saletta accanto, blu notte, sembra evocare l'intimità e l'eleganza. Ma il vero tesoro è al piano inferiore, dove si nasconde una cantina di 40 mq, dove i clienti possono scegliere direttamente la loro bottiglia.

Riuscirà Brylla - il nome gioca sull'ebrezza e sulla brillantezza delle stelle - a brillare nel cielo di un'Italia poco avvezza alle novità? Il coraggio della scommessa merita fiducia.

 

Brylla | Roma | via Chiana, 77 | tel. 06 85355669 | dal 22 ottobre | www.brylla.it

 

a cura di Loredana Sottile

 

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