Nuove aperture a Roma. L'autunno dello street food tra Box e Schiacciateria. Le novità di Settembrini e Urbana 47

26 Ott 2016, 15:30 | a cura di

Il cibo di strada continua a far gola a molti e allora nella Capitale fioccano le idee per interpretarlo in modo originale: c'è il locale-food truck di Box a Prati e la variante regionale dei Maledetti Toscani a piazza Sempione. Ma anche la rivoluzione di Urbana 47, che da oggi scommette anche su pizza e street food. Da Settembrini invece arriva per Settemari Libera Iovine, con la sua cucina di orto e mare. 


Box. L'anima del food truck nel cuore di Prati

Un food truck come quelli che abbiamo imparato bene a conoscere negli ultimi anni racchiuso tra quattro mura. Sogno o realtà? È una bella illusione visiva quella messa in scena in via Cicerone con l'aiuto di esperti scenografi di Cinecittà, e pure l'ennesima scommessa sull'universo dello street food che prenderà forma nel quartiere Prati. In veste insolita e onnicomprensiva, almeno a giudicare dalle prime anticipazioni sull'offerta gastronomica di Box, che si preannuncia fin quasi enciclopedica, e dichiaratamente schierata a favore della carne. Del resto dietro al progetto c'è il gruppo che oggi detiene un piccolo impero della ristorazione nel giro di qualche isolato – tra Quarto, Porto Orto – ma non dimentica le origini nella macelleria di famiglia. E visto che il primo amore non si scorda mai, proprio le specialità per carnivori appassionati avranno la precedenza tra le proposte in carta, che pure si prefigge di accontentare un po' tutti, con orario non stop dalle 11 della mattina a notte fonda, fino alle 3, “perché chi vuole mangiare di notte in questa città merita di essere accontentato con ben altro che il solito panino o il cornetto scacciafame”. Ma procediamo con ordine: lo spazio di un centinaio di metri quadri che affaccia con quattro vetrine su strada (proprio di fianco alla tavola di Arcangelo Dandini) è stato ripensato per ricreare in tutto e per tutto l'atmosfera informale di un food truck, a dominanza di acciaio e vetroresina; il bancone con cucina a vista sarà l'elemento focale, qui i clienti potranno accomodarsi o ordinare a portar via, in pratiche confezioni studiate per esaltare le qualità di ogni prodotto, “perché tutto possa essere consumato nel box”, come promette l'insegna. Non ci sarà invece la possibilità di accomodarsi al tavolo, proprio perché la filosofia del locale sposa le prerogative del cibo di strada, recuperando il concetto di rosticceria e traghettandolo ai giorni nostri, in chiave spettacolare, perché no: “Avremo un girarrosto da 90 polli (allevati a terra), un affumicatoio, un frigorifero di grande impatto”.

Street food a tutte le ore

E dal menu si potrà scegliere tra costata di maiale e churrasco (dietro al banco anche uno chef brasiliano, che mixerà nel box picaña, pollo e vari tagli di carne), primi della tradizione romana monoporzione e fritti. Ma pure specialità regionali, dalle bombette tarantine alle frittelle con porchetta e salsa barbecue, e polpette, servite in tre formati con sughi in abbinamento, dall'amatriciana alla cacio e pepe, ai peperoni. E per non farsi mancare nulla dall'area wok arriveranno i ravioli al vapore. Prezzi super accessibili, come street food comanda. E apertura prevista per la prima metà di novembre.

 

Settemari con Libera Iovine

Non troppo distante, anche in via Settembrini si preannunciano novità, che fanno capo proprio all'insegna che ha reso celebre quest'angolo della città tra i gourmet capitolini. La fucina di Settembrini, infatti, si prepara a lanciare un nuovo format, Settemari, affidato per i primi mesi alla guida di Libera Iovine, chef in arrivo da Ischia per portare la suggestione del mare in città. Il ristorante, dedicato principalmente a piatti di pesce e vegetariani, prenderà il posto di Officina Settembrini, confermando la voglia di sperimentare nuove vie che da qualche tempo si respira in casa Settembrini.

 

Lampredotto e schiacciata per la merenda toscana

E dal quartiere Prati arrivano pure i Maledetti Toscani, pronti a intraprendere una nuova avventura dall'altra parte della città, zona piazza Sempione. L'insegna è già nota a Roma tra gli amanti della cucina toscana - che da tempo riscoprono nella piccola trattoria dietro piazza Mazzini i sapori tradizionali di una regione prodiga di specialità territoriali - e circa un anno fa ha cambiato gestione, beneficiando di un cambio della guardia che oggi vede insieme tre giovani soci. In viale Gottardo, però, La Schiacciateria dei Maledetti Toscani punterà tutto sulla proposta street food, con l'idea di importare in città il rito della merenda toscana fatta di schiacciata, salumi (dal lardo alla finocchiona, al capocollo) e formaggi (pecorini, stracchino, gorgonzola del Mugello), a cura dello chef Ciro del Pezzo (ex Convivio Troiani a Roma e Unico a Milano), già alla guida della cucina del ristorante. E per gli amanti del quinto quarto, che a Roma vanta molti estimatori, la proposta si orienterà anche sul lampredotto, servito in panino con salsa verde d'ordinanza. Al capitolo Cocci, invece, fanno capo ribollita e carabaccia gratinata, peposo e cacciagione stufata, e tutte quelle preparazioni umide della tradizione regionale. In alternativa una carta dei panini che segue la stagionalità, dalla guancia di maiale stufata al Sangiovese con cacao amaro al cavolo nero ripassato con salsiccia di Siena, stracciatella e patata schiacciata. L'atmosfera è quella di una moderna taverna che non rinuncia alla lavagna con le proposte del giorno, agli sgabelli, ai salumi appesi sopra al banco. Ma si mangia anche al tavolo, solo a cena e fino a tarda notte.

 

Cucina e salute: Manna e il bistrot di Natura Sì

Intanto anche a pochi metri da piazza Vittorio arriva il comfort food ideale per ogni stagione: ciriole, zuppe, primizie, recita lo slogan di Manna, nuova insegna di via dello Statuto improntata alla cucina salutare, che strizza l'occhio alla moda vegana. Ambiente informale, grafica essenziale e una carta che alterna zuppa di cicerchie, tagliolini crudisti, carpacci di tonno e carne salada, polpette di carote e zucchine. E ciriole gourmet, con oltre 30 proposte in carta. Da bere immancabili estratti di frutta e frullati.

A proposito di benessere in tavola, però, anche i brand consolidati cominciano a scommettere con più convinzione sulla ristorazione, e piuttosto in sordina ha aperto nel cuore della città il primo bistrot romano di Natura Sì, dove un tempo sorgeva lo storico negozio di tappezzeria con vista su piazza Farnese. Già rodato a Treviso, il format associa ai prodotti di bottega a scaffale un'ampia food hall, con sgabelli, mensole a parete e qualche tavolo d'appoggio per consumare un pranzo veloce di qualità, tra focaccia al farro di Bonci (che rifornisce il banco della panetteria) e formaggi regionali, salumi e piatti da gastronomia fredda. Oltre a un fornito banco dei dolci per chiudere in bellezza.

 

Etnico contemporaneo: sushi o cucina hawaiiana?

Mentre per chi resta fedele al sushi, noncurante delle nuove tendenze etniche in ascesa, all'angolo tra via Po e via Tirso, è sbarcato a Roma (dopo Milano) il format francese che in Europa identifica il delivery sushi: Sushi Shop. A via Flaminia, invece, si guarda al futuro: Mahalo (dal team del ristorante Voy) promette di portare in città la cucina delle Hawaii, ricreando una serra tropicale per gustare le ricette della chef Agustina Clara Mazzetti. Vedremo se piacerà agli abituée della movida di Ponte Milvio. E per finire parliamo di traslochi e restyling eccellenti.

 

Le novità di Urbana 47. Con la pizzeria

In via delle Zoccolette è quasi tutto pronto per la riapertura dopo la trasferta di Pianostrada: le ragazze dello street food gourmet prevedono di essere operative entro un paio di settimane. In via Urbana, rione Monti, invece, già c'è aria di novità: inaugura oggi il “nuovo” Urbana 47 di Angelo Belli, il locale che ha segnato il rilancio di qualità di Via Urbana dell’ultima decade, e oggi scommette su un riassetto radicale del format. Con una grande novità: il forno (a vista) della pizza. Così la proposta di pizza al piatto affiancherà la carta di cucina, sempre devota ai prodotti del territorio, e l'offerta street food. Ma il restyling è evidente anche negli spazi. Quello che non cambia, invece, è l'attitudine camaleontica del locale, che continuerà a osservare orario continuato dalle 7 alla mezzanotte, dalla colazione al dopocena.  

E da Ostia arriva l'ultima sorpresa: dove un tempo c'era il Tino di Daniele Usai, a breve aprirà Molo 17. Il racconto più dettagliato lo trovate qui.

 

Box | Roma | via Cicerone, 29 | dalla metà di novembre

Settemari | Roma | via Luigi Settembrini, 21-27 | www.viasettembrini.com 

La Schiacciateria dei Maledetti Toscani | Roma | viale Gottardo, 35-37 | tel. 06 94368688 | www.maledettitoscani.eu

Manna | Roma | via dello Statuto, 37c | tel. 06 98185073 | www.facebook.com/MannaCiriolaGourmet/?fref=ts

Natura Sì Bistrot | Roma | piazza Farnese, 99-100 | tel 06 68891483 | www.naturasi.it

Sushi Shop | Roma | via Po, 160 | www.sushishop.it

Mahalo | Roma | via Flaminia, 496 | tel. 06 83549571 | www.facebook.com/MahaloPonteMilvio/?fref=ts

Urbana 47 | Roma | via Urbana, 47 | tel. 06 47884006 | www.urbana47.it

 

a cura di Livia Montagnoli

Foto di Corrado Murlo

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