Coraggio Marche, il sito che dà voce ai produttori delle zone colpite dal sisma

2 Dic 2016, 09:00 | a cura di

Il sisma che ha sconvolto le popolazioni del Centro Italia ha riportato danni irreparabili per molte famiglie. Ma non per i produttori che, nonostante la tragedia, hanno ancora modo di riprendersi. Per esempio, grazie al sito web Coraggio Marche, progetto che si propone di tutelare le aziende locali colpite dal terremoto. E intanto a Roma, inizia oggi una serie di cene dedicate ad Amatrice presso lo store di Eataly a Ostiense.


Coraggio Marche

Il patrimonio culturale si deve ricostruire, un'eccellenza si deve tutelare: è questo lo slogan del progetto Coraggio Marche, un sito di storytelling in costante aggiornamento che racconta e fornisce preziosi informazioni sulla condizione delle piccole aziende produttrici del territorio colpite dal sisma e costrette ad affrontare difficoltà economiche smisurate. A ideare il sito, l'agenzia di comunicazione Marvel Adv in collaborazione con lo chef Errico Recanati del Ristorante Andreina (Due Forchette della guida Ristoranti d'Italia 2017 del Gambero Rosso). L'iniziativa nasce dalla volontà dello chef e dell'agenzia di dare visibilità ai produttori di qualità che, in questo momento, da soli non avrebbero la forza di poter comunicare il loro lavoro e soprattutto di raggiungere un pubblico selezionato e mirato, che è il target ultimo della loro attività. Attraverso la rete di colleghi e di associazioni di cui fa parte Recanati infatti, insieme al lavoro di promozione messo in atto da Marvel Adv, il sito continua giorno dopo giorno a dare voce alle aziende che dallo scorso 24 agosto stanno rischiando di perdere tutto e vanificare il lavoro di una vita intera.

Una lista che si aggiorna quotidianamente, quella di Coraggio Marche, e che dà spazio a tutti i professionisti del settore che hanno sempre proposto prodotti di nicchia e di ricerca. Artigiani appassionati che si ritrovano oggi senza una bottega o un laboratorio, con le macchine distrutte e gli strumenti a pezzi, ma che non demordono. E il nostro compito, da consumatori, è proprio quello di sostenere quanto più possibile queste realtà.

Le aziende

C'è la Norcineria Altonera della famiglia Ceccarelli e Cianconi, storici allevatori della zona in biologico, e poi Re Norcino, realtà ormai ben nota nel panorama gastronomico nazionale, nata alla fine degli anni '50 con la famiglia Vitali. “La casa e il laboratorio hanno retto ma i danni all’interno ci sono e importanti. Continuiamo a lavorare, non ci siamo mai fermati”, racconta la famiglia. E aggiunge un messaggio di speranza: “Ci rialzeremo insieme a tutto il nostro territorio e a tutti i nostri amici a cui è andata peggio di noi. Il nostro futuro non crollerà mai”. Ma c'è anche il miele dell'Apicoltura Colibazzi Filippo dei Monti Sibillini. Il commento di Filippo è più amaro: “Il danno maggiore è rappresentato dallo stress post-terremoto a cui sono sottoposte le nostre api che aumenta a causa delle continue scosse. Non siamo ancora in grado di sapere se per l’anno prossimo riusciremo ad avere del miele nuovo”. E la disponibilità di prodotti al momento è limitata ma c'è ancora, e l'azienda spedisce in tutta Italia. E poi la pasta secca di Terra Nostra, pastificio e ristorante/pizzeria di San Ginesio che al momento non ha neanche la possibilità di entrare nel proprio laboratorio: “So che forse non è sufficiente per capire cosa succede ma noi non possiamo lavorare perché il centro è chiuso […] Abbiamo già chiesto il permesso ai Vigili del Fuoco per entrare e mi hanno detto che devo aspettare la loro telefonata”. Ci sono, infine, quelle aziende che decidono di proporre delle iniziative proprie, come nel caso del Progetto Sopravissana, nato dall'idea dell'omonima realtà di allevatori che lancia l'iniziativa “Adotta una pecora”, per consentire all'azienda di aumentare quantitativamente e qualitativamente il numero dei capi.

Festival dell'Amatriciana a Roma

Continuano anche nella Capitale i gesti di solidarietà. Da venerdì 2 dicembre inizia infatti una tre giorni all'insegna del gusto dell'amatriciana al terzo piano di Eataly negli spazi dedicati alla ristorazione. A promuovere l'iniziativa, il colosso di Farinetti, I Borghi più Belli d'Italia e il consorzio Ecce Italia, in collaborazione con il comune di Amatrice. L'intero ricavato del Festival dell'Amatriciana sarà infatti devoluto a uno dei paesi più maggiormente sconvolti dall'accaduto. Sono 14 i ristoranti che hanno aderito all'evento, tutti situati attorno al comune di Amatrice e coinvolti in prima linea nelle conseguenze del sisma. Mari e Monti, La Fattoria Matrù, La Conca, La Lanterna, Hotel Ristorante Roma, Il Castagneto, Ristorante Da Patrizia, Lo Scoiattolo, Agriturismo Piccolo Lago, Agriturismo La Grotta: questi i nomi dei locali che prepareranno, da oggi fino a domenica 4 dicembre, amatriciana e grigia. Non mancheranno convegni culturali e dibattiti per discutere del rilancio economico e sociale delle zone colpite dal terremoto.

Coraggio Marche | www.coraggiomarche.it

Festival dell'Amatriciana | Roma | Eataly – piazzale XII ottobre 1492 | dal 2 al 4 dicembre 2016 | www.eataly.net/it_it/negozi/roma/archivio-roma/festival-dellamatriciana

a cura di Michela Becchi

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