Vino e arte. Alla mostra di Asti la presentazione della nuova Nizza Docg

16 Dic 2016, 14:00 | a cura di

Sarà Palazzo Mazzetti, in festa per l'inaugurazione della mostra Sutherland-Vangi, ad accogliere la prima uscita ufficiale della denominazione vinicola Nizza Docg, che del legame con la storia locale e il territorio ha fatto un emblema di identità ed eccellenza. Coinvolte 43 cantine dell'astigiano. 

Grande arte & grandi vini. Un binomio che si ripropone venerdì 16 dicembre alle 18 ad Asti, negli scenari d’eccellenza di Palazzo Mazzetti (Corso Vittorio Alfieri 357), per l’inaugurazione della mostra “Sutherland-Vangi. Un alto dialogo tra pittura e scultura”. Una mostra che proseguirà fino al 12 marzo e che presenta nella residenza settecentesca astigiana un dialogo stimolante fra opere dipinte e opere plastiche con due esposizioni antologiche dedicate a Graham Sutherland, protagonista della scena artistica britannica del ‘900, e a Giuliano Vangi, tra i più grandi scultori figurativi contemporanei (a lui è stato dedicato tra l’altro un museo inaugurato nel 2002 vicino a Tokyo, e ad Asti sono presenti 26 sue sculture e una decina di disegni). Il tutto grazie al collezionista torinese Gianni Tinto, grande amico di Vangi, e all’ammirazione di entrambi per Sutherland.

 

Nizza Docg. Un vino del territorio

A fare da contraltare i vini: per l’inaugurazione è prevista infatti la partecipazione speciale dell’Associazione Produttori del Nizza Docg e la presentazione della nuova denominazione d’eccellenza. Ma non si tratta di un “accompagnamento enologico” e basta. Piuttosto, l’esempio di una scelta di comunicazione innovativa e fattiva: il vino, pur eccellente, non è visto tanto come prodotto a sé, ma in quanto ambasciatore di un mondo impegnato “con” e “per” il territorio.

Il Nizza è il vino storico più rappresentativo del Monferrato, ha visto riconosciuta la sua unicità con un disciplinare del 2014 e quest’anno ha potuto presentare sul mercato le prime bottiglie con la denominazione ufficiale “Nizza”. Lo stesso nome “Nizza”, che indica l’appartenenza geografica e non il nome del vitigno (Barbera) è una scelta precisa e dice quanto il vino voglia esprimere la tradizione, la cultura e la passione del e per il territorio. Oggi l’Associazione dei Produttori del Nizza conta 43 cantine tutte fortemente determinate a lavorare in sinergia. Tra loro, ma anche con le varie realtà locali istituzionali, sociali e culturali. Come conferma la presenza alla mostra di Asti.

 

Sutherland-Vangi | Asti | Fondazione Palazzo Mazzetti | Corso Vittorio Alfieri, 357 | dal 17 dicembre al 12 marzo 2017 | tel. 0141 530403 | [email protected] | www.palazzomazzetti.it- www.ilnizza.net

 

a cura di Rosalba Graglia

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