Premio Internazionale di Architettura e Design Bar Ristoranti Hotel d'Autore 2017. I vincitori

22 Ott 2017, 13:30 | a cura di

Un premio, alla terza edizione, che valorizza la capacità di progettare spazi originali, creativi, in sinergia con il contesto paesaggistico per la ristorazione e l'ospitalità. Sul palco progettisti e committenti, per la cerimonia di premiazione ospitata da Host, a Milano, il 24 ottobre. Ecco i vincitori. 


Il premio agli spazi più originali. Al ristorante e in hotel

Architettura e design alleati nella progettazione di spazi destinati alla ristorazione e all'ospitalità. E un premio internazionale che riconosce gli esiti più originali del lavoro di architetti e designer al servizio delle esigenze di ambienti pensati per essere condivisi con gli altri, nel segno dell'innovazione e della coerenza con il contesto paesaggistico e la storia del luogo. Anche quest'anno, alla sua terza edizione, il Premio Internazionale di Architettura e Design Bar/Ristoranti/Hotel d'autore ha raccolto un gran numero di adesioni, dall'Italia e dall'estero (ma sempre per progetti a firma italiana, come da bando pubblicato la primavera scorsa): 177, in totale, i lavori esaminati dalla giuria, tra nuove opere e ristrutturazioni di qualità, purché completate negli ultimi tre anni.  Con l'idea di incentivare l'attenzione e gli investimenti dei privati in tal senso, sottolineando il ruolo dell'artigianalità e del disegno industriale nella realizzazione di uno spazio d'autore a 360 gradi. Il premio – bandito dall’Istituto Nazionale di Architettura – IN/ARCH, Gambero Rosso, FederlegnoArredo, Università degli Studi Roma Tre, Artribune, Archilovers, con HostMilano e il patrocinio di ADI – Associazione per il disegno Industriale, si avvale del parere di una giuria di esperti, composta da Renato Arrigo, Paolo Desideri, Paolo Cuccia, Massimiliano Tonelli, Ferdinando Napoli, Simona Greco, Patrizia Di Costanzo, Andrea Margaritelli. E martedì 24 ottobre, a Milano, in concomitanza con la fiera dell'ospitalità Host, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori dell'edizione 2017. Già resi noti i nomi dei premiati, che spaziano dall'Alto Adige alla Spagna, al Sud Italia.

 

I vincitori dell'edizione 2017

Si aggiudicano il premio per l'Opera realizzata 5 importanti realtà di ristorazione e hotellerie, a cominciare dal ristorante Dopolavoro del JW Marriot Hotel sull'isola delle Rose, a Venezia, progettato dallo studio di Matteo Thun. Nutrita la presenza di studi altoatesini, che festeggiano per la premiazione dell'Oberholz Mountain Hut (studio PPA Peter Pichler Architecture) e dell'Alter Schlachthof Brixen di Bressanone, progettato da Imoya design&architecture. Mentre si scende all'altro capo della Penisola per scoprire l'Alba Palace Hotel di Favara (Agrigento) di Architrend, premiato per la capacità di coniugare la conservazione e la valorizzazione dell'edificio storico ottocentesco con le esigenze della struttura d'ospitalità a 4 stelle aperta da soli 6 mesi nel centro storico del paese siciliano (con l'inserto di materiali in lamiera d'acciaio a movimentare la facciata). Ultimo premiato del quintetto, il ristorante Alkimia di Barcellona, progettato da External Reference per lo chef patron Jordi Vilà, che firma la cucina mediterranea dell'insegna di ronda Sant Antoni.

A loro si aggiungono i protagonisti delle 5 menzioni speciali, che quest'anno la giuria ha deciso di assegnare visto l'alto numero di progetti di qualità: n'orma a Chiaramonte Gulfi (Ragusa), Buhelwirt in Valle Aurina, l'Hotel Pfosl di Nova Ponente (Bolzano), La Petrilleria di Roma, la Libreria con cucina Brac, a Firenze.

Per il design il premio è stato assegnato al Casa Maki Sushi Bar di Pescara e al progetto Walking di Filippo Bombace; mentre una menzione speciale va alla Lampada da parete di Applico (di Luciano Fazi).

La cerimonia si terrà alle 11.30 di martedì 24 ottobre nell'area Exihs di Host, padiglione 11 della Fiera Milano. E i riconoscimenti, come di consueto, spetteranno non solo ai progettisti, ma anche ai committenti dell'opera. Si premia l'originalità, e chi sa valorizzarla. 

 

a cura di Livia Montagnoli

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