Lugana, Allegrini acquista 40 ettari. Presto al via i lavori per la nuova cantina

11 Feb 2018, 13:30 | a cura di

L'azienda veronese di Marilisa Allegrini sceglie di investire in un bianco in forte ascesa, il Lugana, con l'acquisto di 40 ettari da impiantare entro il 2018. La Allegrini a Tre Bicchieri, sulle motivazioni della scelta. 


Allegrini. Progetti d'espansione

Due anni fa l'affitto di dieci ettari vitati, ora l'acquisto di altri 40 ettari da impiantare entro il 2018. Allegrini sceglie di puntare in forze sul Lugana, una delle denominazioni italiane con i più alti tassi di crescita degli ultimi anni. Il brand vitivinicolo che fa capo alla Corte Giara srl (oltre 30 milioni di fatturato nel 2016, per l'85% realizzato all'estero) sbarca così a Pozzolengo (Brescia) e acquisisce non solo terreni ma anche fabbricati, su cui nascerà nel giro di pochi anni un nuovo sito produttivo. Una nuova cantina. L'ammontare dell'investimento non è stato reso noto ma l'obiettivo è quello di disporre, nel giro di cinque anni, di un potenziale produttivo di 400 mila bottiglie su 50 ettari, dieci dei quali affittati tre anni fa a Desenzano e i cui vini saranno sul mercato dal 2019. I nuovi impianti viticoli dovrebbero essere realizzati entro il 2018. L'affare è stato concluso a gennaio e a spiegare a Tre Bicchieri le ragioni di questa scelta è la stessa Marilisa Allegrini: "Si tratta di una proprietà unica, in territorio leggermente collinare. Ci siamo fatti attrarre da questo territorio perché nel nostro portafoglio vini mancava un bianco importante". Sinora, il lavoro, tranne poche eccezioni, si era concentrato soprattutto sulla grandi Dop rosse del Made in Italy: Amarone della Valpolicella (Allegrini e Corte Giara), Brunello di Montalcino (San Polo) e Bolgheri (Poggio al Tesoro). "Se penso al vino Lugana penso sopratutto alla Germania come primo mercato di riferimento", aggiunge Marilisa Allegrini "ma sono convinta che così come c'è stata molta curiosità per i nostri varietali, è il caso del nostro Vermentino di Bolgheri, penso ci sia la possibilità di conquistare mercati importanti con il Lugana come quello americano e soprattutto quello asiatico. Non faremo vini di pronta beva ma punteremo a valorizzarne la longevità". Si lavorerà su rese inferiori a quelle del disciplinare della Doc.

Obiettivo alta qualità

Da un punto di vista qualitativo, l'obiettivo, come spiega Franco Allegrini, è "occupare, anche all’interno di questa denominazione il segmento di alta qualità. È una Doc che ci piace, non molto vasta (circa mille ettari), non ci sono cantine sociali, e la competizione tra i produttori è indirizzata all'alta qualità". La nuova cantina, i cui lavori dovrebbero iniziare entro l'anno, sarà affidata ai membri più giovani della famiglia: "Daremo una grande responsabilità ai nostri figli" aggiunge Marilisa "che verranno coinvolti fin dall’inizio sia nelle decisioni operative che in quelle strategiche".

 

a cura di Gianluca Atzeni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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