A Torino la terza edizione del Festival del Giornalismo alimentare. Deontologia e approccio all’informazione

14 Feb 2018, 14:00 | a cura di

ll Festival Internazionale del Giornalismo Alimentare è una manifestazione annuale che promuove il dibattito sulla qualità dell’informazione e della comunicazione intorno al cibo e all’alimentazione. E il programma della terza edizione, nello spazio di Torino Congressi, è ricco di spunti: dalla sicurezza alimentare al falso made in Italy, dal food writing alle mafie nella ristorazione. Con un nutrito parterre di professionisti e addetti ai lavori. 


Il festival

Festival del Giornalismo Alimentare, terza edizione. Ancora una volta Torino, al centro congressi Torino Incontra, dal 22 al 24 febbraio. Sono queste le coordinate della manifestazione diretta da Massimiliano Borgia per riflettere (e far riflettere) su quanto il giornalismo alimentare, lungi dall’essere un puro esercizio di stile o un divertissement per pochi, abbia il compito di informare su temi importanti per la collettività. E riflettere quindi sulla necessità di migliorare la qualità dell’informazione, perché la comunicazione sia quanto più possibile efficace, oggettiva, imparziale. Utile. In platea, come sul palco, molti giornalisti e blogger di settore, uffici stampa e alimentaristi, influencer e istituzioni, con la media partnership di Rai Radio 1 e una regione ospite, la Valle d’Aosta. Una tre giorni ricca di appuntamenti, tra dibattiti e tavole rotonde, laboratori e visite sul campo, per approfondire tutto quello che può essere il cibo: “Scienza, salute, sicurezza, politica, economia, agricoltura e industria, ma anche moda, divertimento, lusso, turismo e spettacolo”. Per gli addetti ai lavori, quindi, la partecipazione al festival sarà motivo di crescita, formazione, riflessione; ma anche il pubblico è chiamato a intervenire numeroso, per toccare con mano dove sta andando la comunicazione del cibo, e perché è una questione che riguarda tutti, in un Paese che sulla coscienza alimentare dovrebbe (vorrebbe) poggiare la sua identità e l’immagine che di sé offre al mondo.

 

Comunicare il cibo. Il programma

La prima giornata di lavori, il 22 febbraio, sarà aperta da Sergio Chiamparino Chiara Appendino, per proseguire con un cartellone fitto di relatori e temi d’attualità: l’anno del cibo e le politiche alimentari per il futuro, la sicurezza alimentare e il valore reale del made in Italy, l’emergenza idrica e l’italian sounding. Ma pure le mafie nella ristorazione e i trattati sul cibo, gli sprechi alimentari, le etichette, l’agricoltura e i cambiamenti climatici. Dedicati alla deontologia di categoria e alla formazione professionale, interventi sul giornalismo freelance e il digital marketing, sul fenomeno del brand journalism e sugli strumenti del food writing, ma anche sul giornalismo investigativo ed economico applicati al food e sul ruolo degli influencer. Altrettanto nutrito e variegato il parterre. Tra gli altri Luca Iaccarino, Valerio Massimo Visintin, Massimo Bernardi, Luciano Pignataro, Paolo Marchi, Roberto La Pira, Gigi Padovani, Sabrina Giannini, Alessandra Guigoni (protagonista con un grande servizio sui rapporti tra cibo e religione sul nostro prossimo mensile di marzo),Lorenzo Frigerio, Enrico Bellavia, Carlo Spinelli, Paolo Massobrio, Marco Trabucco. Per il Gambero Rosso Pina Sozio Rosalba Graglia. La partecipazione al festival è gratuita, ma previo accredito online, fino a esaurimento posti.

 

Festival del giornalismo alimentare - Torino – Torino congressi – al 22 al 24 febbraio – www.festivalgiornalismoalimentare.it

 

a cura di Livia Montagnoli

 

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