Ad Andrea Gabbrielli del settimanale Tre Bicchieri il Premio Casato Prime Donne

20 Set 2018, 08:00 | a cura di

Un premio per la capacità di raccontare storia, cultura e tradizioni della terra del Brunello con grande sensibilità e professionalità. È Andrea Gabbrielli il prescelto della giuria tutta al femminile del Premio Casato Prime Donne. La premiazione a Montalcino. 

 

E sono due. Dopo l'Etna Wine Award ricevuto lo scorso luglio, Andrea Gabbrielli - giornalista del settimanale economico Tre Bicchieri del Gambero Rosso – riceve il premio Casato Prime Donne per la sezione Io e Montalcino. La cerimonia, andata in scena domenica 16 settembre al Teatro degli Astrusi di Montalcino, rinnova ogni anno l'occasione per premiare il talento femminile (quest'anno, a vincerlo è Sara Gama, capitano della nazionale di calcio femminile, perché rappresenta “la risposta femminile ai cori xenofobi degli stadi di calcio maschile e agli episodi di violenza e razzismo che hanno avuto per oggetto atleti italiani di colore”, come ha spiegato Donatella Cinelli Colombini sul palco). Ma il Premio Casato Prime Donne, nato nel 1999 come evoluzione del Premio Barbi Colombini, pone l'accento soprattutto sui migliori contributi giornalistici e fotografici riguardanti il territorio e il vino Brunello, selezionati da una giuria tutta al femminile -  Francesca Colombini (presidente), Stefania Rossini, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Scafuri, Daniela Viglione e Anna Pesenti– tra le principali testate nazionali e internazionali. Tre le sezioni di riferimento, che quest'anno hanno visto salire sul palco, oltre al nostro Andrea Gabbrielli (in collegamento dalla Cina), Gioacchino Bonsignore Cristina Conforti. Di seguito riportiamo la motivazione che ha portato al conferimento del Premio per la categoria Io e Montalcino (proprio su Montalcino, è in preparazione un approfondito articolo sul mensile di novembre, a firma Gabbrielli), rinnovando la soddisfazione e i complimenti di tutto il Gambero Rosso ad Andrea Gabbrielli:

 

“Andrea Gabbrielli, firma conosciuta al grande pubblico, è riuscito con grande sensibilità a coniugare storia,cultura e tradizioni della nostra terra, con la grande produzione agricola di qualità.

Iniziando dalla vendemmia, attraverso i suoi servizi, Gabbrielli considera il vino non solo un prodotto, ma un testimonial importante del “Made in Italy”.Quando scrive di vino, allarga la sua visione a tutti gli aspetti che il vino da sempre comprende: da quello propriamente economico per l’importanza delle aziende produttrici con tutto il personale necessario al loro funzionamento, a quello paesaggistico dato dalla natura così varia e multiforme nella terre dove nasce e si sviluppa la pianta d’uva, a quello artistico dove tutte le espressioni della cultura e dell’arte hanno spaziato nel raccontarlo e trasformarlo in immagine, a quello turistico, motore trainante di migliaia di appassionati. Ed infine, a quello psicologico per i momenti speciali che riesce a creare in diverse e disparate situazioni in cui si può trovare l’essere umano.

Esce un vino nuovo, un’azienda storica cambia la sua vita con una cessione estera, un personaggio famoso decanta una qualità di prodotto fino a quel momento pressoché sconosciuto, Gabbrielli, con l’esperienza profonda e maturata, attraverso il garbo e l’eleganza innata della sua penna, sa trovare le parole e le espressioni adeguate, corrette, gentili, mai fuori dalla verità”.

 

 

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