30 anni di Gambero Rosso. Correva l'anno 1991

17 Ott 2016, 14:50 | a cura di

Un anno nero per l'economia italiana, nasce il World Wide Web e il Gambero Rosso presenta la prima guida Ristoranti d'Italia. Siamo nel 1991.


1991

Aumentano luce, telefono, canone Tv, benzina, metano. Fiat e Olivetti in cassa integrazione, il debito pubblico supera il Pil, la bilancia commerciale รจ in rosso: -3.629 miliardi. Crescono sequestri di persona, rapine, omicidi, il fisco dichiara un โ€œbuco da 11 mila miliardiโ€. La Spesa per i Mondiali di calcio ammonta a 10 mila miliardi, contro i 3.500 che erano previsti. 2.077 gli evasori totali, 1.622 quelli parziali. Ma il ministro delle Finanze presenta una mini sanatoria proprio per loro: gli evasori fiscali. In Italia arrivano 18mila profughi albanesi, da qui l'allarme e la crocifissione mediatica, ma cresce l'export italiano a Est. Ciononostante vanno a ruba i buoni del Tesoro, รจ boom di telefoni portatili e di turismo italiano. Le tv private possono trasmettere in diretta e Fininvest inaugura nuovi Tg. Nel mondo? In Unione Sovietica scoppia la rivolta contro il Partito comunista e man mano i vari stati dichiarano la loro indipendenza. Nasce il World Wide Web e viene messo on-line il primo sito web.

 

La prima guida Ristoranti d'Italia

Dopo i Vini dellโ€™88, ecco la Guida dei Ristoranti d'Italia 1991. 528 pagine con l'indice, 544 con le cartine geografiche. Una necessitร , giustificata dal fatto che โ€œal ristorante, oggi, non si va piรน per fame, ma per piacere. Come a teatroโ€ garantisce lโ€™introduzione. Che si apre con la citazione di un passo dal Vangelo di Matteo: โ€œVenite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerรฒโ€. Nell'incipit introduttivo si legge ancora: โ€œSembra incredibile, eppure cominciรฒ cosรฌ l'avventura del ristorante, un luogo nato quasi per caso per iniziativa di un certo Boulanger, venditore di bolliti e brodo a Parigi, il quale un bel giorno del 1765 ampliรฒ il menu aggiungendo un nuovo piatto e cambiรฒ la tipologia del proprio locale, scrivendo sull'insegna quell'appello evangelicoโ€. La guida valuta i migliori ristoranti, assegnando le Tre Forchette (punteggio massimo), dichiarando gli emergenti, le 13 migliori cantine e le 30 migliori cucine. Alla fine dei 1.500 ristoranti visitati anonimamente dagli esperti, solo 966 sono perรฒ entrati a far parte della guida, frutto di una selezione rigorosa avvenuta in 528 localitร  del Nord, del Centro e del Sud. Perchรฉ oggi โ€œil ristorante รจ spettacolo. Uno spettacolo complesso nel quale entrano in gioco diversi elementi: la gradevolezza dell'ambiente, la qualitร  del servizio, la qualitร  manageriale del proprietario, la cucinaโ€, di fatto l'elemento piรน importante e intesaโ€œnel suo complesso: bontร  della materia prima, perfezione nell'esecuzione, originalitร  nelle proposte e nella presentazione. Perchรฉ oggi la cucina da sola non basta piรนโ€. Infatti, โ€œanche quando si mangia fuori per motivi di lavoro, si cerca di conciliare l'utile e il dilettevole, tutto deve funzionare al meglio, a cominciare proprio dall'atmosferaโ€. E successo fu.

 

Uniti nel piacere del mangiare

Non รจ un anno casuale il '91: esattamente cento anni prima, nel 1891, un banchiere di Forlimpopoli, Pellegrino Artusi, dava alle stampe un singolare ricettario: La Scienza in cucina e lโ€™arte del mangiar bene, un libro passato alla storia come il primo manuale culinario italiano, che di fatto ha sancito lโ€™unitร  d'Italia del gusto. Sul n. 50 del supplemento, una firma d'eccezione, quella dello storico Lucio Villari, ne traccia il valore intrinseco, con alcune chicche: โ€œPubblicato a spese dellโ€™autore perchรฉ rifiutato da tutti gli editori del tempo โ€“ rivela Villari โ€“ il libro di Artusi si insinuava, silenziosamente, in un'Italia degli anni '90 del secolo scorso, per tanti versi simile a quella di oggi. Cominciava allora un fin de siรฉcle profondamente inquietรฒ e turbato: si avvertivano le prime scosse di un terremoto politico e finanziario che passerร  alla storia come lo scandalo della Banca Romana, con uomini politici, finanzieri, banchieri accusati di corruzione, destinatari di tangenti, di associazione a delinqueโ€. Che dire? In quel clima l'Artusi dร  alle stampe l'infuso della sua Gaia Scienza in cucina, in cui โ€œle ricette, frutto di ricerche, impegno intellettuale, gusto della storia diventano la "ricettaโ€ perchรฉ ciascuno viva meglio e nello stesso tempo si senta partecipe di una civiltร , di una nazione che a tavola abbandona le divisioni politiche, le ideologie che dividono, le illusioni utopistiche, per unirsi nell'arte e nel piacere del mangiar beneโ€. Eppure anche l'unico editore disponibile fu sempre scettico, tanto da definire l'opera: un prodotto โ€œche sa di stufatoโ€. Ma il prezioso volume di Artusi fu una vera fortuna: circa centodieci edizioni, oltre un milione e mezzo di copie vendute, โ€œper decenni uno dei titoli piรน fortunati del mercato italiano, al pari di Cuore e Pinocchioโ€. Un vero successo editoriale, un classico senza tempo, se รจ vero che la casa editrice Einaudi dal 1986 ha regolarmente venduto mille copie l'anno della propria edizione.โ€œDel valore "politico" e culturale della sua opera - scrive ancora Villari - Pellegrino Artusi fu consapevole fin dall'inizio, tanto da replicare in questo modo allo scetticismo del primo editore-stampatore: โ€œSappia perรฒ, e lo dico a malincuore, che con le tendenze al materialismo e ai godimenti della vita, verrร  giorno, e non รจ lontano, che saranno maggiormente ricercati e letti gli scritti di questa specie, e cioรจ di quelli che recano diletto alla mente danno pascolo al corpo, a preferenza delle opereโ€.

 

Vinbledon

Sul versante vino ricordiamo con un sorriso il gioco Vinbledon, apparso nel n. 51 con una dichiarata assonanza con il famoso torneo di tennis. โ€œรˆ il nome di un nuovo modo di degustare i viniโ€ inventato da menti raffinatissime. Un torneo โ€œde gustativoโ€ dove โ€œtutti i partecipanti si devono confrontare a eliminatoria diretta. La classifica si stabilisce in base alle vittorie conseguite. Le regole sono ferree: partecipanti dispari, bottiglie anonime, punteggio progressivo, ecc, ecc... Un modo nuovo di fare degustazione senza pretesa d'esser tecnico o attendibile. E per giocare รจ sufficiente essere degli appassionati senza nessuna preparazione scientificaโ€. Gioco di societร , tra amici amanti del vino. Non alternativo alla Vini d'Italia.

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