Nella grande distribuzione si compra meno vino

13 Feb 2014, 13:00 | a cura di
Si conferma il trend discendente iniziato nel 2012, mentre cresce la spesa (+3,1%) a causa dell'aumento dei prezzi. Da un'indagine emerge che i giovani sono poco attratti, ma che ci sono molti modi per conquistarli

Nuovo calo di vendite di vino nella grande distribuzione organizzata: dopo il -3,6% del 2012, il 2013 si è chiuso con -6,5% in volumi nei supermercati, ipermercati e superette. Le stime sono di Wine Monitor Nomisma sulla base dei dati Iri. Il lato positivo è la crescita in valore, pari al 3,1% per effetto dell'aumento dei prezzi dei vini (+10,2%). A soffrire di più sono i rossi e i fermi, rispetto ai bianchi e i frizzanti. La crisi, in soli cinque anni, ha contratto i consumi in Italia di 4 milioni di ettolitri e il calo, osserva Wine Monitor, si riflette sulla spesa mensile pro-capite che passa da 5,2 euro a 5 euro, a fronte della crescita della spesa destinata alla birra (da 2 euro del 2007 a 2,5 euro del 2012).

Non c'è solo la crisi economica a spiegare questa tendenza. “È il modello di consumo che si sta trasformando profondamente e non è tanto un problema legato al calo della penetrazione del consumo di vino”, dice Wine Monitor ricordando un dato: coloro che in Italia, nel 2013, hanno bevuto vino in almeno una occasione, in casa o fuori casa, sono 44 milioni (l’85% della popolazione maggiorenne).

Guardando infatti ai consumi pro capite per fascia d’età, secondo gli esperti di Nomisma, si capisce meglio cosa sta accadendo: “Le quantità medie consumate in un anno dalle vecchie generazioni sono il quadruplo rispetto a quelle consumate dai giovani. La fruizione quotidiana, soprattutto durante i pasti, degli over 60 è contrapposta ad un consumo dei giovani molto spesso legato a specifiche occasioni, a momenti conviviali e comunque meno frequente. Così i più giovani non compensano la perdita fisiologica di consumi delle vecchie generazioni”.

Non è solo il prezzo la leva per per conquistare i consumatori. L'indagine "Wine trend Italia" di Wine Monitor evidenzia come pubblicità e trasmissioni televisive abbiano un ruolo positivo nello stimolare l’acquisto di vino. “Negli ultimi 12 mesi, tre consumatori su dieci hanno acquistato un vino perché avevano visto la pubblicità; il 21% è stato invece indotto a provare un nuovo vino grazie a trasmissioni televisive dedicate alla cucina che hanno promosso quel tipo di prodotto”. Un ruolo decisivo lo gioca anche il packaging. Etichette e forme particolari delle bottiglie catturano l’attenzione del consumatori inducendo l’acquisto di un vino: il 52% dei consumatori ha effettuato nel 2013 ameno un acquisto attirato dalle caratteristiche del packaging.

(L’indagine Wine Trend Italia di Wine Monitor ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.000 rispondenti over 18 anni. L’indagine è stata realizzata da Demetra, partner di progetto di Wine monitor).

www.winemonitor.it
www.iriworldwide.it
www.nomisma.it

a cura di Gianluca Atzeni 

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