Anteprima Vernaccia San Gimignano 2018 report. In assaggio l'annata 2017 e la Riserva 2016

16 Feb 2018, 16:30 | a cura di

L'unica tappa bianchista tra le molte Anteprime della Toscana è quella della Vernaccia di San Gimignano. Che si presenta con la 2017 – l'annata del grande caldo – e la riserva 2016.

Nel Gran Tour delle Anteprime della Toscana, c’è una tappa “bianchista” da non perdere: l’appuntamento con la Vernaccia di San Gimignano. In una regione di grandi rossi, la Vernaccia riesce a spezzare il dominio incontrastato delle uve a bacca scura, in virtù di una storia e di una tradizione secolare. Riconosciuta tra le prime Doc d’Italia nel 1966 e passata nel 1993 a Docg, la Vernaccia è un vino dalla spiccata personalità e dal sorprendente potenziale d’evoluzione. Mercoledì 14 febbraio, nelle sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada di San Gimignano, i produttori della Denominazione hanno presentato alla stampa specializzata i vini della vendemmia 2017 e le Riserve delle annate precedenti. Oltre quaranta le Aziende presenti all’anteprima, un centinaio le etichette in degustazione e tanta curiosità per un millesimo difficile da interpretare.

La Vernaccia di San Gimignano in cifre

Il vigneto della Vernaccia Docg si estende su circa 720 ettari, nella zona collinare attorno al caratteristico borgo medievale di San Gimignano. Nel 2017 sono stati prodotti 31.651 ettolitri di vino e 5.138.603 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano delle annate 2016 e precedenti, con una leggera flessione rispetto alla media. Il valore economico del giro d’affari della Denominazione è di 16 milioni di euro e rappresenta una quota pari al 40% del valore totale del settore vinicolo di San Gimignano. La percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all'export è sostanzialmente stabile e si è attestata nel 2017 sul 52%, con la seguente ripartizione per aree geografiche: 27,5% Europa, 18,9% mercato americano, il 4,7% mercato asiatico. Per quanto riguarda il mercato europeo, il più importante partner commerciale resta la Germania (9,8%), seguono la Svizzera (3,8%), UK (2,7) e l’Olanda (2,6).

 

L’annata 2017

La 2017 è stata un’annata dall’andamento climatico difficile, segnata da un susseguirsi d’eventi estremi. La stagione si è aperta con una primavera calda e soleggiata, che ha portato a un germogliamento precoce della vite, con circa quindici giorni d’anticipo. Con uno sviluppo vegetativo così avanzato, le gelate di fine aprile hanno creato gravi danni, soprattutto ai vigneti coltivati nel fondo valle, con una perdita che, nei casi peggiori, è arrivata al 30%-40% del raccolto. L’estate è stata caratterizzata da temperature alte anche durante le ore notturne e da un lungo periodo di siccità, con rischio di fenomeni di stress idrico. Condizioni climatiche critiche per la vite, che hanno condotto le piante a produrre poche uve e non sempre equilibrate, con tendenza a una maggiore concentrazione. La vendemmia della vernaccia è cominciata a fine agosto, con largo anticipo rispetto alle medie degli anni precedenti. Il dato finale parla di una produzione calata quasi del 26% rispetto al 2016, in pratica si è persa una bottiglia su 4 di Vernaccia di San Gimignano.

La Vernaccia di San Gimignano 2017

I vini del 2017 sono figli di un’annata difficile da gestire, soprattutto nella scelta finale dei tempi di vendemmia. Le condizioni complesse hanno portato le viti a uno sviluppo un po’ disomogeneo, che si è poi riflesso in vini non sempre armoniosamente equilibrati. Molti campioni in degustazione hanno presentato profili olfattivi freschi e delicati, su note floreali e agrumate, con un corpo piuttosto esile, come se il timore di un’eccessiva maturazione in pianta avesse consigliato di vendemmiare con fin troppo anticipo. Espressioni senza dubbio piacevoli e raffinate, ma che si discostano in parte dalla tipicità di un bianco come la Vernaccia, che per solito può contare su una maggiore struttura e complessità. La presenza di molti campioni di vasca è stata penalizzante per un bianco che ha notoriamente bisogno d’affinamento in bottiglia per trovare la giusta armonia. Tra i vini in degustazione, abbiamo preferito le etichette che hanno saputo coniugare l’eleganza con un buon corpo e con una certa profondità e persistenza aromatica, più in linea con la tradizione di questo grande bianco.

Ci sono piaciute in particolare le seguenti bottiglie:

Vernaccia di San Gimignano 2017 Fontaleoni

Vernaccia di San Gimignano 2017 La Lastra

Vernaccia di San Gimignano Terra del Lago 2017 Poderi Arcangelo

Vernaccia di San Gimignano Selvabianca 2017 Il Colombaio di Santa Chiara

Vernaccia di San Gimignano Tròpie 2017 Il Lebbio

Vernaccia di San GimignanoLe Grillaie 2017Fattoria Melini

Vernaccia di S. Gimignano Il Nicchiaio 2017 Fattoria Poggio Alloro

Vernaccia di S. Gimignano Vigna a Solatio2017 Casale Falchini

Vernaccia di S. Gimignano Casa Lucii 2017 Lucii Libanio

Vernaccia di S. Gimignano 2017 San Quirico

 

La Riserva 2016

Molto interessante il livello medio delle Riserve 2016. L’ottima annata e un anno d’affinamento in bottiglia, regalano vini che hanno raggiunto la piena maturità espressiva nel segno della ricchezza e dell’intensità aromatica. Vini profondi, freschi e sapidi, da acquistare e conservare in cantina per qualche anno.

Ecco i nostri migliori assaggi:

Vernaccia di San Gimignano Rialto 2016 Cappellasantandrea

Vernaccia di San Gimignano Clamys 2016 Cesani

Vernaccia di San Gimignano 2016 Ab Vinea Doni Casale Falchini

Vernaccia di San Gimignano 2016 Fattoria Abbazia di Monte Oliveto

Vernaccia di San Gimignano Casanuova 2016 Fontaleoni

Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2016 Il Colombaio di Santa Chiara

Vernaccia di San Gimignano 2016 La Lastra

Vernaccia di San Gimignano Tradizionele 2016 Montenidoli

 

a cura di Alessio Turazza

 

 

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