Colli di Luni. Vermentino di mare strappato a boschi e pietre

20 Lug 2018, 13:04 | a cura di

Vermentino, mare, vigne strappate al bosco, nella terra dove le ostriche verdi fanno da bandiera al territorio. รˆ la splendida costa di Porto Venere, che abbiamo raccontato nel mensile di luglio del Gambero Rosso. Qui un assaggio.

 

Un territorio strappato a boschi e sassi, colline a picco sul mare, una tradizione millenaria e una natura che a fatica si riesce a contenere e che ogni giorni si cerca di farsi amica. Il Vermentino, qui tra Liguria e Toscana, ha profumi minerali e freschi, chiama il mare e lo iodio delle ostriche che da poco sono riapparse in questi fondali, ma anche i sapori decisi eppur delicati della tradizione di terra

La storia di Luni

Dโ€™acchito diresti โ€œecco, finalmente, il mare nel bicchiereโ€. Ma ti sembrerebbe di fare un torto a entrambi: a quello scorcio di mar ligure che ti riluccica davanti, in una perpetua cantilena dagli accenti toscani che virano allo spezzino, e al vino che sโ€™illumina nel calice, di certo sapido e minerale, fresco, teso, ma capace anche dโ€™incarnarsi in altro e vestirsi dโ€™altro ancora, fino a ribaltare ogni idea che ti eri messo in testa. Perchรฉ quel nettare convoglia il mare ma pure il vento, di salmastro o dโ€™Apuane che sia. E si nutre di una terra bizzarra, ostica e meticcia, impastata di sale e sudore, dโ€™argilla, di marmo e di sabbia, ovviamente di sole: un sole cosรฌ vicino e bianco, grande, che nei giorni speciali assomiglia alla Luna.

Luni fu una cittร  romana fondata 177 anni prima di Cristo, prese il nome da una dea chiamata altrove Selene o dalla forma del porto su cui imbastรฌ la sua forza: da qui salpavano imbarcazioni stipate di marmo, legnami, altre eccellenze locali. Dallโ€™aprile del 2017 รจ ribattezzato Luni il comune che ne conserva i resti (un tempo Ortonovo), e che insieme a Castelnuovo Magra e ai paesi limitrofi (la fortificata Sarzana รจ dal XII secolo il perno della Val di Magra), offre i colli a una delle Doc piรน giovani ed emergenti dโ€™Italia.

La provincia รจ quella di La Spezia con sconfinamenti a Massa Carrara, non siamo nella Liguria piรน erta delle Cinque Terre ma neppure nella Toscana delle dolci colline: lasciando la pianura ogni appezzamento รจ strappato alla macchia, al bosco, alla pietra, e scovarne di accessibili รจ impresa assai ardua. โ€œEtruriae Luna palmam habetโ€, ovvero โ€œil vino di Luna ha la palma tra quelli dellโ€™Etruriaโ€, scriveva perรฒ il buon vecchio Plinio. Per cui, maniche arricciate e lavorare duro, muovendo da qualche certezza: รจ il vermentino, vitigno a bacca bianca giunto dalla Costa Azzurra francese (ma con probabili origini iberiche), a trovare in certi scampoli di terra la culla ideale per esprimersi al meglio.

Grappolo di uva

La testimonianza di Ottaviano Lambruschi

Ottaviano Lambruschi รจ una delle memorie storiche del territorio: ascoltare la luciditร  del suo pensiero, vederlo inerpicarsi tra le vigne incontro alle sue novanta primavere, รจ unโ€™esperienza rigenerante. โ€œEravamo mezzadri ma la guerra non ci lasciรฒ niente, una casa bruciata e tanta necessitร  di lavorareโ€. Da Castelnuovo Magra si spostava a Carrara, nelle cave da cui si estrae il marmo piรน pregiato al mondo. โ€œPer trentโ€™anni ho fatto di tutto, dallโ€™autista al minatore, di giorno e di notte, e per unโ€™esplosione ci ho anche lasciato un orecchioโ€. E poi tornava, stremato, a costruirsi una casa. โ€œChe poi in miniera, lโ€™uomo, assomiglia troppo alla bestiaโ€. Quindi lโ€™intuizione, lโ€™acquisto di un bosco a 220 metri di altitudine poichรฉ โ€œla pianura รจ buona per i cavoliโ€, e tanto lavoro, ancora, con la ruspa per sottrarre agli alberi, alle rocce assassine, lโ€™anfiteatro che tuttora accoglie lo splendido vigneto di Costa Marina che dร  il nome alla cantina. โ€œAvevo sempre bramato un qualcosa di mioโ€.

Terra della Luna

Il nuovo Vermentino

Suo figlio รจ cresciuto in questo clima, con un padre che come diceva mamma โ€œlassรน aveva lโ€™amanteโ€: le viti da cui faticava a star lontano. E finita la leva avrebbe continuato nellโ€™esercito, Fabio, ma si รจ ritrovato qui, con orgoglio, a tirare le fila dellโ€™azienda familiare in costante crescita: โ€œLa filosofia รจ semplice: puntare allโ€™eccellenza nel solco della tradizione. Il primo passo รจ portare in cantina uva bella, che si avvicini alla perfezioneโ€. Ed รจ probabile che un certo rigore militare, la cura del dettaglio e della pulizia, lo abbiano aiutato nel raggiungimento del traguardo (adesso, a dargli mano, cโ€™รจ pure la figlia Ylenia). Ogni vigneto dร  vita a un cru, al Costa Marina si รจ aggiunto il Maggiore, anche questo lassรน, impervio e magnifico. โ€œI giovani hanno paura a mandare il trattore in salita โ€“ dice Ottaviano โ€“ ma non a guidare contromano nella notteโ€. โ€œAvrei potuto rimanere nellโ€™esercito โ€“ scherza Fabio โ€“ tanto sono abituato al signorsรฌโ€. Si punzecchiano, padre e figlio, e forse si dividono su qualche veduta, ma gli occhi tradiscono un affetto smisurato, una comunitร  di intenti.

Si chiama proprio Ottaviano il nuovo Vermentino da vendemmia attardata, con parte delle uve fermentate a contatto con le bucce. In tutto il resto, domina lโ€™amore per il classico: vinificazione in vasche dโ€™acciaio, lieviti selezionati, temperature controllate per circa 40mila bottiglie lโ€™anno, ognuna con un carattere forte, identitario, vero specchio dei Colli di Luni e dei suoi interpreti. Premi e riconoscimenti, tutti meritati, si sprecano. โ€œCi piace un vino pulito, che mantenga alta e costante la qualitร  nel tempo, pur rispettando le caratteristiche dโ€™annataโ€.

 

 

a cura di Emiliano Gucci

foto di Roberto Merlo

 

QUESTO รˆ NULLA...

Nel numero di luglio del Gambero Rosso, un'edizione rinnovata in questi giorni in edicola, trovate tutto il racconto, con le testimonianze di Roberto Petacchi dell'agricola Giacomelli, Diego Bosoni di Lunae Bosoni, Andrea Luca Federici della nuova cantina di Federici - La Baia del Sole, Ivan Giuliani di Terenzuola. Un servizio di 14 pagine che include anche un bel focus sulle ostriche verdi a firma di Loredana Sottile, gli aneddoti di Claudio Mazzoni del ristorante La Posta di La Spezia, la testimonianza di Alessandro Vignali, un outsider in nome della natura. E ancora il racconto di Filippo Lubrano del collettivo di poeti performativi I Militanti, accompagnato dall'opera di Simone Pellegrino. Insomma tanta carne al fuoco, che prevede pure le migliori etichette dalla guida Vini d'Italia 2018, gli 8 street food tra Spezzino e Lunigiana, e gli indirizzi dove mangiare e dormire.

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