Vinodentro, il film: lo storyboard in anteprima

4 Mag 2012, 17:31 | a cura di

Può un vino cambiare il corso di una vita? È quello che succede al protagonista di Vinodentro, il film ispirato all'omonimo libro di Fabio Marcotto che sul grande schermo arriverà nel 2013 per la regia d

i Ferdinando Vicentini Orgnani (nella foto di apertura insieme a Giovanna Mezzogiorno), già regista di Ilaria Alpi-Il più crudele dei giorni.

 

In anteprima ecco i disegni dello storyboard appena realizzati dal fumettista Emanuele Barison (disegnatore anche di Diabolik) con cui sono anticipate alcune delle scene clou che verranno girate durante la prossima vendemmia.
 

 

 

 

Protagonisti enologici del film (accanto a Giovanna Mezzogiorno e all'attore-scultore Vincenzo Amato, già interprete di Nuovomondo e Respiro) saranno alcuni grandi vini trentini come il Teroldego, il Nosiola, il Marzemino e il Müller-Thurgau che si assicurano così una passerella sul red carpet cinematografico.

 

Insomma momento d'oro, per il vino italiano? ”Direi più che altro momento giusto – dice a Tre Bicchieri il regista Orgnani– avevo già proposto questo tema qualche anno fa, ma forse i tempi non erano maturi. Adesso invece è scattata anche per il vino l'ora di approdare sul grande schermo”.

 

Galeotto fu il Marzemino (il vino trentino già reso famoso da un'altra opera: il don Giovanni di Mozart) con cui inizia la metamorfosi del protagonista di Vinodentro, Giovanni Cuttin, un impiegato di banca che dopo quel primo assaggio (vedi storyboard) intraprende un vero e proprio percorso di iniziazione al mondo del vino. Per lui si aprono le porte del successo enologico e anche quello dell'eros tra le braccia di una femme fatale interpretata dalla star tedesca Nora Tschirner. Ma dopo il successo lo attende il tracollo e l'inevitabile conto da pagare.

 

Una storia faustiana, tra noir e commedia che, sulla musiche del trombettista Paolo Fresu, gravita attorno al mondo del vino senza però cadere negli stereotipi che spesso caratterizzano questo genere cinematografico (ancora in realtà poco “battuto” in Italia). 

 

“Vedrete una Mezzogiorno inedita, con una verve ironica che di solito viene oscurata dai ruoli drammatici che le vengono affidati”,  promette il regista che poi rivela che in un certo senso il “vino dentro” ce l'ha anche lui: “tra le vigne ci sono cresciuto: la mia famiglia ha un'azienda vitivinicola in Friuli dal 1946 (Vicentini Orgnani di Valeriano - Pinzano al Tagliamento - n.d.r), oggi gestita da mio fratello, quindi posso dire di essere  un “figlio d'arte” enologicamente parlando. Il mio vuole essere un omaggio al vino che abbraccia tutte le regioni italiane. Si parte dal Trentino, per arrivare anche alle etichette siciliane,  toscane con qualche incursione perfino negli champagne francesi”.

 

E ci si può aspettare qualche incursione anche in cantina?
“Siamo in fase di scouting: il Trentino è un territorio fantastico da scoprire. Posso anticiparvi che ci sarà la Cantina Mezzacorona, una vera e propria cattedrale del vino, e altre scene saranno girate all'Istituto San Michele All'Adige, il più famoso centro enologico italiano. E poi ci sarà un riferimento a Giulio Ferrari, il primo produttore ad aver introdotto il Trento doc metodo classico. Non si può raccontare la storia vitivinicola del Trentino senza parlare di lui”.

 

E se tutto questo non bastasse, Vinodentro ha dalla sua anche un “consulente” d'eccezione, il prof. Attilio Scienza che ha fortemente voluto e spinto la realizzazione del film. Non ha invece a che vedere con il mondo del vino il “mecenate” che c'è dietro a questa operazione: Roberto Giordani, un imprenditore trentino del settore tessile (ditta Montura) che finanzierà parte del film grazie alla legge sulla tax credit che permette anche ai privati di investire nel cinema. Il resto del finanziamento sarà suddiviso tra la Trentino Film Commission  e il Trentino Marketing Spa (per un totale di 330mila euro), e le due case di produzione: l'italiana Alba Produzioni e la tedesca Cine Plus.

 

Un asse Roma-Berlino per assicurarsi un posto alla prossima Berlinale di febbraio? La parola ai critici. Cinematografici ed enologici.

 

Loredana Sottile

04/05/2012

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram