Oscar Green 2015. I Premi Coldiretti ai giovani agricoltori, tra carciofi della Laguna e carne di grano

7 Ott 2015, 14:46 | a cura di

Giovani imprenditori agricoli presentano i loro progetti per innovare e migliorare il settore dell'agroalimentare italiano. Ecco quali sono le idee vincenti premiate da Coldiretti con gli Oscar Green 2015.  

Agricoltura è sinonimo di tradizioni centenarie e molto spesso familiari, ma il ritorno sempre più frequente dei giovani nel settore agricolo preannuncia cambiamenti e innovazione. È proprio su questo che si basa il concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa Oscar Green, riservato ai nuovi imprenditori agricoli. Per l'edizione 2015 la gara si è conclusa il 2 ottobre a Expo Milano, dove sono state decretate le cinque idee vincenti, ognuna definita in un ambito specifico del settore agroalimentare.

I premiati

Per la sezione WeGreen è stato premiato il progetto di Enzo Marascio di Isca sullo Jonio sul “muscolo di grano”, un preparato a base di legumi e grano con cui realizzare salumi, carni e via discorrendo. Un metodo salutare e alternativo per sostituire o diminuire il consumo di carne.

Per la categoria Campagna Amica la vincitrice è la giovane Federica Pascoli di Vernole, nel Salento. Un cinema abbandonato e il frantoio di famiglia sono i due semplici elementi che l'hanno condotta in finale; il suo progetto infatti si basa su un'esperienza multisensoriale tra visioni e gusto, ambientata nell'azienda dei suoi genitori.

Terza categoria è Fare Rete, vinta da Gabriele Biscontini di Borgo Brufa Spa Resort. Il suo progetto si chiama Agriwellness e consiste in un centro benessere con offerta di specialità enogastronomiche del circuito Campagna Amica. Una perfetta simbiosi fra cosmesi e agroalimentare per un benessere a 360 gradi.

Per la categoria Impresa 2.0 a vincere è iOlive, progetto della società Spo (Società Pesciatina di Orticoltura) che avevamo già approfondito in occasione della premiazione regionale per la Toscana. L'applicazione iOlive per smartphone mette a disposizione le schede ufficiali COI (Consiglio Oleico Internazionale), accessibili solo agli assaggiatori ufficiali dotati di codice COI. I dati registrati dagli assaggiatori iscritti consentono di classificare automaticamente l'olio d'oliva in extravergine, vergine o lampante. Una app studiata per garantire la tracciabilità dell'extravergine italiano, firmata Pietro Barachini e Dario Gronchi

Altra categoria è quella riservata a un Comune, “Paese Amico”; a vincere è uno dei più antichi insediamenti della laguna veneta settentrionale, Torcello, dove Paolo Andrich – unico coltivatore – rappresenta la produzione agricola del luogo basata sui carciofi.

 

a cura di Michela Becchi

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