Enoteca Italiana di Siena: a che punto siamo? Parla l'amministratore Benvenuti a otto mesi dal suo insediamento e all'indomani del protocollo d'intesa con l'Ice

3 Mar 2015, 16:55 | a cura di
Abbiamo chiesto a Paolo Benvenuti, già direttore di Città del vino e amministratore unico di Enoteca Italiana di Siena di fare il punto della situazione e raccontarci cosa bolle in pentola per il futuro dell'ente toscano.

Due enti dati per spacciati fino a qualche anno fa, che invece stanno reagendo alla crisi e hanno appena firmato tra loro un protocollo d'intesa. Ice e Enoteca Italiana di Siena. La prima col nuovo nome di Ita - Italian Trade Agency, la seconda con il suo nuovo statuto e il nuovo amministratore unico (è entrato in carica lo scorso 9 giugno), Paolo Benvenuti, già direttore di Città del Vino.
E proprio con quest'ultimo abbiamo fatto il punto sulla situazione dell'Enoteca e sui nuovi progetti in corso d'opera. “Al momento del mio insediamento la situazione era molto critica” ha detto “Attenzione, ciò non significa che la crisi oggi sia da considerarsi alle spalle, ma stiamo lavorando per riportare l'Enoteca ad un ruolo centrale nella viticoltura italiana. Quello su cui bisogna riflettere è che abbiamo in mano un'enoteca pubblica con un patrimonio di oltre mille vini e 500 aziende associate. Vogliamo davvero rinunciarvi così? Io credo che ci sia ancora bisogno, soprattutto per quanto riguarda le aziende medio-piccole, di punti di riferimento come lo è sempre stata l'Enoteca Italiana nel mondo del vino”.
Ma cos'è successo in quest'anno? Dopo un bilancio 2013 chiuso con un fatturato del -25% (nel 2012 si partiva da 2 milioni di euro), nel 2014 si son contenute le perdite che si aggirano sugli 80 mila euro. Frutto di alcune difficili decisioni: finito il tempo della cassa integrazione, il personale è stato portato a sei persone. Sette i licenziati. “Scelta obbligata” continua l'amministratore “per un'ente pubblico non era possibile prolungare la cassa integrazione e la cura dimagrante è stata necessaria. Al contempo è stato istituito un Comitato Scientifico, che annovera nomi importanti della viticoltura italiana e che in collaborazione con l'Università di Siena sta lavorando ad un programma per rilanciare il nostro Ente. Rientra in questi lavori l'ampliamento del sito di e-commerce e l'istituzione di un'Accademia di formazione rivolta soprattutto agli operatori esteri”.
Si ricordi che l'Enoteca nel 2008 ha aperto una società a Shanghai, la Yishang Wine Business Consulting.In questo contesto si inserisce anche l'accordo con l'Ice le cui parole chiave sono formazione e internazionalizzazione. “Con l'Ice c'è sempre stato un rapporto di collaborazione” dice Benvenuti “adesso abbiamo ufficializzato la cosa, dandoci una missione su tutte: formare gli operatori e i consumatori e creare dei momenti di scambio, come già avvenuto qualche mese fa con l'incoming di 17 operatori da Taiwan”.
Progetti a medio lungo termine, quindi, da cui sono, invece, esclusi eventi imminenti come Vinitaly ed Expo: “Il bilancio ci impone di mantenere un profilo basso” conclude“Sappiamo che sono due appuntamenti importanti, ma i costi al momento per noi non sarebbero sostenibili. Al 30 ottobre, comunque, lasciato alle spalle Expo, spero di essere in grado di tirare le somme di questi mesi di sacrificio”.

a cura di Loredana Sottile

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