Nino Di Costanzo lascia il Mosaico dell'Hotel Terme Manzi di Ischia. Nel suo futuro una nuova attività. Chi arriverà ora sull'isola?

5 Mar 2015, 09:00 | a cura di
Lo chef ischitano, fautore del successo del ristorante che ha ideato e gestito sin dalle origini – nel 2006 – plasmandone lo stile, annuncia il suo abbandono della cucina ischitana, celebrata dalla critica come una delle migliori tavole campane e italiane. Ringraziamenti alla proprietà, una decisione che sembra maturata nel tempo – per intraprendere una nuova attività – ma ancora disorientamento per il futuro del Mosaico.

La notizia arriva inaspettata, ma è di quelle che lasciano il segno. Soprattutto nel contesto della ristorazione ischitana, che negli ultimi anni ha visto esprimersi al meglio il talento di Nino Di Costanzo - chef bistellato e due Forchette del Gambero Rosso – nato sull'isola campana e tornato a far parlare i prodotti del territorio e le suggestioni della tradizione locale dopo un viaggio in cucina che l'ha portato fin nei Paesi Baschi, alla corte di Juan Marì Arzak (senza dimenticare l'alunnato presso il maestro Gualtiero Marchesi).
E alla guida della brigata del Mosaico dell'Hotel Terme Manzi di Casamicciola, Di Costanzo ha saputo inventare uno stile tutto suo, apprezzato dagli ospiti dell'isola e celebrato dalla critica. Una creatura cresciuta tra le mani dello chef, che ha contribuito alla sua progettazione sin dall'inizio, nel 2006, quando l'intento era riuscire a emozionare i commensali con una cucina intrigante e ingredienti di qualità. Obiettivo centrato.
Ora però Di Costanzo è pronto a lasciare, per intraprendere una nuova esperienza, come emerge dalle parole di commiato che ha voluto diramare, mostrando riconoscenza verso la proprietà (la famiglia Polito), ma non nascondendo l'intenzione di dedicarsi a una nuova attività professionale: “Desidero sentitamente ringraziare la Famiglia Polito che in tutti questi anni, con i loro sforzi e la loro disponibilità, mi ha consentito di conseguire i miei risultati. Mi dedicherò dai prossimi giorni ad una nuova attività professionale che inizierà, là dove si è conclusa la mia esperienza di Ischia. Non posso dimenticare, in questo momento velato di malinconia, tutti i miei collaboratori che mi hanno consentito di realizzare questa bellissima esperienza. Anche a loro voglio esprimere tutta la mia profonda gratitudine”.Più cauto in una seconda dichiarazione che delinea un futuro probabilmente ancora al Sud: “Negli anni ho avuto tante proposte. Vedremo. Spero però ardentemente di riprendere il discorso che oggi si interrompe. E sarebbe bello poterlo fare ancora al Sud
Dal canto suo l'Hotel, raggiunto telefonicamente, non offre ulteriori spunti, parlando di “una decisione presa negli ultimi giorni”. Un addio con effetto immediato, quindi, che apre spazio in una cucina importante per l'equilibrio dell'alta ristorazione campana. Chi arriverà ora a Ischia?

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