Vino in Gdo. Vendite assistite con esperti di vino, etichette parlanti, riduzione della fascia media

27 Mar 2015, 17:00 | a cura di
Segno più in Gdo nei primi due mesi, dopo un 2014 al ribasso: si riaccende la speranza del vino italiano e si ripensa alle strategie da mettere in campo.

Segnali positivi dalla grande distribuzione

Due mesi che dovrebbero ridare speranza al vino italiano in grande distribuzione, dopo un 2014 in cui volumi e valori sono andati entrambi in territorio negativo. Gennaio e febbraio 2015 si chiudono con 78 milioni di litri di vino venduti, in crescita dell'1,3% in volume e dell'1,9% in valore rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L'ulteriore dato diffuso da Iri per Vinitaly rileva una performance migliore per le confezioni da 0,75: +4,4% in volume e +5,2% in valore. Secondo Federdistribuzione, la crescita "è sensibile e fa ben sperare", osserva Angelo Corona.
La tavola rotonda su vino e gdo a Vinitaly servirà a fare il punto sulle strategie delle catene distributive, che sono le stesse di un anno fa: riduzione delle promozioni, ristrutturazione dello scaffale vino, più comunicazione al consumatore.
 

Le strategie della Gdo

In particolare, Conad sta sperimentando in alcuni canali la "vendita assistita con un addetto 'esperto' di vino", dice Valerio Frascaroli. Secondo Francesco Scarcelli (Coop) lo scaffale deve essere "più leggibile", mentre la promozione "non deve essere la leva principale su cui fare le vendite, ma quella per sviluppare la conoscenza del prodotto e della varietà di abbinamento al cibo". Carrefour proseguirà il lavoro sulle "etichette parlanti".
Nel centro-sud, il Gruppo Gabrielli (marchi Oasi e Tigre) farà conoscere i vini anche con l'ausilio di un sommelier e ticket parlanti che aiutano l'abbinamento cibo-vino. E se Sisa rivedrà i display a scaffale riducendo la fascia media "da qualche anno non più performante, incrementando la medio-alta", come afferma Germano Ottone, il marchio Despar punterà anche su "pagine istituzionali a volantino delle cantine selezionate e brochure a tema", oltre che sul potenziamento dei vini super speciali, il cui trend "seppure di nicchia" dice Simone Pambianco "è in continua crescita". Infine, Sigma e Selex insisteranno sulle linee di vini a marchio, segmento in cui esordirà a breve anche il Gruppo VeGe, con un progetto per valorizzare i più importanti vini regionali.

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