La pizza sospesa di Ciro Oliva. Cento pizze per la solidarietà nell'iniziativa (replicabile) in stile partenopeo

4 Mag 2015, 10:26 | a cura di
Il giovane pizzaiolo del rione Sanità segue le orme dei suoi predecessori e dedica uno spazio alla pratica della pizza sospesa: offerta libera pensando agli avventori in condizioni precarie. La prima distribuzione si è svolta lo scorso 1 maggio, ma con il supporto della Comunità di Sant'Egidio c'è l'intenzione di replicare.

Da Concettina ai Tre Santi

Il nome ricorda un passato che intreccia la tradizione più autentica di Napoli. Nel 1951 Concettina Oliva apriva la sua pizzeria in via Arena alla Sanità, nel luogo ribattezzato ai Tre Santi per la presenza dell'edicola dedicata alla Madonna, Sant'Anna e San Vincenzo. Oggi è il giovanissimo Ciro Oliva, poco più che ventenne, a scommettere sulla forza dell'autenticità, raccogliendo il testimone in un locale che qualche mese fa è stato completamente rinnovato puntando sulla modernità e su idee nuove, come l'area dedicata alla friggitoria e all'asporto. La pizza è sempre quella, la verace napoletana, ma l'attenzione per gli ingredienti ha acquistato un ruolo centrale: farine selezionate del Molino San Felice, mozzarella di bufala campana, pomodorino del Piennolo del Vesuvio dop e tanti altri prodotti che fornisce il territorio campano. E a Napoli, si sa, la pizza è questione di cuore, simbolo intoccabile di convivialità e attaccamento alle proprie origini.

La pizza come il caffè...sospeso

Nel caso del giovane Ciro, però, la pizza presta il fianco alla solidarietà, incontrando le origini di un'altra storica usanza cittadina, quella del caffè sospeso. Una buona pratica diffusa nei bar di primo Novecento che oggi resiste nei caffè partenopei e che ai Tre Santi è uso consolidato fin dai tempi della nonna, ma con la pizza. Tanto che nell'ultima riprogettazione del locale è stato istituito un vero e proprio spazio per la pizza sospesa, dove gli avventori possono lasciare un'offerta garantendo così una pizza alle persone in difficoltà.
E infatti, in collaborazione con il giornalista Davide Ricciardiello, lo scorso 1 maggio il Chiostro di Sant'Eligio al Carmine di Napoli ha accolto l'iniziativa sostenuta dalla comunità di Sant'Egidio, con la distribuzione di cento pizze sospese nel vecchio cortile dell'ospedale, che ha visto Ciro Oliva impegnato nella preparazione delle pizze realizzate tenendo conto delle esigenze di altre culture e religioni. L'idea è quella di proporre nuovi appuntamenti, coinvolgendo nella rete solidale altre realtà partenopee e lavorando al fianco della Comunità di Sant'Egidio per focalizzare l'attenzione sulla condizioni precarie di molte persone.
Un impegno che la famiglia Oliva ha confermato di assumere in modo costante, contribuendo tra l'altro – ormai un anno fa – all'ideazione della cosiddetta pizza Fondazione San Gennaro (in versione bianca con la provola affumicata o rossa con il pomodoro “Miracolo di San Gennaro” Presidio Slow Food, con cornicione ripieno di salame e provola e topping di taralli 'nzogna e pepe), per la valorizzazione del Rione Sanità e il sostegno di progetti sociali nel quartiere (un euro per ogni pizza venduta è devoluto alla Fondazione).

Pizzeria Oliva da Concettina ai Tre Santi | via Arena della Sanità 7, Napoli | tel. 081 290037 | www.pizzeriaoliva.it

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