In viaggio. La Cina. Prima tappa: Xi’an, la capitale antica

30 Ott 2014, 15:30 | a cura di
La prima tappa del nostro viaggio in Cina è alla scoperta della città del passato: Xi’an, l'antica capitale. La città dove cominciava la Via della Seta, fitta di testimonianze antiche, come l'Esercito di Terracotta e la cinta muraria. E patria dello street food.

Cominciamo il viaggio sfatando un mito: gli involtini primavera non così popolari come da noi. “La nostra gastronomia è molto complessa e si fonda su otto diverse scuole di cucina” spiega Stella Xi Shan, la nostra guida per le strade di Xi’an, l’antica capitale nella regione dello Shaanxi “La più famosa è la cantonese, che usa tutti gli ingredienti possibili, compresi insetti e animali selvatici spesso cotti ancora vivi per esaltarne la freschezza. Invece quella di Shanghai è una cucina più dolce e usa molto riso, mentre quella Chuan della provincia di Sichuan è piccante e quella di Lu, della provincia di Shandon, è ricca di brodi e piatti di pesce. E così via. La nostra cucina ha una cultura millenaria ed è stata influenzata da varie minoranze etniche”.

L’esempio più calzante di questo melting pot asiatico ci sfila sotto al naso tra i banchi fumeggianti di Beiyuan Men, la via principale del quartiere islamico di Xi’an, alle spalle della Torre del Tamburo e a due passi dalla Moschea, illuminata dalle insegne anche in pieno giorno e aperta fino a tardi, attira ogni giorno migliaia di visitatori nel suo coloratissimo suk. Affollatissima, è la mecca del cibo da strada: un susseguirsi di banchetti gastronomici pieni di specialità di pollo, anatra, manzo (la carne di maiale è ovviamente bandita), pesce, verdure e dolci. Le strade, in Cina, sono piene di chioschi che propongono specialità espresse ed economiche, dagli spaghetti di riso agli spiedini arrosto (chuanr) tipici della cucina islamica Uigura, fatti con diversi tipi di carne insaporita con sale, cumino, sesamo, peperoncino; fino alle kao hongshu, patate dolci arrostite, e ai baozi, panini cotti al vapore e ripieni di carne o verdure tritate oppure in versione dolce con crema zuccherata di fagioli.

Se Pechino è la città del presente e Shanghai quella del futuro, l’antica capitale cinese è la città del passato. Per la storia millenaria, per la cinta muraria ben conservata, lunga 14 km e alte 12 metri, percorribile a piedi salendo dalle porte cardinali. Per una meraviglia come l’Esercito di Terracotta, che da sola toglie il fiato, ritrovato nel 1974, composto da 7mila soldati d’argilla a grandezza naturale, ognuno diverso dall’altro. Le statue rinvenite sono in realtà un migliaio: i guerrieri superstiti, tutti in parte danneggiati eccetto l’arciere in ginocchio, sono esposti nel museo a loro dedicato. Da visitare anche il quartiere musulmano con il suk e la Grande Pagoda dell’Oca selvatica, ricostruita dalla dinastia Ming (XV sec) a 7 piani. Xi’an è giustamente considerata una città aperta e di ampio respiro culturale. Neanche tanto grande con i suoi 8,4 milioni d’abitanti: in Cina piccolo e grande hanno significati del tutto particolari. Proprio a Xi’an intorno al 100 a.C. cominciava la Via della Seta, itinerario commerciale di 8mila chilometri che si snodava verso Roma attraversando mondi diversi. Questo spiega la presenza di una moschea tra le più belle del Paese, di una forte comunità sino-islamica (l’8% della popolazione) e di una cucina tradizionale sino-fusion. “Intendiamo rilanciare la Via della Seta per i grandi viaggiatori e riaccendere i riflettori sulle nostre identità culturali e gastronomiche” afferma Chen Qing Liang, direttore dell’ente del turismo della regione di Shaanxi “Così abbiamo pensato di mettere insieme una delegazione che in un mese, entro il 2014, percorrerà la Via della Seta fino in Europa e in Italia”.

Nei dintorni di Xi’an vengono ampiamente prodotti grano, soia, mais e inevitabilmente la tavola abbonda anche di spaghetti e ravioli. I ravioli, in particolare, sono il piatto dell’accoglienza e della socialità, preparati in casa da tutta la famiglia sia per il Capodanno Cinese che per la visita di ospiti importanti. Possono avere le forme più strane: di coniglietto, anatra, pesciolino o frutta con un evidente rimando al loro ripieno. Esistono ristoranti specializzati che ne propongono moltissime varietà. I ravioli sono un piatto d’eccellenza del ristorante Tefachang, nella città di Xi’an, preparati a mano e a vista dietro una vetrina.

Museo dell'Esercito di Terracotta | Cina | distretto Lintont | tel. +86 (0)29 81 399 170
Grande Pagoda dell’Oca selvatica | Cina | Yanta West Road | Yanta| tel. +86 (0)29 85 527 958).
Tefachang | Cina | Xi’an | p.zza della Torre della Campana | tel. +86 (0)29 87 218 187) | degustazione ravioli e antipasti da 128 a 800 yuan

Ufficio Nazionale del Turismo Cinese | Roma | via Nazionale 75 | tel. +39 06 4828 888 | www.turismocinese.it
Air China | www.airchina.it

a cura di Massimiliano Rella
foto di Massimiliano Rella

Articolo uscito sul numero di Ottobre 2014 del Gambero Rosso. Per abbonarti clicca qui

Per leggere In viaggio. Torino, il Salone del Gusto, la Reggia di Venaria clicca qui
http://www.gamberorosso.it/articoli/item/1020604-in-viaggio-torino-il-salone-del-gusto-la-reggia-di-venaria
Per leggere In viaggio. Il Frusinate: tesori d'Appennino clicca qui
Per leggere In viaggio. Val Tidone, quei sapori tra le vigne clicca qui
Per leggere In viaggio. Cadore: i sapori delle Dolomiti clicca qui
Per leggere In viaggio. Cosa porta con sé la Scozia se vota per l’indipendenza? Angus, whisky e ostriche clicca qui
Per leggere In viaggio. Conero da cima a fondo. Le sorprese delle Marche e della costa Adriatica clicca qui
Per leggere In viaggio. Il Sulcis Iglesiente, Carloforte e Sant'Antioco: la Sardegna tra mare e terra clicca qui
Per leggere In viaggio. Dove mangiare in Langhe, Roero e Monferrato. Consiglia Davide Palluda clicca qui
Per leggere In viaggio. In Salento tra panorami marini, vigneti, olivi secolari e arte barocca clicca qui
Per leggere In viaggio. A Genova e dintorni per scoprire i profumi e i colori di una terra stretta fra monti e mare clicca qui
Per leggere In viaggio. Dove mangiare in Costa Azzurra. Indirizzi golosi tra la Francia e l'Italia suggeriti da Mauro Colagreco clicca qui
Per leggere In viaggio. Dove mangiare in Istria. Itinerario goloso tra negozi e ristoranti suggeriti da Ana Roš clicca qui
Per leggere In viaggio. Dove mangiare a Formentera clicca qui
Per leggere In viaggio nel Pollino, il parco dei tesori clicca qui
Per leggere In viaggio da Trapani a Erice. Sale, aglio e genovese clicca qui
Per leggere In viaggio tra sassi e mare alla scoperta della provincia di Matera clicca qui
Per leggere In viaggio nella Penisola Sorrentina: oltre al mare c’è di più clicca qui
Per leggere nel cuore di Perugia. Indirizzi foodies e musica jazz clicca qui
Per leggere in Istria alla ricerca di sapori tra Croazia e Slovenia clicca qui
Per leggere In viaggio verso Foggia e la Daunia clicca qui
Per leggere In viaggio in Portogallo tra Porto e baccalà clicca qui
Per leggere In viaggio. In Trentino tra sapori di malga clicca qui
Per leggere In Viaggio. Sulle strade della mozzarella clicca qui
Per leggere In viaggio nel Gran Paradiso tra fontina e ghiacciai clicca qui
Per leggere In viaggio. In Alsazia tra Reseling e foie gras clicca qui
Per leggere Piceno in tour alla scoperta di pecorino e olive ascolane clicca qui
Per leggere Sicilia occidentale in tour volume 1. Castel di Tusa, Palermo e Regale ali di Tasca clicca qui
Per leggere Sicilia occidentale in tour volume 2. Da Agrigento a Trapani passando per Marsala e la valle dei templi clicca qui
Per leggere Castellammare, Gragnano, Agerola, Furore, Amalfi. Storie, sapori e testimonianze dell'altra costiera clicca qui
Per leggere Molise panorami e sapori di una regione da scoprire clicca qui
Per leggere alla scoperta di una Puglia insolita clicca qui
Per leggere Vulture in tour un viaggio tra cantine e paesaggi straordinari clicca qui

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram