Un week end a Bordeaux. Consigli utili per chi non vuole perdere la sfida Italia-Germania

1 Lug 2016, 16:00 | a cura di

Sono tanti i tifosi azzurri arrivati nella cittadina francese affacciata sull'Atlantico per sostenere la Nazionale ai quarti di finale. Ecco i nostri suggerimenti gastronomici (e non solo). 


L'arrivo a Bordeaux

Se il New York Times qualche mese fa non era riuscito a convincervi, ora è proprio il caso di pensare seriamente a come trascorrere un fine settimana a Bordeaux. Sì, perché la vittoria (inaspettata?) della Nazionale italiana con la Spagna che qualche giorno fa ha fatto esultare l'intera Penisola, ha catapultato gli azzurri ai quarti di finale, e ora, contro la Germania, il gioco si fa serio. Tra l'altro, chi è tifoso da una vita non può dimenticare i trascorsi che rendono la sfida un appuntamento particolarmente delicato (dal mitico 4-3 dello stadio Azteca di Città del Messico nel 1970, alla finale dei mondiali '82 con l'urlo di Marco Tardelli, ma pure la semifinale vinta nel 2006) e non solo perché la vincente tra le due squadre si ritroverà a competere per la finale, con la prospettiva sempre più concreta di riportare a casa la Coppa. Quel che è certo è che gli italiani sugli spalti del Matmut Atlantique di Bordeaux saranno in tanti: le ultime stime, mentre la biglietteria online è in tilt, parlano di un esercito di ventimila tifosi in maglia azzurra in trasferta per sostenere Buffon e compagni. E allora, prima e dopo i novanta minuti che vedranno in campo l'11 azzurro, perché non approfittare per scoprire la città? Il fischio d'inizio del match è previsto per le 21 di sabato 2 luglio, l'inizio d'estate mite di Bordeaux si presta al meglio per trascorrere un week end all'aria aperta, in giro per la città. Attraversata dalla Garonna, la cittadina capoluogo del dipartimento della Gironda è celebre in tutto il mondo per la sua tradizione vinicola, ma recentemente si è riscoperta capitale gourmet da non sottovalutare, anche se il confronto con Parigi pende ancora a favore della Ville Lumiere. Sulla rinascita bordolese, all'inizio del 2016, si pronunciava favorevolmente proprio il New York Times, che a Bordeaux assegnava la medaglia d'argento nella classifica delle 52 mete di viaggio imperdibili di tutto il mondo.

Visitare la città

D'altronde l'elegante centro storico della città è stato decretato patrimonio dell'umanità dall'Unesco già nel 2007: è soprattutto il riassetto urbanistico di epoca settecentesca a lasciare il segno sui turisti in visita alla città, che a casa portano immancabilmente il ricordo di Place de la Bourse (di committenza reale, e la sontuosità lo conferma), ma possono apprezzare anche l'avvicendarsi di viali alberati, rovine del passato romano, reminiscenze di epoca medievale e architetture gotiche, come l'imponente Cattedrale di Sant'Andrea. E se questa è storia di sempre, la città affacciata sull'Atlantico ha dimostrato di sapersi rinnovare per attrarre nuovi turisti, senza tradire la propria attitudine e anzi rafforzando il legame con il territorio vinicolo che la circonda. È nata così la Citè du Vin, la cittadella/museo già ribattezzata la Guggenheim del vino per l'ambizione del progetto costato 81 milioni di euro. Inaugurata solo un mese fa in riva alla Garonna, la Citè du Vin è entrata di diritto tra le mete imperdibili per chi visita la città. Alla collezione permanente si affiancano mostre temporanee, una biblioteca, installazioni e spettacoli, ma pure, come prevedibile, un'enoteca per degustare ben 800 etichette francesi e del mondo e un moderno ristorante con vista (Le7) al settimo piano dell'edificio progettato dallo studio Xtu. E allora apriamo senza indugio il capitolo gastronomico, visto che la città ha recentemente confermato il suo appeal sugli investitori che vogliono scommettere sulla ristorazione, e nel giro di qualche mese la scena gastronomica bordolese ha visto arrivare nomi del calibro di Gordon Ramsay, Philippe Etchebest Joel Robuchon (rimpiazzato nel frattempo da Pierre Gagnaire). Ecco qualche consiglio per scoprire le migliori tavole in città.

 

La Grande Maison: Nella cucina dell'elegante boutique hotel a 5 stelle di Bernard Magrez Pierre Gagnaire si è insediato solo da una settimana. Per il momento, quindi, è disponibile solo la carta estiva, che già beneficia dell'arrivo di uno chef di grande esperienza, come il decano Gagnaire, già alla guida di 12 insegne in tutto il mondo. Molte le proposte vegetariane, altrettanti gli ingredienti del territorio valorizzati in cucina, dalle cozze dell'Atlantico che incontrano la quinoa peruviana al Biscuit di foie gras alla Manzanilla, all'agnello di Pauillac arrostito in foglie di vite con crumble di erbe aromatiche. Menu degustazione a 65 e 135 euro.

Rue Labottiere, 10 | www.lagrandemaison-bordeaux.com

 

Le Pressoir d'Argent: Storica insegna del Grand Hotel di Bordeaux, da un anno il ristorante è sotto la direzione dello star chef inglese Gordon Ramsay. Atmosfera compassata e carta dei vini da 550 etichette, il ristorante annovera proposte del territorio e suggestioni di cucina internazionale, dalla Tartare di manzo di Bazas con caviale d'Aquitania al Risotto con asparagi bianchi, spugnole e Vin Jaune, all'immancabile foie gras, stavolta servito con lavanda, pepe di Sichuan, finocchio, ciliegie e mandorle. Menu degustazione a 165 euro.

Place de la Comedie, 5 | www.ghbordeaux.com/fr/le-pressoir-d-argent.php

 

Quatrieme Mur: La caffetteria con brasserie del Grand Theatre vanta la supervisione di Philippe Etchebest da circa un anno. Ideale per una pausa pranzo veloce ma circondati dall'ambiente sontuoso dell'Opera o per una cena più rilassata (anche in terrazza). Aperto anche a colazione con degustazione di brioche e croissant della casa, succhi di frutta freschi e bevande calde a 12 euro. Carta breve e proposte stagionali a pranzo, menu gourmet per la cena.

Place de la Comedie, 2 | www.quatrieme-mur.com

 

Garopapilles: Vini e cucina d'autore recita l'insegna di questo intimo bistrot da 20 coperti. La carta dei vini è ampia e curata, con 500 referenze selezionate dai migliori terroir francesi, mentre la cucina propone anche due menu degustazione, a 35 euro per il pranzo, da 69 (5 portate) la sera. Ai fornelli c'è Tanguy Laviale, che lavora prodotti locali da agricoltura biologica con creatività. Ambiente minimal e qualche tavolo all'aperto.

Rue Abbé de l'épée, 62 | www.garopapilles.com

 

Le Point Rouge: Aperto da meno di un anno, il ristorante di Quai de Paludate (vicino Pont de Pierre) si distingue per la cura del design e per la capacità di coniugare la cultura internazionale del cocktail alla tradizione enogastronomica francese. Si comincia dall'aperitivo, poi si prosegue a cena abbinando i vini di una cantina d'eccellenza.

Quai de Paludate, 1 | www.pointrouge-bdx.com

 

Aux Quatre Coins de Vin: è soprattutto un wine bar (con 800 etichette in carta, da tutto il mondo!), ma a pranzo serve anche dei croque-monsieur con tartufo preparati a regola d'arte. Ideale per scoprire la cultura del vino bordolese.

Rue de la Devise, 8 | www.aux4coinsduvin.com

 

Belle Campagne: L'etichetta “bistrot locavore” rivendica un'attenzione maniacale per la selezione dei migliori produttori locali (nel raggio di 250 km da Bordeaux). Il menu (che ogni mese vi farà scoprire produttori diversi) annovera solo proposte di stagione e la cucina spazia tra piatti creativi e finger food a prezzi contenuti. E il ristorante è proprio nel cuore di Saint Pierre, la città vecchia alle spalle di Place de la Bourse.

Rue des Bahutiers, 15 | www.belle-campagne.com

 

Darwin Magasin General: Bistrot/refettorio, epicerie, bakery e caffetteria, dal 2012 la vecchia caserma dismessa di Quai des Queyries si è trasformata in polo gastronomico bio di qualità. Urban style imperante, apertura da mattina a sera, in tavola arrivano burger e Camambert al forno, pollo ruspante e dolci della casa. E si può anche fare la spesa.

Quai des Queyries, 87 | www.magasingeneral.camp

 

San Nicolas: in prossimità dell'Hotel de ville, la pasticceria propone eclair e macaron, crostate e dolci al cucchiaio. Un tripudio di classici francesi e creazioni d'autore, caneles (i dolcetti alla cannella tipici di Bordeaux) compresi.

Rue Duffour Dubergier, 11 | www.patisseriesannicolas.fr

 

Marché des Capucins: Regalatevi un giro al mercato per scoprire i prodotti tipici della città, dai formaggi alla selvaggina, ai frutti di mare, o pranzare in strada con ostriche e Chablis. Aperto tutti i giorni, dalle 6 alle 14.

Place des Capucins, www.marchedescapucins.com

 

a cura di Livia Montagnoli

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