Officine Italia, cucina e botteghe. Anche Auchan ci prova con la ristorazione esperienziale

25 Set 2017, 14:32 | a cura di

Officine Italia è un ristorante, è un bar bistrot con torrefazione, è una pasticceria artigianale, è panificazione, è un mercato di prodotti di alta qualità, Officine Italia è un mondo: l'identikit del format che esordisce a Mestre è chiaro. E racconta l'ultima idea del gruppo Gallerie Commerciali Italia (Auchan) per lanciarsi nella ristorazione. Con Ethos. 


Un nuovo modello di supermercato

La parola d'ordine è customer experience, il pacchetto completo proposto al cliente in cerca di qualcosa di più, anche quando va a fare la spesa. L'obiettivo, quindi, quello di offrire ai frequentatori abituali del centro commerciale un pretesto ulteriore per trattenersi tra banchi e scaffali, affiancando al momento della spesa al supermercato una parentesi di svago all'insegna dell'esperienza enogastronomica. La sfida, non a caso, attrae negli ultimi anni tutti i principali attori della Gdo, i grandi gruppi internazionali, da Carrefour con il format Gourmet Experience h 24 a Ipercoop, che a più riprese sta formulando modelli alternativi per superare la crisi del settore: l'ultimo esempio, battezzato a Roma, l'ipermercato multisensoriale di Euroma2. Auchan, invece, da un paio d'anni sta sviluppando tramite la sua divisione immobiliare (Immochan), un progetto di ampio respiro che punta con decisione a conquistare il segmento della ristorazione.

 

Officine Italia. Auchan e Ethos insieme

Come, da oggi, è visibile a tutti i clienti dello store Auchan di Mestre, dove dopo un lungo restyling degli spazi inaugura Officine Italia, primo esemplare di “emotional food court”, come la definiscono in casa Auchan, realizzata in collaborazione con Gruppo Ethos. Il progetto unisce in uno spazio fluido e accattivante ristorazione, botteghe artigiane e vendita di eccellenze gastronomiche, strizzando l'occhio alle moderne food hall, in sinergia però con le esigenze della grande distribuzione. E quindi i concetti da valorizzare sono quelli individuati in anni di affinamento di narrazione gastronomica, dalla celebrazione della manualità alla territorialità dei prodotti, molti da agricoltura sostenibile e biologica, pur calati nel contesto che più si distacca per definizione dal mondo artigianale. Dietro c'è un'indagine di mercato che guarda ai modelli di consumo capaci di affermarsi da qui ai prossimi 15 anni, tenendo conto di quanto il cliente abituale del centro commerciale sia sempre più attratto da un'esperienza gastronomica che di per sé vale il viaggio: il 35% dei clienti, secondo i dati Auchan, si reca al centro commerciale non solo per fare shopping, e ben il 13% sceglie di entrare proprio per la ristorazione. La scommessa è quella di rispondere con nuove soluzioni, adatte al pubblico trasversale, attente alla cultura della buona tavola, e alle ultime tendenze del settore. Si comincia dal Veneto, dunque, ma in cantiere c'è già l'apertura di Fano, prima di moltiplicare il format altrove, ma sempre a gestione diretta, mai in franchising: sono 250 milioni di euro i fondi sul piatto per riqualificare le Gallerie Commerciali esistenti in Italia entro il 2019 (GCI opera in 48 centri commerciali della Penisola).

 

Cosa e dove si mangia

Al ristorante, gestito da Ethos, i menu cambiano ogni tre mesi; la cucina attinge agli ingredienti delle botteghe, propone pasta fatta in casa, piatti della tradizione regionale italiana, alternative vegetariane, carne grass fed, dessert di alta pasticceria seguiti da uno chef di linea. Poi ci sono le botteghe, che diventano laboratori artigiani: quella dello chef, con piatti da gastronomia, da consumare al tavolo o per l'asporto; quella del gelato, gestita da mastri gelatai, e la bottega del pane che presta attenzione alle farine biologiche e agli impasti da lievito madre. Il forno a legna per la pizza. Poi la bottega del caffè con le miscele della Torrefazione Libera (Ethos), gli estratti del juice bar, la birra artigianale locale, l'immancabile aperitivo a base spritz. Lungo il perimetro del ristorante, il mercato propone una selezione di prodotti di qualità (anche a marchio Officine Italia), la pasta artigianale, la biscotteria secca, conserve, salse, confetture e prodotti da dispensa, l'enoteca dei vini autoctoni e biodinamici. E si resta aperti fin oltre l'orario di chiusura del centro commerciale, mezzanotte durante la settimana, fino all'una nel weekend. Cinquanta le opportunità di lavoro in ballo.

 

Officine Italia | Centro Commerciale Porte di Mestre | Mestre | via Don Federico Tosatto, 22 | www.officineitalia.eu

 

a cura di Livia Montagnoli

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