Perdersi in Toscana

1 Giu 2021, 17:36 | a cura di

Slogan e obiettivo: perdersi in Toscana. Così come ci si perde degustando un bel gelato, allo stesso modo ci si può perdere vagando negli angoli meno noti della regione, lontani dai circuiti del turismo classico, scoprendo pezzi di storia e cultura emozionanti. Questo lo spirito con cui Simone Bonini, tra i migliori e più geniali gelatai italiani e leader di Carapina, invita a visitare la sua terra mettendo a disposizione uno (anzi due) mezzi di trasporto slow: una bici elettrica Pirelli e i suoi gelati. Sono le sue creazioni, infatti, a fare da medium nella scoperta, a tessere il filo che unisce le storie, i prodotti, le persone.

Simone Bonini in compagnia degli asini di Scarlino, alle pendici dell’Amiata: azienda nata per la mungitura delle asine che danno un latte (e un gelato) privo di allergeni

Perdersi in Toscana, il format di Gambero Rosso HD - realizzato insieme a Vetrina Toscana e Toscana Promozione Turistica - è un invito dunque a percorrere una sorta di “cintura” intorno ai centri d’arte più noti, costruendo percorsi in cui si possa toccare con mano la vita delle persone e le tradizioni vive di una terra restando comunque a pochi minuti/chilometri d’auto anche dalle cartoline più famose nel mondo: dal Campanile di Giotto al Davide, da Piazza dei Miracoli alle Mura di Lucca, dalle opere di Piero della Francesca a Piazza del Campo.

Simone, dunque, ci porta a conoscere l’Amiata e il Casentino, Orbetello e l’isola di Capraia, il Mugello, la Lunigiana e la Garfagnana. Realizza gelati con tutto: con il lardo di Grigio del Casentino “preso in prestito” dalle mani di un esterrefatto chef del Mater di Camaldoli, con l’olio extravergine di oliva Seggiano Dop nella cucina di Roberto Rossi a Il Silene, per accompagnare la sua insalata con l’uovo fritto.

Il gelatiere toscano con lo chef di Mater, Filippo Baroni, a Moggiona (AR)

In questo percorso si incontra un po’ di tutto. «Dalle cipolle di Santa Fiora che però non ho voluto utilizzare per il sorbetto, per non stravolgere gusti e tradizioni (anche se più volte l’ho fatto!) fino alla pera picciola, questa sì protagonista del gelato - racconta Bonini - da latte di asina di Scarlino fino al castagnaccio protagonista del gelato realizzato sulla terrazza dell’Autodromo del Mugello».

Simone Bonini sulla terrazza dell’Autodromo del Mugello

Insomma, la Toscana è già molto nota, ma può dare ancora tanto tanto di più!

 

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