ANTEPRIMA FIERE VINO NAPOLI: LINA ESPOSTO E ROSARIO RUSSO A CONFRONTO

27 Mar 2013, 12:37 | a cura di

 

 

IL PERCORSO DI VITA

 

LINA ESPOSTO: La storia di Lina Esposito inizia in un luogo ed in una città lontani dalla sua attuale attività. Impiegata nel “carcere” del Ministero delle F

inanze a Milano lascia tutto alla fine degli anni 90 per tornare alla libertà nella sua amata Napoli e seguire la scelta di suo marito di aprire un’enoteca. Ma Lina era astemia!

ROSARIO RUSSO: Rosario Russo è figlio d’arte. Il nonno, Raffaele Mangia, ha inaugurato una gastronomia nel 1951. La vasta selezione di vini, liquori e distillati comporta, nel 1972, la trasformazione in un’enoteca gestita dal figlio di Raffaele, Antonio.

Attualmente tutto è passato alla terza generazione. Rosario Russo, l’attuale proprietario si dedica con passione all’attività dei suoi predecessori.

 

DA DOVE NASCE L’AMORE PER IL VINO? E QUANDO?

 

LINA ESPOSTO: Per apprendere tutto il possibile sul magnifico mondo del vino inizia a seguire corsi su corsi e soprattutto a conoscere il vino nell’unico modo possibile per apprenderlo al meglio: ha iniziato a berlo. E’ stata una delle prime, ed ancora una delle poche donne a gestire un’enoteca.

Le specializzazioni sono aumentate e al vino si è abbinato il cioccolato (che è entrato anche nell’insegna del negozio, non solo unendosi al precedente nome I coloniali, ma affiancandosi al vino).

ROSARIO RUSSO: La vita di Rosario Russo è stata totalmente dedicata all’enoteca e ha trasmesso la sua passione per i vini ai figli. La figlia Paola segue del tutto il papà, mentre è grazie al figlio che all’attività di enotecario si affiancato un vecchio amore: le chitarre.

 

IL VINO PIU’ VENDUTO?

 

LINA ESPOSTO: È un rosso italiano, non campano, di media struttura.

È un Merlot, un Lagrein, un Cabernet Sauvignon.

Una scelta condivisa perché Lina ama vino rosso!

ROSARIO RUSSO: Negli ultimi 10 anni la preferenza della clientela dell’Enoteca Partenopea ha puntato al Sud Tirolo, al Trentino e a vini come il Gewürztraminer, allo Chardonnay e al Sauvignon. Per quanto riguarda i rossi le scelte mirano al Pinot Nero.

 

IL CAMBIAMENTO ABITUDINI DI CONSUMO

 

LINA ESPOSTO: Con l’avvento dell’euro è mutato il potere di spesa della clientela e, di conseguenza, è cambiato il budget previsto per l’acquisto del vino. Si vendono più vini di medio prezzo, tra 7 e 10 euro, sia bianchi che rossi.

ROSARIO RUSSO: La maggior parte del cambiamento delle abitudini di consumo è dovuto al fatto che buona parte delle persone non pranza più a casa. Questo unito all’aumentare dei divorzi e delle separazioni, che hanno ridotto il tempo da trascorrere con la famiglia, ha fatto contrarre le vendite del 35/40%.

 

IL PRODUTTORE DEL SUD DA TENERE D’OCCHIO

 

LINA ESPOSTO: È un nuovo produttore. Giuseppe Pagano, titolare in Cilento di un’Azienda Agricola, da 4/5 anni produce vino con il suo marchio San Salvatore. Nel Parco Nazionale del Cilento produce vini da viticoltura biologica: Fiano e Aglianico.

ROSARIO RUSSO: È un produttore importante, firma rilevante e costante per la viticoltura campana: Mastroberardino. Dieci generazioni hanno permesso a questa famiglia di essere un punto di riferimento unico per la viticoltura irpina.

Altro produttore è Quintodecimo. Azienda giovane, nata nel 2001 da un progetto di Luigi Moio.

 

LE INIZIATIVE DEL PASSATO E DEL FUTURO

 

LINA ESPOSTO: Incontri di avvicinamento al vino e le degustazioni sono le iniziative che Lina Esposito propone con successo nella sua enoteca. Sono state sempre realizzate in collaborazione con Enzo Buttino di Parlare di vino.

I clienti sanno che Lina ha sempre tempo per dedicarsi con eleganza e professionalità a coloro che si fermano in enoteca anche solo per quattro chiacchiere.

ROSARIO RUSSO: Ogni sabato sono organizzate degustazioni mirate che durano l’intera giornata dalle 10.30 a chiusura. I clienti possono avvicinarsi al vino e gustare prodotti selezionati tra i numerosi presenti negli scaffali dell’enoteca.

 

IL VINO PREFERITO?

 

LINA ESPOSTO: Il suo vino preferito è un rosso: un vino delle Langhe, un Barolo, un Barbaresco.

Anche se il primo vino bevuto è l’Annamaria Clementi del 1997.

ROSARIO RUSSO: Rosario Russo ha una preferenza per i vini bianchi ed in assoluto per i bianchi trentini. Tra i rossi le sue scelte cadono sulla Bonarda e sul Lambrusco.

 

CHE VINO SEI?

 

LINA ESPOSTO: E’ un rosso, morbido, caldo, alcolico, sapido, strutturato, ma soprattutto è un vino in botte piccola!

ROSARIO RUSSO: Uno Champagne.

 

L’ULTIMO VINO BEVUTO PER PIACERE

 

LINA ESPOSTO: Il vino, secondo il parere di Lina Esposito, deve essere sempre bevuto per piacere.

L’ultimo bevuto per piacere è Notte a San Martino, Merlot in purezza dell’azienda Olivini

ROSARIO RUSSO: Un Bordeaux.

 

IMMAGINA LA VITA SENZA L’ENOTECA?

 

LINA ESPOSTO: Assolutamente no!

ROSARIO RUSSO: Se Rosario Russo non avesse avuto i suoi predecessori che lo indirizzarono al mondo del vino avrebbe rivolto i suoi interessi al mondo dei fiori, oltre che al mondo della musica e della chitarra. Ma la sua enoteca continuerà con una donna la figlia Paola.

 

 

fp

 

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