Alla scoperta dei Maccaroni canepinesi

7 Apr 2016, 07:17 | a cura di

Il sapore di un territorio. L'incontro con la famiglia Fanelli, gli artigiani della pasta made in Tuscia.

Amore per la pasta. È forse lo slogan per eccellenza di ogni italiano che si rispetti. Ma per Guido e Michele Fanelli è molto di più: nella loro pasta c'è la loro famiglia, il loro paese, il loro territorio.

Pasta Fanelli è una piccola azienda a gestione familiare situata a Canepina, in provincia di Viterbo. Nata "per gioco" come spesso ripete Guido, il mastro pastaio e padre di Michele, deciso a nazionalizzare il prodotto tipico del loro paese: il fieno canepinese, meglio conosciuto come "Maccaroni".

"La strada non è stata affatto semplice soprattutto per la necessità di replicare il taglio del coltello, la caratteristica principale dei Maccaroni - racconta Michele, il titolare - ci sono voluti tanti esperimenti prima di meccanicizzare il processo produttivo ma, una volta riusciti, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto: dobbiamo farlo conoscere a tutti!".

L'avventura è partita nel 2010 e in poco tempo i Maccaroni sono passati dalle case delle massaie canepinesi ai migliori negozi di alimentari, selezionati con cura da Guido e Michele lungo tutto il territorio della Tuscia.

Bravi produttori ma anche abili venditori, capaci di superare lo scetticismo iniziale dei commercianti raccontando sapientemente il loro metodo di lavorazione. "I Maccaroni hanno bisogno di essere raccontati - dice Michele - perché attraverso loro raccontiamo anche la cultura canepinese".

Canepina è un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Cimini, territorio reso famoso anche per la produzione di nocciole e di castagne. Un'altra idea geniale di Guido è stata quella di valorizzare anche queste due eccellenze creando degli impasti che hanno dato vita ai rustici alle nocciole e le fettuccine alle castagne.

L'introduzione di nuovi prodotti ha contribuito alla crescita degli estimatori, anche grazie ad una serie di attività condivise con la Camera di Commercio di Viterbo e la Regione Lazio che ha permesso loro di entrare in contatto con realtà importanti come Eataly e l'Expo di Milano. "A Expo, durante i cooking show, i Maccaroni li ho fatti mangiare a mezzo mondo!", esclama Guido.

A maggio 2015 poi il salto oltreoceano, in Canada. "Tutto è nato partecipando ad un progetto della Regione Lazio che ci ha messo in contatto con dei potenziali acquirenti canadesi interessati a commercializzare i prodotti della Tuscia nel loro paese. È stata una esperienza fantastica perché visitando l'azienda, hanno potuto toccare con mano i nostri Maccaroni. Adesso due negozi di Toronto li vendono e noi siamo riusciti a centrare il duplice obiettivo di far conoscere il nostro prodotto e il nostro territorio fuori dai confini nazionali, una bella soddisfazione", racconta Michele.

Quella di Pasta Fanelli è una storia giovane ma dal sapore antico, di quell'Italia fatta di piccoli borghi e di artigiani innamorati del proprio territorio. Guido e Michele ne sono l'esempio e continuano quotidianamente a ricercare e sperimentare nuove idee. Tanto che viene quasi da chiedersi: "e ora cosa bolle in pentola?" Altra pasta, ovviamente.

a cura di Gianluca Ciotti
allievo del Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico del Gambero Rosso

 
 
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