Pizza: alimento cult e fonte di opportunità

18 Apr 2016, 07:22 | a cura di

Che sia tonda, in teglia, a portafogli o fritta, il comun denominatore è la nostra amata pizza.

Alimento cult, ormai nella nostra tradizione, la pizza sta per raggiungere l’importante riconoscimento di essere inserita all’interno del patrimonio dell’Unesco che la collocherebbe ai vertici degli alimenti rappresentativi della tradizione napoletana, ma non solo. Assistiamo sempre più ad un fenomeno di controtendenza, in cui la pizza passa da alimento  per “riempire lo stomaco”, anti-crisi, ad alimento “gourmet”.

Oggi sempre più pizzerie si specializzano nella ricerca dell’ingrediente giusto e dell’impasto più leggero, creando molto spesso delle vere composizioni da chef stellati; ciò che cambia è la base su cui poggiano, non piatti ma impasti sempre più digeribili che siano in linea con le esigenze dei clienti. In questo momento di crisi la pizza non solo rappresenta un alimento in un certo senso “easy”, facile da reperire ma anche poco esoso, ma un’ottima opportunità per gli stranieri per inserirsi nel mondo del lavoro.

Assistiamo, infatti, al proliferare di pizzerie gestite da pizzaioli professionisti pakistani, indiani e egizi che reinterpretano l’arte della pizza, introducendo abbinamenti sorprendenti. Ma, oltre ad inserirsi in un contesto anti-crisi, riveste anche un altro ruolo nobile; le diete tanto di moda di questi ultimi anni spesso demonizzano quasi totalmente i carboidrati, ma i dietologi sono concordi ormai nel riconoscere alla pizza alte proprietà nutrizionali. Risulta, da un punto di vista alimentare, un pasto completo e la colpa della sua non digeribilità è da imputare a lavorazioni o lievitazioni non corrette o all’utilizzo di ingredienti non naturali ma industriali e chimici, che risultano pesanti e che, appunto, gonfiano. Molto importante, in tal senso, è saper scegliere bene dove andare per gustarla al meglio ed evitare indigestioni.

Il Gambero Rosso da anni impegnato nell’affiancare il consumatore con le tante guide che offrono spunti per mangiare bene, con la Guida Pizzerie d’Italia che seleziona oltre 450 locali lungo la penisola con un criterio ben preciso: attenzione a farine, prodotti, impasti e lievitazioni, si fa portavoce delle migliori pizzerie in Italia e potrebbe, dunque, rivelarsi un ottimo strumento per evitare spiacevoli scelte di posti non specializzati. Ma il Gambero Rosso, non solo fornisce una guida specializzata per gli appassionati della pizza, ma anche un corso professionale per i futuri professionisti del settore: Professione pizzaiolo.

Il corso, che si svolge presso la Città del gusto di Roma, è diviso in tre moduli, ciascuno su una specifica merceologia; il primo modulo verte sulla pizza tonda e alla pala con un programma di 10 incontri in cui lo studente apprenderà le nozioni basilari e gli sarà conferita anche la certificazione di HCCP. Il secondo modulo, più breve, di 5 incontri approfondisce tutte le fasi di preparazione della pizza in teglia, e con l’ausilio di un esperto del settore sarà affrontata la scelta delle farine, dei lieviti, le tecniche dell'impasto, i condimenti e la cottura. Il terzo, ed ultimo modulo è sulla panificazione e prevede sempre 5 incontri per scoprire lo scenario della panificazione professionale; si parte dal cestino del pane per la ristorazione ai pani pregiati e lavorati. Al termine di ogni modulo sarà rilasciato l’attestato previo esame. Allora se sei anche tu un appassionato di pizza e vuoi fare della tua passione un lavoro, la Città del gusto di Roma sarà lieta di accompagnarti in questo percorso fornendoti tutti gli strumenti necessari per diventare un professionista del settore.

a cura di Flavia Schiano
allieva del Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico del Gambero Rosso

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