L’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana

29 Mag 2017, 17:15 | a cura di

Lunedì 29 maggio è stato presentato l’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana, un progetto promosso da Università, Politecnico e Scienze Gastronomiche in collaborazione con la Camera di Commercio.

Costantemente connessi, essenzialmente globali, geolocalizzati e rapidi in un mondo piccolo e prevedibile grazie (o per colpa) di Google Street View salita fin sulle vette, suona ormai anacronistica la parola "atlante". Chi ha più bisogno di mappe? Eppure, appena dietro casa, ecco arenarsi il vascello delle certezze. Il cibo, nostro sostegno e necessità; il cibo col quale definiamo e ridefiniamo quotidianamente il nostro rapporto col mondo, è terra incognita. L’Atlante è una bussola con cui orientarsi e muoversi, uno strumento di narrazione, di analisi e di monitoraggio per aumentare la visibilità del sistema alimentare di quella macro area che il gruppo di ricerca del Dipartimento di Cultura, Politica e Società composto da Giacomo Pettenati, Nadia Tecco e Alessia Toldo definisce una city-region: un’area produttiva al cui centro, se un centro esiste in una rete di scambi, ha Torino. Un processo, più che un progetto, che riunisce una conoscenza parcellizzata prodotta da attori diversi e ambisce ad accrescere la consapevolezza tra la cittadinanza e i decision-makers, creando nuove occasioni di dialogo, confronto e condivisione. Un modello potenzialmente replicabile in altri contesti.

La banca dati che costituisce l’Atlante restituisce informazioni verificate, trasparenti e aggiornate sui flussi e le dinamiche del sistema alimentare locale, contribuisce a colmare le falle, a limitare gli sprechi, a progettare nuovi servizi, idee e modelli di business. Il Primo Rapporto sullo stato del sistema del cibo di Torino, presentato nel corso della mattinata, contiene riflessioni su diversi temi raccolti in 37 schede specifiche, dalle produzioni agricole all’allevamento, dalle mense scolastiche ai prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche, che descrivono gli elementi più rilevanti dello stato del sistema del cibo di Torino a scala variabile, da quella di quartiere a quella regionale. Veniamo così a sapere che Torino possiede un numero di mercati alimentari (42 circa, ogni giorno) senza pari in Italia in rapporto alla popolazione, dove i produttori agricoli provengono in gran parte da territori compresi in un raggio di 50-70 km dalla città; che San Salvario, isolando un quadrato 400X400 metri, si aggiudica il titolo di “quartiere specializzato” nella somministrazione con 291 esercizi; che ciascun torinese produce circa 110 kg/anno di rifiuti organici, (dei quali entra nel circuito della raccolta differenziata il 50%) derivanti dal consumo alimentare, ai quali bisogna aggiungere i rifiuti da imballaggio.

Ma chi sono gli attori del sistema-cibo, potenziali fruitori dell’Atlante? Tutti noi: singoli cittadini, produttori, distribuzione grande e piccola, associazioni e movimenti del cibo, gruppi d’acquisto, enti di ricerca e istituzioni di diversa scala responsabili delle food policies, le quali, se virtuose, possono ricadere sulla base e produrre un benessere diffuso. Nell’aperta condivisione di un ampio repertorio di rappresentazioni, info-grafiche, video, testi, ricerche, articoli a disposizione sul portale – strumenti di conoscenza e formazione gratuiti – sta il vero e proprio cambio di paradigma, la novità autentica, perché prevede un contributo dal basso che contribuisce, idealmente, alla resilienza del sistema. Una sezione del sito offre inoltre la possibilità di accedere ad un processo di mappatura partecipata che utilizza il social network civico First Life sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino. Ognuno può aggiungere all'Atlante luoghi, eventi ed esperienze che conosce, fare la sua parte e, così, partecipare all'esplorazione.

 

a cura di Luca Bugnone

 

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