Cioccolato tradizionale e cioccolato crudo. Il derby finisce in pareggio

26 Nov 2015, 12:00 | a cura di

Una sfida all'ultima tavoletta, al Lingotto di Torino, Gourmet Expofrum ha ospitato un incontro tra due grandi cioccolatieri piemontesi: Guido Gobino e Guido Castagna.


Guido Gobino e Guido Castagna

Chi si aspettava un derby allโ€™ultimo sangue sarร  deluso. Lโ€™incontro tra i due grandi del cioccolato italiano, Guido Gobino, sostenitore fedele della tradizione, e Guido Castagna, sperimentatore del raw chocolate, รจ finito in pareggio. Con buona pace dei tifosi di curva che insieme agli appassionati puri del cacao hanno affollato la sala degustazione del Lingotto di Torino (con un overbooking che ha costretto piรน della metร  del pubblico ad assistere in piedi) nellโ€™incontro di martedรฌ 24 novembre Cioccolato tradizionale vs cioccolato crudo, quasi in chiusura del forum Gourmet. Una partita che ha visto la partecipazione, non di arbitro ma di ospite in tribuna dโ€™onore, dello chef Alfredo Russo del Dolce Stil Novo a Venaria Reale, ristorante blasonato trai migliori del Torinese e dโ€™Italia.

 

From beans to bar

Gli elementi del derby e della tifoseria cโ€™erano tutti. Entrambi i cioccolatieri sono torinesi (e si chiamano Guido), sono dei leader del settore, i massimi riferimenti per quanto riguarda il giandujotto e le sue declinazioni, e tra i pochi nel mondo del cacao a chiudere la filiera di produzione,, dalla fava di cacao alla tavoletta, selezionando la materia prima nelle zone piรน vocate: il centro e sud America (Venezuela, Ecuador, Perรน, Colombiaโ€ฆ), alcune zone dellโ€™Africa (Madagascar, Ghana, tante per citarne due) e dellโ€™estremo Oriente (per esempio Vietnam, Filippine, Papua). Ma lโ€™incontro non voleva essere una competizione. Nessun vincitore o perdente. Niente e nessuno contro alcunchรฉ. Lโ€™obiettivo era spiegare cosโ€™รจ il cioccolato tradizionale e quello crudo, le rispettive tecniche di lavorazione, le differenze tra produrre partendo dalla fava e controllando tutta la filiera piuttosto che dalla massa di cacao, come fa la maggior parte dei cioccolatieri, e soprattutto far capire le differenze di profumi, aromi, gusti e persistenza tra le due vie del cioccolato, annusando e assaggiando le cialdine di Gobino e le minitavolette di Castagna. Poi ognuno sceglierร  il โ€œproprioโ€ cioccolato del cuore, con consapevolezza e senza preconcetti.

 

Cioccolato tradizionale e cioccolato crudo

La scelta di Guido Gobino di produrre cioccolato classico, tostato ad alta temperatura, รจ dettata non solo dalla volontร  di rimanere fedele alla tradizione. โ€œLa tostatura oltre i 100 gradi serve per disidratare le fave, togliere l'umiditร , abbassare la carica batterica e sviluppare le sostanze aromatiche. Oltre i 100 gradi avviene la reazione di Maillard, cheinterviene sulle proteine e sugli zuccheri e conferisce gusto e aroma al cioccolatoโ€. Replica Castagna: โ€œQuello crudo invece รจ tecnicamente un cioccolato ottenuto dalla fava di cacao tostata sotto i 50 gradi,per abbassare la carica batterica sottopongo la fava a uno shock termico di 110ยฐ con insufflazione di vapore per pochi secondi, dopodichรฉ il forno scende in modo rapido a 50ยฐโ€. Quali sono i punti critici del raw chocolate? โ€œAromi piรน delicati, una maggiore aciditร , lโ€™umiditร  piรน alta, checrea dei problemi in fase di lavorazioneโ€. E i suoi plus? โ€œรˆ piรน ricco di antiossidanti. Ma il suo valore va al di lร  della salute. Fa bene alla squadra, stimola l'apertura mentale di tutto il laboratorio, si sperimentaโ€. Punto di vista condiviso in pieno e con onestร  intellettuale da Guido Gobino.

La domanda si impone: tutto il cioccolato crudo che si trova in commercio รจ realizzato cosรฌ come ce lo spiega Castagna? โ€œSpesso si tratta di cioccolato crudo โ€œricompostoโ€, ossia fatto con cacao in polvere, sciroppo di agave, burro di cacao e altri ingredienti messi insieme a freddo ma a monte, per estrarre il burro di cacao e fare il cacao in polvere, ci sono lavorazioni che comportano temperature e pressione alte, e una forte azione meccanica. Il cioccolato crudo non รจ assemblaggio. Solo gli artigiani che partono dalla fava possono garantire un processo di lavorazione realmente crudo dalla a alla zetaโ€.

 

La degustazione

Lโ€™assaggio ha confermato quanto spiegato dai due Guido. Aromaticitร  elevata, impatto immediato, piacione ed esuberante nelle tre cialdine portate da Gobino, in sequenza: al latte Sรฃo Tomรฉ, fondente 63% Sรฃo Tomรฉ, fondente 70% Chontalpa Presidio Slow Food. Grande pacatezza al naso e maggiore aciditร  al palato ma pulizia, aderenza alle caratteristiche tipiche del cacao di provenienza e persistenza nelle due minitavolette di Castagna, di fondente al 70%: un pannoso venezuelano di Sur del Lagoe un Madagascar con la tipica aciditร  fruttata.

 

Cioccolato e ristorazione

A dire la sua Alfredo Russo, chef del Dolce Stil Novo, uno dei piรน famosi e raffinati ristoranti gourmand italiani, ospitato allโ€™interno della fascinosissima reggia sabauda di Venaria Reale, dove la bellezza di location, ambienti, arredi e terrazza con affaccio sui giardini fa il paio con una cucina dโ€™autore e di altissimo profilo, esportata anche fuori dal Piemonte e dallโ€™Italia (Russo รจconsulente di aziende del food, catene alberghiere, compagnie di navigazione e linee aeree a livello internazionale). โ€œUna cucina essenzialmente di territorio e di tradizione, che tuttโ€™al piรน strizza lโ€™occhio al mareโ€spiega Alfredo Russo โ€œdove il cioccolato รจ protagonista nel suo ambito piรน classico, il dessert, senza voli pindarici e contaminazioni in una pasta o nel secondoโ€. Come a ribadire la fedeltร  a una cultura gastronomica, quella piemontese, che ha nel cioccolato uno dei suoi pilastri storici piรน gagliardi.

 

Il pubblico

I tradizionalisti โ€“ la maggior parte dei consumatori, ancora - continueranno a deliziarsi con il cioccolato classico tostato. E va benissimo. I seguaci dellโ€™alimentazione cosiddetta naturale, in continuo aumento โ€“ vegetariani, vegani, crudisti, sensibili al glutine โ€“ daranno la loro preferenza al cioccolato crudo. E va benissimo anche questo. Purchรฉ la scelta venga fatta in modo consapevole, sapendo le cose cosรฌ come sono realmente e senza falsi miti: che il cioccolato crudo non รจ un assemblaggio a freddo di ingredienti ottenuti ad alta temperatura, che il buon cioccolato non contiene glutine, e quello fondente รจ privo di latte. E avendo chiari i plus e le caratteristiche organolettiche delle due vie del cioccolato contemporaneo. Una via, quella del raw chocolate, che sarร  sempre piรน percorsa. Tuttโ€™altro che una moda passeggera, ci si puรฒ giurare.

 

a cura di Mara Nocilla

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