Apre Mercerie a Roma. Foto, menu e prezzi dell’high street food firmato Igles Corelli

17 Dic 2017, 12:00 | a cura di

Dopo qualche mese d’attesa, si concretizza il primo progetto romano di Igles Corelli, che a largo Argentina inaugura le sue Mercerie: piccoli assaggi di alta cucina a prezzi accessibili. Si mangia sul posto o take away, dalla colazione al dopocena. Il menu, e i prezzi. 


Mercerie. Il concept

L’idea di Mercerie High Street Foodnasce dal desiderio di proporvi una cucina innovativa e tecnologica declinata in piccoli assaggi che la rendono accessibile a tutti”. Le parole di Igles Corelli sono chiare, come le sue intenzioni. Quello che sarebbe stato Mercerie, progetto gastronomico che per la prima volta lo mette a confronto con la scena gastronomica romana, il patron di Villa Atman ce lo raccontava diversi mesi fa: le idee c’erano già tutte, i lavori per trasformare l’ex negozio di stoffe di largo Argentina in un locale unico nel suo genere (e certamente innovativo per la piazza capitolina) cominciavano allora. Ora la sfida di Mercerie – “una proposta attenta ai dettagli, aperta alla sperimentazione, alla ricerca e alla tecnologia ma sempre indirizzata alla valorizzazione dei prodotti italiani attraverso l’impiego delle migliori materie prime sul mercato” – entra nel vivo: “Proprio come quando entrate in una Merceria alla ricerca di un prezioso dettaglio per una stoffa, da noi potrete apprezzare lo stesso amore per i particolari e la stessa attenzione per il vostro gusto.

Dimenticate antipasti, primi e secondi piatti, qui potrete trovare il giusto equilibrio tra la vostra fame e la vostra voglia di togliervi qualche sfizio, perché il menù lo componete voi, anche nelle dimensioni, scegliendo tra bottoni, salati o gelato, praline e lasagnette da gustare nel nostro elegante salotto, magari sorseggiando uno dei nostri signature cocktail”.

 

Cucinare circolare al servizio dello street food

Si mangia sul posto, quindi, più o meno rilassati, secondo le proprie esigenze. Oppure take away, scegliendo dalla vetrina dedicata uno snack da consumare passeggiando per il centro della città, con proposte adatte per la colazione, un pranzo veloce, l’aperitivo, cena e dopocena. A guidare il lavoro, il credo che di Igles ha fatto uno dei più competenti ambasciatori della cucina senza scarti, in tempi non sospetti: la cucina circolare, che tratta il prodotto “come un’entità complessa da smembrare”. Non una novità per chi i piatti dello chef emiliano li ha conosciuti su tavole ben più blasonate, e invece un approccio che sarà interessante scoprire alle prese con una forma di ristorazione alla portata di tutti, informale quanto basta per non spaventare, ma curatissima in ogni momento del processo produttivo, dall’ideazione alla selezione della materia prima, all’esecuzione in cucina. Alla presentazione raffinata di ogni assaggio, con una linea di packaging ad hoc per il take away.

Il menu

Cosa si mangia, quindi, alle Mercerie che inaugurano oggi? Le golosissime lasagnette, per esempio: una mini porzione, “molto croccante fuori, morbidissima dentro”, con ripieni e sfoglie diversi: cacio e pepe, panna prosciutto e salsa all’aglio, confettura di peperone con pasta al cacao amaro e semi di papavero, gamberi e bietoline con pasta al nero di seppia, pomodoro e ventricina. Due porzioni per 4.50 euro, la degustazione in 8 assaggi a 16 euro. E poi le praline, “il gusto di un’intera ricetta in un sol boccone”: parmigiana, palloncino circolare (con maionese di gamberi rossi, riso alla rapa rossa e zenzero), pollo al curry, coniglio in porchetta. Degustazione a 7.50 euro, disponibili anche in versione tartare, con battuto di cervo affumicato o salmone batik. O i bottoni, il concept da cui il progetto ha preso forma, salati, dolci o gelato. Tra i salati, la sfoglia ripiena di prosciutto cotto Zivieri, fondente di cipolle in agrodolce, alici del Cantabrico, burro bretone e semi di papavero; moltissime, invece, le varianti gelato, dal cioccolato e caramello salato al crema all’uovo e arancia amara.

Al “piatto”, petto di anatra mulard, insalata di pollo e avocado, una vellutata e uno sformato di stagione.

E poi la carta dei drink, con una selezione di distillati e digestivi e la lista dei signature cocktail della casa (10 euro), dal Moscuma Mule all’After Stormy, al Bottone d’Oro.

Dalla mattina (e per tutta la giornata), al lounge bar, il servizio di caffetteria, con carta dei tè, infusi, spremute, toniche, succhi di frutta e pomodoro condito.

 

Mercerie – Roma – via San Nicola de’ Cesarini, 4/5 – dal 15 dicembre –  www.mercerie.eu

 

a cura di Livia Montagnoli

 

 


Mercerie. Il concept

L’idea di Mercerie High Street Foodnasce dal desiderio di proporvi una cucina innovativa e tecnologica declinata in piccoli assaggi che la rendono accessibile a tutti”. Le parole di Igles Corelli sono chiare, come le sue intenzioni. Quello che sarebbe stato Mercerie, progetto gastronomico che per la prima volta lo mette a confronto con la scena gastronomica romana, il patron di Villa Atman ce lo raccontava diversi mesi fa: le idee c’erano già tutte, i lavori per trasformare l’ex negozio di stoffe di largo Argentina in un locale unico nel suo genere (e certamente innovativo per la piazza capitolina) cominciavano allora. Ora la sfida di Mercerie – “una proposta attenta ai dettagli, aperta alla sperimentazione, alla ricerca e alla tecnologia ma sempre indirizzata alla valorizzazione dei prodotti italiani attraverso l’impiego delle migliori materie prime sul mercato” – entra nel vivo: “Proprio come quando entrate in una Merceria alla ricerca di un prezioso dettaglio per una stoffa, da noi potrete apprezzare lo stesso amore per i particolari e la stessa attenzione per il vostro gusto.

Dimenticate antipasti, primi e secondi piatti, qui potrete trovare il giusto equilibrio tra la vostra fame e la vostra voglia di togliervi qualche sfizio, perché il menù lo componete voi, anche nelle dimensioni, scegliendo tra bottoni, salati o gelato, praline e lasagnette da gustare nel nostro elegante salotto, magari sorseggiando uno dei nostri signature cocktail”.

 

Cucinare circolare al servizio dello street food

Si mangia sul posto, quindi, più o meno rilassati, secondo le proprie esigenze. Oppure take away, scegliendo dalla vetrina dedicata uno snack da consumare passeggiando per il centro della città, con proposte adatte per la colazione, un pranzo veloce, l’aperitivo, cena e dopocena. A guidare il lavoro, il credo che di Igles ha fatto uno dei più competenti ambasciatori della cucina senza scarti, in tempi non sospetti: la cucina circolare, che tratta il prodotto “come un’entità complessa da smembrare”. Non una novità per chi i piatti dello chef emiliano li ha conosciuti su tavole ben più blasonate, e invece un approccio che sarà interessante scoprire alle prese con una forma di ristorazione alla portata di tutti, informale quanto basta per non spaventare, ma curatissima in ogni momento del processo produttivo, dall’ideazione alla selezione della materia prima, all’esecuzione in cucina. Alla presentazione raffinata di ogni assaggio, con una linea di packaging ad hoc per il take away.

Il menu

Cosa si mangia, quindi, alle Mercerie che inaugurano oggi? Le golosissime lasagnette, per esempio: una mini porzione, “molto croccante fuori, morbidissima dentro”, con ripieni e sfoglie diversi: cacio e pepe, panna prosciutto e salsa all’aglio, confettura di peperone con pasta al cacao amaro e semi di papavero, gamberi e bietoline con pasta al nero di seppia, pomodoro e ventricina. Due porzioni per 4.50 euro, la degustazione in 8 assaggi a 16 euro. E poi le praline, “il gusto di un’intera ricetta in un sol boccone”: parmigiana, palloncino circolare (con maionese di gamberi rossi, riso alla rapa rossa e zenzero), pollo al curry, coniglio in porchetta. Degustazione a 7.50 euro, disponibili anche in versione tartare, con battuto di cervo affumicato o salmone batik. O i bottoni, il concept da cui il progetto ha preso forma, salati, dolci o gelato. Tra i salati, la sfoglia ripiena di prosciutto cotto Zivieri, fondente di cipolle in agrodolce, alici del Cantabrico, burro bretone e semi di papavero; moltissime, invece, le varianti gelato, dal cioccolato e caramello salato al crema all’uovo e arancia amara.

Al “piatto”, petto di anatra mulard, insalata di pollo e avocado, una vellutata e uno sformato di stagione.

E poi la carta dei drink, con una selezione di distillati e digestivi e la lista dei signature cocktail della casa (10 euro), dal Moscuma Mule all’After Stormy, al Bottone d’Oro.

Dalla mattina (e per tutta la giornata), al lounge bar, il servizio di caffetteria, con carta dei tè, infusi, spremute, toniche, succhi di frutta e pomodoro condito.

 

Mercerie – Roma – via San Nicola de’ Cesarini, 4/5 – dal 15 dicembre –  www.mercerie.eu

 

a cura di Livia Montagnoli

 

 

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