Flynn McGarry apre un ristorante a New York. 155 dollari per la cena dal ragazzino prodigio della cucina

26 Gen 2018, 15:30 | a cura di

Un ristorante suo, Gem, nel Lower East Side, il pranzo informale e la cena spettacolo per una ventina di commensali. Sarà questo il debutto da chef patron di Flynn McGarry, il Justin Bieber del food, 19 anni ed esperienze in cucina con i più grandi d'America. Funzionerà? 


Il piccolo chef prodigio. La storia

Tre anni fa la storia del ragazzino prodigio Flynn McGarry faceva il giro del mondo. Perché va bene il talento precoce in cucina, e largo pure ai giovani chef che hanno l'intraprendenza di osare, ma all'epoca il cuochetto californiano, 15 anni appena compiuti, finiva dritto sulla copertina del New York Times, sguardo volitivo da professionista navigato e un futuro annunciato sotto i riflettori. Del resto fino a quel momento l'astro nascente dei fornelli non aveva fatto nulla per nascondere la sua ambizione: formazione da autodidatta, nella cucina giocattolo della sua cameretta col sogno di riprodurre i piatti di Grant Achatz (uno dei suoi idoli, insieme a Thomas Keller, che a 10 anni già lo ispirava a creare), ore passate a fare pratica guardando il canale Food Network, e poi un canale suo su Youtube, a 12 anni, col supporto dei genitori e milioni di seguaci a seguire la sua storia in cucina. Poi il blog, un pop up restaurant allestito in casa per accogliere 20 commensali: 12 portate al costo di 160 dollari a persona. A dimostrare che il talento si coltiva con la perseverenza, e una buona dose di fiducia (e disponibilità economica) di chi ti circonda. Così, allora, arrivavano i primi riconoscimenti pubblici, la segnalazione su Forbes, le serate, le copertine; ma soprattutto gli attestati di stima degli chef, la collaborazione con Achatz, le trasferte a New York, per conoscere da vicino Daniel Humm e la brigata dell'Eleven Madison Park. Col sogno, neanche troppo campato in aria viste le premesse, di aprire presto un ristorante suo.

 

Gem al Lower East Side

Tre anni dopo, infatti, il Justin Bieber del food, com'è stato ribattezzato in America, è pronto a esordire in grande stile sulla piazza newyorkese. 19 anni e un ristorante con doppia formula: il pranzo informale nello spazio destinato alla caffetteria, The Living Room, per colazione, merenda, uno spuntino veloce; il servizio serale per 18 commensali, a partire dal 27 febbraio, per replicare l'esperienza di Eureka in uno spazio dinamico, con l'aperitivo servito in “salotto” e la cena - una sequenza di 12-15 piccole portate – presentata in cucina, con Flynn impegnato a ai fornelli davanti ai suoi ospiti. Costo della serata 155 dollari a persona, vini esclusi, con pairing opzionale da 100 dollari. Una partenza decisamente aggressiva per un ragazzo alla prima esperienza, penseranno in molti. Se non fosse che l'esordiente in questione negli ultimi mesi ha continuato a studiare per farsi le ossa, può già vantare trascorsi nelle cucine dell'Eleven Madison Park e di Alinea, e ha già testato la piazza newyorkese nei mesi di pop up al West Village, dove in passato ha replicato il format di Eureka.

Il suo nuovo ristorante nel Lower East Side si chiamerà Gem e sarà aperto 7 giorni su 7 a partire dal mese di febbraio, poche settimane dopo l'uscita del documentario (Chef Flynn) che racconta la storia dei suoi primi (quasi) 20 anni e della sua passione per la cucina, prodotto da Laura Coxson e presentato qualche giorno fa al Sundance Film Festival. Ora l'obiettivo principale di Flynn è quello di scrollarsi di dosso l'etichetta di “teen chef”: “Farò semplicemente il mio lavoro, non voglio mancare di rispetto a nessuno, solo preparare del cibo.” Missione possibile?  

 

a cura di Livia Montagnoli

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