140 anni per il cioccolato di Venchi, che va alla conquista del Giappone

17 Set 2018, 15:00 | a cura di

La storia comincia nel 1878, nel laboratorio dolciario di via degli Artisti, a Torino. Oggi l'azienda, dopo il rilancio avviato dalla nuova proprietà all'inizio degli anni Novanta, è solida e punta all'estero. Così per il compleanno si regala un accordo con la giapponese Mitsui. L'Asia è il mercato su cui puntare. 

 

140 anni di Venchi

Nella Torino che si appresta ad accogliere la XII edizione di Terra Madre Salone del Gusto, qualche giorno fa è andata in scena un'altra ricorrenza gastronomica importante: sono passati 140 anni dalla fondazione del primo laboratorio dolciario a marchio Venchi nel centro della città (in via degli Artisti, all'epoca, è Silviano Venchi a produrre gianduiotti e altre prelibatezze al cacao). Era il 1878. Oggi la produzione si è trasferita a Castelletto Stura, in provincia di Cuneo, nel grande centro dove confluiscono materie prime in arrivo da tutto il mondo (a cominciare però dal km 0 delle nocciole piemontesi Igp di Cravanzana). Dopo il cambio di proprietà dei primi anni Novanta, l'azienda è cresciuta in modo esponenziale, e oggi conta poco meno di mille dipendenti, per un fatturato stimato a circa 100 milioni di euro per il 2018. Il merito è dell'accelerazione costante e calibrata messa a punto negli ultimi 18 anni dal triumvirato Mantelli – Ferrero – Cangioli, che ha spinto sulla differenziazione del prodotto e sull'innovazione tecnologica, mantenendo però il controllo totale delle vendite con i propri agenti inviati sul territorio.

 

La festa, la mostra a Torino

Così lo scorso 14 settembre, alle OGR di Torino si è festeggiata la storia del marchio e insieme il presente di un'azienda italiana solida; e la mostra curata da Clara e Gigi Padovani – frutto di lunghe ricerche d'archivio, tra l'Archivio di Stato di Roma, il Museo del Manifesto di Torino, le collezioni di quotidiani d'epoca e molti altri istituti d'Italia – inaugurata per l'occasione (ora visitabile presso lo show room Venchi di Robilante, CN), ripercorre anche questa evoluzione, scandendo la storia di Venchi in 11 tappe, in parallelo allo sviluppo dell'arte dolciaria torinese e piemontese. Ma il presente e il futuro di Venchi sono rivolti pure all'estero, grazie a un piano di internazionalizzazione che vuole raccontare il cioccolato italiano nel mondo (nel Cinquecento furono i Savoia a ottenere la licenza per commercializzare cacao in Europa). Con oltre 100 negozi a gestione diretta in 70 Paesi, l'export di casa Venchi assorbe il 30% della produzione, mentre il modello della cioccogelateria, ideato nel 2007, è destinato a diffondersi con capillarità, per mostrare al mondo un catalogo arrivato a comprendere circa 350 ricette di cioccolato, oltre a 90 gusti di gelato.

 

Venchi in Giappone. L'accordo con Mitsui

Dunque l'accordo ufficializzato proprio in concomitanza con i festeggiamenti torinesi per l'anniversario procede in questa direzione: il partner coinvolto è il giapponese Mitsui, multinazionale che spazia dalla meccanica alla distribuzione, all'alimentare. Con la nuova alleata nipponica, Venchi si muoverà alla conquista del Giappone, con l'apertura di 40 cioccogelaterie nel Paese. Perché il mercato su cui insistere, ora, è l'Asia: a Pechino Venchi ha insediato alcuni dei suoi uffici operativi, e da lì controlla la crescita del marchio in Cina. Ma l'obiettivo è più ambizioso, e delle nuove 100 aperture previste entro il 2020 in tutto il mondo, circa la metà saranno dislocate sul territorio asiatico. Sempre consapevoli di dove è cominciato tutto.

 

a cura di Livia Montagnoli

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram