A Torino Peyrano chiude la pasticceria e si concentra sul laboratorio del cioccolato. Ma la storia continua

21 Gen 2017, 09:04 | a cura di

In attività dal 1962, il celebre negozio Peyrano-Pfatisch di Corso Vittorio Emanuele chiude per far fronte ai tempi che cambiano: affitto troppo alto e incassi in calo. Nel futuro del marchio centenario il cioccolato prodotto nel laboratorio di Corso Moncalieri, dai gianduiotti per Casa Savoia alle ultime creazioni. 


Peyrano. Cent'anni di storia e le ultime difficoltà

Un ritorno alle origini. Di una “presa di posizione strategica a ragionata” parla chiaramente Bruna Giorgio in Peyrano quando le si chiede che ne sarà ora della storica azienda – in attività da oltre cent'anni – che  gestisce insieme al marito Giorgio, erede di uno dei marchi d'eccellenza della tradizione cioccolatiera piemontese. Non di chiusura repentina quindi, né di avvisaglie pericolose che portano subito alla memoria gli ultimi trascorsi burrascosi del marchio, nel 2010, quando la cattiva gestione di altri portò alla dichiarazione di fallimento per bancarotta. Allora Giorgio e Bruna avevano saputo riprendere in mano le redini di un'attività troppo preziosa per essere lasciata in balia delle cronache giudiziarie. Con l'obiettivo di riportare il cioccolato di Peyrano, il laboratorio fondato nel cuore di Torino da Antonio Peyrano nel 1915, tra i brand del made in Italy che conta. Del valore di una produzione artigianale che perpetra la tradizione di famiglia con precisione e costanza avevamo parlato proprio con i diretti interessati poco più di un anno fa, per celebrare il centenario del marchio. E così passavamo in rassegna i prodotti storici e le nuove creazioni a firma Peyrano, dai mitici After Eight con menta piperita allo zenzero candito ricoperto di cioccolato, dal classico gianduiotto Antica Formula al Sogno di Bruna, crema spalmabile alla gianduia che è simbolo dell'amore di una vita, quello che unisce Giorgio e Bruna. Al primo cioccolatino entrato in produzione, il mitico Alpino ripieno di liquore, dal 1935. Da qualche giorno però i riflettori sono tornati ad accendersi sulla proprietà per una vicenda ancora una volta meno lieta, finanche con un certo allarmismo che non fa bene alla verità. Peyrano non chiude, non come hanno scritto in tanti.

 

Addio Peyrano-Pfatisch. Chiude la pasticceria dei portici

Ad abbassare le saracinesche, in modo definitivo e “banalmente” per affitto troppo elevato, è il negozio di corso Vittorio Emanuele, al civico 76, Peyrano-Pfatisch; che non è l'insegna storica di corso Moncalieri, pronta a continuare l'attività meglio di prima grazie alla decisione di concentrare gli sforzi su un unico punto vendita. Perché gli anni passano, e al di là dell'aspetto economico, dividere tempo e risorse per due rischiava alla lunga di non rendere giustizia alla qualità del brand. A livello concreto la decisione si rifletterà su un ridimensionamento della produzione in termini di varietà dell'offerta: basta torte e pasticceria da banco (che i torinesi andavano a cercare nel negozio di corso Vittorio dal 1962, “negli domeniche degli anni Sessanta avevamo bisogno di due registratori di cassa” ricorda la signora Bruna sulla Stampa “la gente sempre in coda per i bignè”), per concentrarsi soprattutto sul cioccolato, “ciò che ci riesce meglio”. Anche perché, e in casa Peyrano non fanno fatica ad ammetterlo, i tempi non sono più quelli di una volta, e per “botteghe di questo tipo” c'è sempre meno spazio.

Il futuro del laboratorio e la proposta di Bunet

E mentre il laboratorio di corso Moncalieri continuerà a difendere il buon nome del cioccolato della Casa Reale, anche per i dipendenti del negozio che ha appena chiuso i battenti arriva una buona notizia, a firma Luigi Vadalà. L'imprenditore torinese è proprietario del bar-pasticceria Bunet di piazza Sabotino, e ora si dice disposto a ricollocare il personale licenziato presso la propria attività, in virtù dell'ammirazione che ha sempre nutrito nei confronti di un'insegna storica della città. Non solo per etica professionale e buon cuore però, ma pure – con abile mossa di marketing – per sopperire alla difficoltà di rintracciare manodopera di pasticceria qualificata, che possa supportare lo slancio di un'insegna relativamente giovane, aperta nel 2013 nel quartiere San Paolo. E chi meglio del personale che ha respirato l'aria di casa Peyrano, espressione della “torinesità” come poche altre insegne in città? La storia continua. Lunga vita ai cioccolatini del re.

Peyrano | Torino | corso Moncalieri, 47 | www.ilgiustodelcioccolato.it

 

a cura di Livia Montagnoli

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