A Umberto Bombana il premio alla carriera dell'Asia 50 Best Restaurants 2017. Lo chef di Bergamo che ha conquistato Hong Kong

8 Feb 2017, 13:33 | a cura di

Dal 1993 lo chef bergamasco tiene alta la bandiera della cucina italiana a Hong Kong, dove dal 2010 guida il ristorante Tre Stelle (e Tre Forchette tricolore) 8 ½. In vista della prossima edizione dell'Asia 50 Best, Bombana conquista il Lifetime Achievement Award. Ecco perché. 


Aspettando l'Asia 50 Best Restaurants 2017

Il prossimo 21 febbraio, in Thailandia per il secondo anno consecutivo, sarà già tempo per rimescolare di nuovo le carte dell'alta ristorazione asiatica. L'appuntamento con la cerimonia di premiazione dell'Asia 50 Best Restaurants 2017 tornerà ancora una volta ad accendere i riflettori su una delle scene gastronomiche più dinamiche dell'ultimo decennio, riunendo stili e culture molto diverse tra loro nello spazio di 50 ambiti piazzamenti che cercano di riassumere il meglio della cucina d'autore contemporanea, dalla Cina al Giappone, passando per l'India, Singapore, l'astro nascente delle Filippine. Un gruppo nutrito di attori di rilievo che convivono nel continente asiatico e ambiscono a conquistare il palcoscenico internazionale. La megalopoli di Hong Kong, che vanta una spropositata quantità di tavole eccellenti per tutte le tasche tanto da essere spesso riconosciuta come capitale gastronomica di rilievo mondiale, questo traguardo l'ha raggiunto molti anni fa, e in classifica vanta sempre un buon numero di pedine (anche se l'ultimo podio, quello 2016, allinea un terzetto formato da Bangkok, Tokyo e Singapore, Gaggan Anand sul gradino più alto). E sempre presente all'appello c'è pure il nostro Umberto Bombana, unico italiano nel mondo a detenere, dal 2012, le Tre Stelle Michelin, ben saldo alla guida dell'esclusivo 8 ½ all'Alexandra House, proprio ad Hong Kong.

Il premio alla carriera per Umberto Bombana

L'anno scorso la tavola dello chef bergamasco era sceso dall'ottavo al tredicesimo piazzamento della 50 Best asiatica, dove primeggia da tre edizioni (ma negli ultimi anni si è distinto pure nella graduatoria intercontinentale). E intanto Bombana, riconosciuto tra gli ambasciatori più influenti del made in Italy nel mondo, ha raddoppiato e poi triplicato il proprio impegno sul territorio, con l'8 ½ di Shangai nel 2012, e quello di Macao, all'interno del Galaxy Center - 1 stella dal 2016 - più di recente (ma ci sono anche l'Opera Bombana di Pechino e la “trattoria” Ciak a Hong Kong). Chef e imprenditore, dunque, all'altezza di tanti celebri colleghi stranieri in grado di sommare sotto la propria direzione tante insegne diverse senza penalizzare la qualità; ma pure cuoco profondamente legato alle proprie radici, tanto da essere proclamato “Re del tartufo bianco”, uno tra gli ingredienti italiani più prestigiosi sulla sua tavola, che per il resto valorizza tanti prodotti made in Italy con semplicità, rifuggendo gli stereotipi e anzi interpretando l'italianità con originalità. Tutto questo, insieme all'indubbia stima di molti colleghi chef, è valso a Umberto Bombana il riconoscimento appena arrivato a rimpolpare un palmares già ricco di premi e soddisfazioni.

Il gelato al tartufo nero

È lui, e sarà proclamato durante la cerimonia del 21 febbraio, il vincitore del Lifetime Achievement Award 2017, il premio alla carriera dispensato dalla giuria (chef, ristoratori, critici gastronomici) dell'Asia 50 Best. E la soddisfazione dello chef che ha lasciato l'Italia nel '93 alla volta di nuove sfide è palpabile: “Per me è un grande onore, e questo riconoscimento mi lascia semplicemente senza parole. Mi sento molto fortunato per la carriera che ho saputo costruire in Asia, per il supporto del mio staff e dei clienti che mi stimano. Siamo nel centro di Hong Kong, il cibo deve essere immediato, gustoso, bello, realizzato con ingredienti di qualità: il pubblico asiatico è sofisticato e internazionale. Far scoprire ai clienti cinesi la cucina italiana mi ha insegnato l'importanza di essere dinamico, intraprendente e creativo”. E la motivazione che corona il premio - “per la sua capacità di spingersi oltre i limiti della cucina tradizionale italiana”, e rendergli giustizia, aggiungeremmo noi, promuovendo ingredienti, ricette e cotture autentiche - non può che inorgoglire anche l'Italia che lo segue a distanza, una volta di più al centro dell'attenzione mediatica per il valore inestimabile di un patrimonio gastronomico di prodotti e competenze che sa rinnovarsi fuori dai confini della Penisola.

E per festeggiare come si deve il 13 febbraio lo chef offrirà un'esclusiva cena di gala per riproporre alcuni dei signature dish più apprezzati di 8 ½, dai Ravioli con burrata al Gelato al tartufo nero.  

 

a cura di Livia Montagnoli

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