Addio allo chef Mario Musoni, il re del risotto

5 Gen 2017, 19:05 | a cura di

È morto a 68 anni nella sua casa di Stradella, in provincia di Pavia, stroncato da un improvviso malore, lo chef pavese Mario Musoni.  


Mario Musoni

Originario di San Zenone Po, ha mosso i primi passi nel mondo della ristorazione prima come cameriere, poi come maitre e sommelier in giro per l'Europa. Sarà l'incontro con la moglie Patricia a farlo rientrare in Italia per aprire, nel 1982, il suo ristorante Al Pino di Montescano, in Val Versa sulle colline dell'Oltrepò Pavese, a cui nel 1987 viene assegnata la stella Michelin (la prima dell'Oltrepò Pavese). Negli ultimi anni della sua attività si era dedicato anche al ruolo di docente per scuole di cucina internazionale, soprattutto in Asia.

Musoni era noto per i suoi celebri risotti e per la sua grande amicizia con il giornalista sportivo e grande appassionato di cucina Gianni Brera. Noi vogliamo ricordarlo con l'ultima scheda pubblicata nella guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso: “Riparato dalle colline su una delle più famose strade del vino, è la sosta consigliata per scoprire che anche le più semplici materie prime possono rivelare un gusto inatteso. La casa ti accoglie con un caprino in gelatina di pomodoro su un tappeto di foglie di basilico. Gli irrinunciabili antipasti proseguono con una morbida squisitezza: marmellata di cipolle rosse e spuma di tonno su letto di fagioli. A seguire pasta di salume fresco con funghi chiodini avvolti in una foglia di verza e carciofi fritti su fonduta di taleggio. Famoso per i risotti, abbiamo assaggiato quello con provola purea di piselli e uovo di quaglia adagiato. Allettanti i secondi, galletto nostrano ripieno di tartufo, fritture di verdura con mele e zucca e brasato di spalla con purea di patate. Originali e deliziosi i dolci tra cui spicca il gelato artigianale servito in tre bicchieri distinti: cheesecake, tiramisù e crema di pistacchio servita con una goccia di olio extravergine crudo, un tocco per staccare ed esaltare gli aromi. Ambiente piacevolmente familiare e servizio eccellente, sempre attento all’accoglienza e all’armonia estetica dei piatti”.

Sentite condoglianze alla moglie e ai due figli Ivan, che ora lavora ad Abu Dhabi, e Michael, anch’egli chef, che lavora a Singapore.

 

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