Al Mercato Centrale di Livorno c'è voglia di novità. Il bando per ripopolare le Vettovaglie con qualità

16 Feb 2018, 15:30 | a cura di

Proposte originali e innovative, coerenza estetica e di contenuti con la storia della struttura ottocentesca, somministrazione di cibo e bevande. Cerca tutto questo, l'amministrazione di Livorno, per assegnare i banchi e le cantine dismesse al mercato delle Vettovaglie, sempre più indirizzato verso una rinascita sotto il profilo gastronomico e turistico. 


Il mercato di Livorno

Dello storico Mercato Centrale di Livorno, una delle strutture mercatali più grandi d'Italia realizzata da Angiolo Badaloni alla fine dell'Ottocento, raccontavamo con dovizia di particolari 2 anni fa. Della sua storia – l'ambizione di un progetto che all'epoca costò ben 4 milioni di lire – del presente e dei progetti per il futuro, quando su impulso dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco M5S Filippo Nogarin stava per concretizzarsi il primo step di un processo di riqualificazione della struttura e valorizzazione delle attività commerciali vivamente caldeggiato da molti livornesi. L'obiettivo, già allora, era quello di ripristinare il rapporto con la città dell'imponente mercato delle Vettovaglie circondato dall'acqua dei canali, ripopolando i banchi dismessi, prolungandone l'apertura e incentivando la somministrazione di cibo. Un'idea ispirata al più celebre modello fiorentino, allora ancora poco imitato, e oggi in buona compagnia di realtà più o meno efficaci nell'interpretare con personalità la formula del mercato gastronomico. Aprivano dunque le prime attività, dopo un primo bando per l'assegnazione di spazi vuoti seguito dall'assessore al commercio Paola Baldari.

 

La riqualificazione strutturale

Seguiva, nella seconda metà del 2016, l'indagine preliminare per attrarre soggetti interessati a investire e partecipare nel ripristino della struttura, con un progetto ambizioso per il primo piano del mercato, destinato ad accogliere spazi dedicati alla ristorazione, una scuola di cucina, un open space da destinare alle manifestazioni. Traguardo illuminato quanto oneroso, rimasto scritto su carta, ma ancora non finalizzato. Nel frattempo, però, qualcosa si è mosso: gli investimenti pubblici sulla struttura hanno portato alla ristrutturazione della copertura (con la rimozione dell'amianto), al restauro delle storiche ringhiere e delle capriate. Intanto le (poche) attività di somministrazione delle Vettovaglie sono cresciute conquistando il favore di clienti abituali e turisti in visita al mercato. E allora perché non rilanciare con un nuovo bando di assegnazione? “Siamo alla ricerca di imprenditori pronti a mettersi in gioco, investendo con coraggio per rendere sempre più bello e attrattivo questo gioiello architettonico che mezzo mondo ci invidia” scrive il sindaco Nogarin, per carattere poco incline alle mezze misure: “È una partita fondamentale per il rilancio della città”.

 

Il bando per banchi e cantine. Premio alla qualità

Il nuovo bando di gara è stato presentato pochi giorni fa, in prima battuta riservato agli esercenti (130 quelli attualmente in attività alle Vettovaglie), che avranno diritto di precedenza nell'avanzare la propria candidatura. Ma anche per loro i criteri di concessione saranno piuttosto selettivi: al bando vanno 19 banchi, 3 negozi e 19 cantine attualmente libere, e la valutazione terrà conto dell'offerta tecnico qualitativa ed economica, con l'obbligo per i concessionari di rispettare le nuove linee guida proposte dall'amministrazione. Nel ripensare il futuro del mercato, infatti, anche il criterio di omologazione estetica è stato preso in considerazione per valorizzare al meglio la storia della struttura: dunque spazio al legno (tutti i banchi dovranno essere in compensato marino) e alle insegne di colore diverso in base alla tipologia merceologica, ecrù per i panifici, rosso per le macellerie, verde per frutta e ortaggi. Bando alle tendine. Ma è sulla qualità dei contenuti che il bando pone l'accento: il 70% del punteggio sarà assegnato in base all'originalità e al carattere innovativo della proposta, alla sua sostenibilità finanziaria, alla valorizzazione dei prodotti del territorio, all'ideazione di progetti di somministrazione coerenti con la storia del mercato. Gli esercenti potranno presentare domanda entro il 13 marzo, poi la gara sarà aperta al pubblico.

 

a cura di Livia Montagnoli

 

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram